Servizi

MI
Trimestre
Quarto
Anno
2020

Dopo settembre, la ripresa della curva pandemica e il conseguente peggioramento della situazione sanitaria sia in Italia che in Europa hanno innestato una serie di provvedimenti finalizzati al suo contenimento, che si sono concretizzati in aperture e successive chiusure delle attività dei servizi in funzione dell’evoluzione epidemiologica. Tali provvedimenti non hanno aiutato il terziario metropolitano a rafforzare la ripresa effimera avviata nel terzo trimestre. La dinamica trimestrale si è infatti indebolita, mentre quella tendenziale non è migliorata, collocandosi ancora in un ambito ampiamente negativo, in particolare per le classi di impresa di micro e piccola dimensione e per i settori della ristorazione, dell’ospitalità e ricezione alberghiera e dei servizi alle persone, ossia per tutti quei comparti caratterizzati da un alto grado di contatto fisico e interpersonale.

La stabilizzazione del trend sui valori registrati nel precedente trimestre è osservabile anche attraverso la distribuzione delle risposte da parte delle imprese, che ricalcano nel quarto trimestre quanto rilevato nei tre mesi precedenti. Rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, il 46,1% delle imprese ha registrato una perdita del fatturato superiore ai cinque punti percentuali (47,1% nel terzo trimestre), una quota che raggiunge il 50,6% del campione se consideriamo le imprese con fatturato in flessione fino a 5 punti (51,7% nella rilevazione precedente), mentre la frazione con stime di crescita si ferma al 35%.

Il quadro generale prospettico per i prossimi tre mesi non presenta tuttavia un miglioramento significativo. Le previsioni delle imprese convergono verso un lento recupero dell’attività, tuttavia molto dipende dall’evoluzione della pandemia, considerando che la rilevazione si è chiusa a dicembre e che è in corso l’avvio di una terza ondata pandemica determinata dalla naturale evoluzione del virus, con un probabile peggioramento della situazione sanitaria e concrete possibilità di nuovi lockdown territorialmente circoscritti.

Passando al dettaglio della rilevazione congiunturale del quarto trimestre 2020, l’indagine presso le imprese dei servizi della città metropolitana di Milano certifica ancora una fase di rilevante difficoltà, nonostante la risalita dal punto di minimo raggiunto nel secondo trimestre 2020.

Il quadro complessivo degli indicatori del quarto trimestre 2020 palesa una debole dinamica trimestrale del fatturato, l’aumento rispetto al precedente trimestre è infatti limitato a pochi decimi di punto (+0,5% destagionalizzato), mentre la dinamica tendenziale rappresenta un settore ancora in pesante deficit rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (-9,5%). Complessivamente, il terziario metropolitano mostra una situazione di sofferenza maggiore rispetto alle imprese del settore presenti in Lombardia; la continuazione della dinamica su livelli simili al trimestre precedente si è riflessa anche sulla performance annua, palesando una flessione significativa del fatturato rispetto all’anno precedente (-13,2%), trainata in particolare dai settori della ristorazione e ospitalità alberghiera.

La declinazione per classe dimensionale indica ancora una rilevante flessione del fatturato, soprattutto per le imprese di micro e piccola dimensione. In relazione alla tipologia di impresa, sono infatti quelle fino a 9 addetti, presenti soprattutto nei settori della ristorazione e dell'ospitalità, ad aver subìto – nel quarto trimestre 2020 – l’arretramento più intenso del fatturato (-15,2%), essendo anche le più esposte alle regole sul distanziamento sociale e ai cambiamenti degli stili di consumo indotti dall’evoluzione pandemica.

Sul medesimo piano si collocano anche le imprese dei servizi fino a 49 addetti, per le quali si è osservata su base annua una flessione del volume d’affari di entità simile (-13,8%).

Il quadro migliora relativamente se consideriamo gli arretramenti del fatturato registrati dal segmento delle medie e grandi imprese (rispettivamente -6,3% e -4,8%).

Riguardo ai settori di attività, si è osservata una sostanziale invarianza del volume d’affari per le imprese dell’intermediazione commerciale, mentre per i comparti della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera il peggioramento del segnale tendenziale si è esplicitato attraverso un’ulteriore pesante flessione del fatturato (-45,1%), superiore di circa 9 punti rispetto a quanto evidenziato dal settore in Lombardia. Il medesimo trend, ma con un’intensità di scala differente, si è osservato per il volume d’affari dei servizi alle persone (-26,1%), mentre segue a grande distanza la contrazione del fatturato rilevata nell’ambito dei servizi alle imprese (-4,9%).

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