Import-Export

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Quadro nazionale

Nel terzo trimestre 2023 è continuato per l’Italia il trend negativo dell’interscambio commerciale con un rilevante arretramento dell’export (-4,6%) e una flessione a due cifre delle importazioni (-20,3%) rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

L’analisi di dettaglio per il terzo trimestre 2023 evidenzia un valore complessivo dell’export di oltre 147 miliardi di euro, con una perdita di oltre 7 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

L’interruzione del percorso di crescita dell’export si è accompagnata a una profonda flessione della dinamica importativa: in valore, il totale dell’import è stato pari a oltre 136 miliardi di euro, con una perdita di oltre 34 miliardi rispetto allo scorso anno.

Il quadro consuntivo dei primi nove mesi del 2023 evidenzia una dinamica molto debole delle esportazioni (+1%), pari a un aumento di 4,7 miliardi di euro e a una flessione significativa dell’import (-10%), corrispondente a un deficit di oltre 49 miliardi rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

L’analisi trimestrale dell’export evidenzia un trend negativo che interessa l’intero territorio nazionale, con rilevanti criticità per le regioni centrali (-15,4%) e insulari (-20,4%), mentre per il Nord-Ovest e il Nord-Est la diminuzione delle esportazioni è relativamente più contenuta (-2,7% e -2,5%) e solo le regioni del Sud mostrano ancora una dinamica positiva (+19,3%).

In relazione alle importazioni, si è osservato un significativo arretramento della dinamica che ha interessato, con differenti scale di intensità, sia l’Italia settentrionale sia le regioni centrali.

L’articolazione territoriale registra una flessione maggiore per le importazioni destinate al Centro Italia (-20%), seguite a distanza dalle regioni dell’Italia nord-orientale (-13,2%) e Occidentale (-10,7%).

Passando all’analisi delle esportazioni per i primi nove mesi del 2023, la suddivisione territoriale evidenzia una tenuta solo per le regioni del Nord-Ovest (+3,5%) e del Sud (+15,9%), mentre sono in stagnazione per il Nord-Est (+0,2%) e in profonda flessione per le isole (-20,2%).

Dal lato delle importazioni, a eccezione delle regioni meridionali (+1,6%), il trend è negativo per tutte le ripartizioni territoriali, in particolare per il Centro (-9,5%) e le Isole (-10,2%).

I flussi importativi destinati all’Italia settentrionale evidenziano inoltre una flessione più consistente per il Nord-Est (-7%) rispetto al Nord-Ovest (-3,6%).

 

 

 
Sintesi dei territori

L’interscambio commerciale complessivo dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi del terzo trimestre 2023 registra una contrazione complessiva delle esportazioni (-1,9%) e una rilevante flessione delle importazioni (-13,1%), che si inseriscono nel trend registrato in Italia, dove si evidenzia un arretramento di scala più ampia (-20,3%).

La diminuita capacità di penetrazione dell’export nei mercati esteri registrata dall’area vasta – oltre 18,4 miliardi di euro con un deficit di circa 350 milioni rispetto al terzo trimestre dello scorso anno – è stata condizionata dalla contrazione registrata dalla città metropolitana di Milano (-3,5%), l’area territoriale più incidete sulla dinamica complessiva dell’area vasta, non sufficientemente bilanciata dagli incrementi messi a segno dalle province di Monza Brianza (+3,8%) e di Lodi (+2,7%).

Dal lato dell’import, nel terzo trimestre 2023 l’area vasta ha attratto 24,3 miliardi di euro dei flussi commerciali in entrata verso il territorio nazionale, con una perdita di circa 3,7 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

Le dinamiche territoriali registrano un trend negativo generalizzato con significative flessioni sia per la città metropolitana di Milano (-13,3%) sia per le province di Monza Brianza (-13,3%) e di Lodi (-10,8%).

In relazione al quadro consultivo dell’interscambio estero dei primi nove mesi del 2023, se consideriamo la performance dell’export, l’area vasta registra ancora una dinamica complessiva positiva rispetto allo scorso anno (+5,7%), sulla quale ha inciso in misura rilevante il saggio di incremento dell’area metropolitana milanese (+4,7%), supportato anche dalla crescita ottenuta dalle province di Lodi (+8,5%) e di Monza Brianza (+8,9%).

Nei confronti delle importazioni, sulla flessione complessiva dei primi nove mesi del 2023 (-6,1%) incidono in particolare i significativi arretramenti registrati dalla città metropolitana di Milano (-6,3%) e dalla provincia di Monza Brianza (-9,1%), mentre è nullo l’apporto del territorio lodigiano.

Passando al focus di analisi delle esportazioni relativo alle dinamiche settoriali e territoriali dell’area vasta per il terzo trimestre 2023, si evidenzia un ridimensionamento per la filiera del tessile abbigliamento pelli e accessori, in aumento solo per la città metropolitana di Milano (+2,5%), mentre si registrano rilevanti flessioni per l’area brianzola (-3,2%) e il Lodigiano (-6,5%).

Per l’area vasta, in relazione all’export dei prodotti intermedi utilizzati dall’industria, si rileva un profilo trimestrale negativo sia per le produzioni chimiche sia per i prodotti della gomma plastica, in particolare per l’area milanese (-6,2% e -6,7%).

Per la farmaceutica, tra i settori più rilevanti dell’export delle tre province, si registra una flessione nell’area milanese (-3,2%), che si contrappone alla netta crescita ottenuta dalla Brianza (+45%) e dalla provincia di Lodi (+8,1%).

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, è continuata la crescita dell’export di macchinari e apparecchi: città metropolitana di Milano (+9,2%), provincia di Monza Brianza (+8,5%), provincia di Lodi (+60,5%).

Per i prodotti in metallo della siderurgia, la dinamica complessiva dell’area vasta evidenzia un aumento circoscritto al solo territorio milanese (+2,5%), mentre si rileva una stagnazione nell’area brianzola (-0,3%) e una contrazione per il Lodigiano (-7,6%).

A livello di area aggregata, l’analisi trimestrale riferita ai mercati dell’export registra una contrazione verso l’Europa. Sulla dinamica ha inciso in particolare la caduta esportativa dell’area milanese (-6,8%) – la più incidente in termini di valore sull’export complessivo verso il continente – non sufficientemente compensata dalle progressioni ottenute dall’area brianzola (+7,3%) e lodigiana (+8,3%).

Nell’ambito dei mercati extra-UE, le dinamiche esportative per l’area vasta si sono palesate in arretramento verso le Americhe e gli Stati Uniti in particolare, dove il segno negativo è dettato dalla significativa flessione registrata dalla città metropolitana di Milano (-5%), accentuata dalla riduzione dei flussi esportativi diretti verso gli USA per il Lodigiano (-9,2%) e per la Brianza (-2%).

Nei confronti dell’Asia, la dinamica per l’area vasta si è caratterizzata per un aumento complessivo molto contenuto, sul quale ha inciso la stagnazione esportativa registrata dall’area milanese (+0,3%). che rappresenta circa l’80% dell’export diretto nel continente asiatico; pertanto, la crescita registrata dalle province di Monza Brianza (+3,8%) e di Lodi (+38,9%) ha potuto contenere solo in parte gli effetti della dinamica milanese.

 

 

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