Artigianato

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MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2025

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Sintesi dei territori

Nel terzo trimestre 2025, l’artigianato manifatturiero registra un parziale recupero della dinamica industriale in tutti e tre i territori dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi.
Emergono invece significativi segnali di arretramento rispetto al terzo trimestre dello scorso anno relativamente alle province di Monza Brianza e di Lodi, mentre per la città metropolitana di Milano il quadro complessivo è positivo, soprattutto nei confronti degli ordini.
Il focus di analisi sui territori evidenzia per l’area milanese un contesto di limitato aumento dell’indice trimestrale della produzione industriale che, al netto della stagionalità, è passato da 108,6 a 108,8: si tratta di un +0,2% su base trimestrale, cui si affianca un aumento analogo del fatturato. Maggiore la crescita degli ordini, che supera infatti il punto percentuale.
Il quadro migliora per la manifattura artigiana se consideriamo la dinamica tendenziale (ossia riferita al terzo trimestre dello scorso anno). Ciò in particolare nei confronti degli ordini, in crescita di oltre 3,5 punti, mentre si registrano progressioni limitate per la produzione industriale (+0,2%) e per il fatturato (+0,7%).
L’andamento produttivo milanese tuttavia, seppur lievemente positivo rispetto alla stesso periodo dello scorso anno, si inserisce in un percorso negativo, in considerazione delle flessioni registrate sia nel primo (-1,4%) che nel secondo trimestre 2025 (-0,7%).
Con riferimento all’artigianato di Monza Brianza, il settore registra un aumento limitato dei volumi prodotti rispetto al secondo trimestre 2025, come indicato dall’indice destagionalizzato, che si attesta a 123,1 (122,8 nel trimestre precedente), pari a +0,2% su base trimestrale. 
Segnali positivi emergono per il fatturato, in recupero dopo una fase di calo, con una crescita di mezzo punto su base trimestrale, mentre si osserva una contrazione limitata a un decimo di punto per gli ordini.
Tali dinamiche tuttavia non trovano conferma su base annua: solo il fatturato evidenzia un incremento di oltre un punto, mentre arretra la produzione industriale (-0,2%) e gli ordini calano di oltre 2,5 punti. 
Il focus sull’andamento produttivo dell’artigianato brianzolo evidenzia, inoltre un trend negativo se confrontato con lo scorso anno: la produzione è, infatti, diminuita rispetto alla contrazione del primo trimestre (-0,1%) e alla flessione del secondo (-2,3%).
In relazione alla manifattura artigiana di Lodi, l’indice trimestrale della produzione industriale (al netto della stagionalità) mostra un recupero su base trimestrale dello 0,4% – passando da 97,3 a 97,8 – che si accompagna a un aumento limitato a 2 decimi di punto per il fatturato, mentre gli ordini crescono di circa un punto.
L’analisi tendenziale evidenzia, invece, un decremento dello 0,1% per la produzione e contrazioni più pronunciate per il fatturato (-0,6%) e per gli ordini, che calano di circa un punto.

 

Nota metodologica

Con la diffusione dei dati del primo trimestre 2025 vengono introdotte alcune innovazioni metodologiche che comportano la revisione dei dati storici già pubblicati.

Le innovazioni riguardano:

  • il nuovo metodo di ponderazione delle variabili qualitative (Iterative Proportional Fitting o Raking);
  • la revisione dei piani di campionamento e dei pesi su dati ASIA 2022;
  • la revisione della base di calcolo dei numeri indice all’anno 2015;
  • la definizione di nuove specifiche di destagionalizzazione delle serie storiche a partire dal 2010.

Le specifiche di destagionalizzazione degli indicatori di tutti i settori economici, le classi dimensionali e gli ambiti geografici sono definite utilizzando le serie storiche a partire dal primo trimestre 2010 al fine di assicurare un adattamento più accurato dei modelli alle caratteristiche dei dati, soprattutto nel biennio 2020-2021. Per il settore manifatturiero (solo industria), inoltre, tengono conto degli effetti di calendario (dove statisticamente significativi).

Le novità introdotte (revisione dei dati grezzi, definizione delle specifiche su serie storiche più corte e modifica dei regressori utilizzati per il trattamento dei valori anomali nel periodo della pandemia) hanno talvolta determinato un cambiamento del profilo delle serie storiche destagionalizzate, generando revisioni dei dati destagionalizzati e delle rispettive variazioni congiunturali più ampie di quelle usuali.

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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