Commercio

MI
Trimestre
Primo
Anno
2021

 

Sintesi

Il primo trimestre 2021 si è chiuso per il commercio al dettaglio milanese con una continuazione e accentuazione del trend negativo che aveva caratterizzato il settore nel precedente periodo e nel corso del 2020.

Se consideriamo il quadro di dettaglio trimestrale, sul settore continua a gravare il contesto generale di flessione dei consumi: la dinamica congiunturale registra pertanto una significativa flessione del fatturato rispetto al precedente trimestre (-2,5% destagionalizzato). La dinamica negativa si è riflessa in misura più ampia sulla performance tendenziale: nei confronti del primo trimestre dello scorso anno il commercio milanese registra quindi una nuova consistente flessione del fatturato (-6,9%).

Considerando la scala dimensionale, le micro e le piccole imprese del commercio sono ancora le tipologie che finora hanno sopportato il peso maggiore della prolungata fase di chiusura delle attività, tuttavia nel primo trimestre 2021 si è assistito a un’ulteriore estensione della dinamica negativa che, passando dalle medie imprese già interessate dal precedente trimestre dall’involuzione settoriale, si è rapidamente trasmessa alle imprese di grandi dimensioni e alla grande distribuzione, dove si è palesata attraverso sostenute flessioni sia del fatturato che dei volumi di vendita.

Il quadro di dettaglio, declinato su scala dimensionale, evidenzia pertanto una dinamica involutiva per le micro e le piccole imprese (rispettivamente -6,2% e -7,1%) e un consolidamento degli arretramenti del fatturato per le imprese di classe media (-4,5%).

Il trend recessivo si è tuttavia ulteriormente rafforzato nel trimestre, palesandosi attraverso un crollo del volume d’affari delle imprese oltre i 200 addetti (-11,2%).

Il focus sulle imprese di maggiori dimensioni evidenzia che la fase recessiva non ha risparmiato nessuna dimensione d’impresa: in questo quadro recessivo sono infatti inclusi anche i segmenti d’impresa afferenti ai canali distributivi di supermercati e ipermercati, dove le vendite dei prodotti di largo consumo nell’area metropolitana allargata a quella monzese sono ampiamente negative sia sotto il profilo del fatturato (-2,6%) che dei volumi fisici venduti (-6,2%). Parziale conferma a tale trend deriva anche dall’analisi della GDO del Lodigiano, dove aumenta in misura limitata il fatturato (+1%), mentre arretra pesantemente la movimentazione delle merci a magazzino (-2%).

Se analizziamo i comparti di attività, nell’area metropolitana milanese – oltre a confermarsi la fase di profonda e prolungata difficoltà del commercio non alimentare (-6,6%) – si aggiunge a tale dinamica sia la rilevante flessione del fatturato del commercio alimentare (-5,7%) sia la flessione registrata dalle imprese del commercio despecializzato (-7,5%).

Se consideriamo le stime delle imprese per il secondo trimestre 2021, nonostante il quadro recessivo che si è palesato nel primo trimestre, le aspettative per i prossimi tre mesi evidenziano un miglioramento generale del sentiment, soprattutto dal lato del fatturato e in misura minore per gli ordini rivolti ai fornitori e all’occupazione.

Il commercio al dettaglio in Italia

Con riferimento alla dinamica tendenziale complessiva, il primo trimestre 2021 ha registrato un consistente recupero del fatturato rispetto allo scorso anno (+2,3%). Il quadro degli indicatori evidenzia che tale aumento è ascrivibile principalmente al settore non alimentare (+3,5%) e in misura più limitata all’apporto del segmento alimentare (+0,8%).

Nell’ambito del commercio non alimentare, la suddivisione tra forme distributive indica che la performance positiva è da ascrivere totalmente all’espansione delle vendite ottenuta dalla grande distribuzione (+5,7%), che ha supplito alla debole dinamica palesata dagli esercizi operanti su piccole superfici (-0,1%).

In relazione al commercio alimentare, il primo trimestre 2021 si è chiuso con una progressione limitata delle vendite in valore (+0,8%). La dinamica è ascrivibile alla rilevante divergenza degli andamenti tra grande distribuzione (+1,3%) ed esercizi commerciali operanti su piccole superfici (-0,7%).

Se consideriamo complessivamente le dinamiche afferenti alle forme distributive, l’espansione ottenuta trasversalmente tra i settori della grande distribuzione si è riflessa sulla sua performance complessiva, evidenziando un primo recupero delle vendite in valore rispetto allo scorso anno (+2,5%).

Su di un piano opposto si è invece collocato l’andamento generale delle vendite dei piccoli esercizi del commercio, nei cui confronti il primo trimestre palesa ancora una contrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,3%).

 

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