Import-Export

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Quadro nazionale

Nel quarto trimestre 2023 l’interscambio commerciale dell’Italia ha accentuato il suo trend discendente registrando quindi un arretramento dell’export (-2,9%) e una consistente flessione delle importazioni (-11,5%) rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Il quadro di dettaglio evidenzia una perdita di circa 4,8 miliardi di euro per le esportazioni e un deficit di circa 19 miliardi di euro per l’import rispetto allo scorso anno.

La dinamica trimestrale dell’interscambio commerciale, proseguendo nei trend negativi registrati nel trimestre precedente, si è riflessa in misura rilevante sulla performance del 2023 sia dal lato dell’export che dell’import, evidenziando quindi una situazione di stagnazione delle esportazioni – 626,2 miliardi di euro, identico al valore del 2022 – e una rilevante flessione delle importazioni, che con i 591,8 miliardi del valore dei flussi commerciali in entrata a livello nazionale registrano un calo di 68,4 miliardi di euro rispetto al 2022 (-10,4%).

Declinata sulle macro regioni del territorio nazionale, l’analisi trimestrale dell’export mostra una dinamica di arretramento che, a eccezione del Sud Italia (+19,9%), interessa tutte le partizioni territoriali, con rilevanti criticità per le regioni centrali (-7,4%) e insulari (-16,4%).

Relativamente alle regioni dell’Italia Settentrionale, ossia all’asse portante dell’export nazionale, la dinamica registra invece un gradiente negativo più contenuto per il Nord-Ovest (-0,8%) rispetto al Nord-Est del Paese (-3,6%).

Nei confronti delle importazioni, gli andamenti territoriali nel quarto trimestre 2023 registrano anch’essi una generalizzata flessione, in particolare per le regioni nord-orientali (-12,2%) e le Isole (-14%).

Se consideriamo il quadro consuntivo del 2023 dell’interscambio estero analizzato in funzione dei territori, si evidenzia una consistente differenziazione delle performance dell’export tra le macroaree italiane.

Alla crescita registrata dalle esportazioni del Nord-Ovest (+2,4%, ovvero 5,5 miliardi di euro in valore), è corrisposta una riduzione di entità limitata per le regioni del Nord-Est (-0,8%) alla quale si è associata una riduzione più consistente dei flussi esportativi per le ripartizioni dell’Italia Centrale (-3,1%).

Relativamente alle regioni del Mezzogiorno, le criticità più rilevanti si sono registrate per l’Italia Insulare, dove si è manifestata la maggiore flessione dell’export in termini relativi (-19,2%), quasi assimilabile in valore, cioè circa 5 miliardi di euro, a quanto registrato dalle regioni nord-occidentali.

Il trend è risultato positivo invece per le regioni del Sud, in consistente crescita rispetto allo scorso anno, con circa 6,9 miliardi di euro di surplus (+16,9%).

Relativamente alla dinamica annuale delle importazioni, il trend negativo ha colpito con particolare intensità le Isole (-11,2%) e le ripartizioni del Nord-Est (-8,3%) e dell’Italia Centrale (-8,5%), seguite a lunga distanza dal Nord-Ovest (-3,9%), mentre le regioni del Sud sono le uniche ad aver conseguito un aumento, seppure di entità limitata (+0,6%).

 

 

 

 
Sintesi dei territori

Nel quarto trimestre 2023, il bilancio complessivo dell’interscambio commerciale dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi si chiude con una contrazione delle esportazioni (-0,1%) e una significativa flessione dell’import, di oltre 1,7 miliardi di euro (-6,1%), che si inserisce nel più ampio trend negativo registrato in Italia (-11,5%).

La stagnazione della capacità di penetrazione dell’export registrata dall’area vasta nei mercati esteri – 20,1 miliardi di euro – è stata condizionata dalla contrazione subita dalla città metropolitana di Milano (-0,6%), il territorio più incidente sulla dinamica complessiva dell’area vasta, alla quale si è associata la consistente flessione della dinamica palesata dalla provincia di Lodi (-2,1%), mentre la provincia di Monza Brianza è l’unica partizione territoriale in crescita (+3,2%).

Con riferimento delle importazioni, l’area vasta ha calamitato nel suo perimetro territoriale oltre 26 miliardi di euro dei flussi commerciali in entrata verso il territorio nazionale, con un deficit in valore di 1,7 miliardi rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Le dinamiche territoriali ascrivibili all’import registrano un trend negativo generalizzato con significative flessioni sia per la città metropolitana di Milano (-5,6%) sia per la provincia di Lodi (-14%), mentre si osserva un arretramento relativamente più contenuto per la provincia di Monza Brianza (-2,2%).

In relazione al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, l’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi registra ancora una dinamica di crescita rispetto allo scorso anno (+4,1%), con saggi incrementali più intensi per le province di Monza Brianza (+7,4%) e di Lodi (+5,4%) rispetto alla città metropolitana di Milano (+3,3%).

Nei confronti delle importazioni, sul calo complessivo dell’area vasta per l’anno 2023 (-6,1%) hanno inciso in particolare le significative flessioni registrate dalla città metropolitana di Milano (-6,1%) e dalla provincia di Monza Brianza (-7,4%), seguite a distanza dal territorio lodigiano (-4%).

Il focus settoriale riferito ai territori per il quarto trimestre 2023 evidenzia, con riferimento all’export, la continuazione del trend tracciato in precedenza per la filiera del tessile abbigliamento pelli e accessori, ossia di incremento solo per la città metropolitana di Milano (+1,9%) e di consistente arretramento per le province di Monza Brianza (-7%) e di Lodi (-9,4%).

Rispetto ai prodotti intermedi utilizzati nei cicli produttivi dell’industria, si registra nel quarto trimestre 2023 una flessione generalizzata dell’export per i prodotti in gomma-plastica: Milano (-6,2%), Monza Brianza (-1,1%), Lodi (-11,1%). Per la chimica si manifesta, invece, un calo rilevante per l’area metropolitana milanese (-5,1%) e più contenuto per il territorio della Brianza (-0,7%), mentre la dinamica di crescita si palesa solo per la provincia di Lodi (+3,8%).

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, per l’export di macchinari e apparecchi, se si esclude l’arretramento registrato dal Lodigiano (-3,7%), si è osservata una continuazione del trend positivo per l’area milanese (+8,6%) e la provincia di Monza Brianza (+14,5%).

Le dinamiche territoriali si sono replicate anche per il comparto dei prodotti in metallo e della siderurgia, pertanto, si è osservata una crescita sostenuta per il Milanese (+8,8%) e la Brianza (+2%), alla quale si è contrapposta la diminuzione registrata dal Lodigiano (-2%).

Relativamente alla farmaceutica, il quadro complessivo è indicativo di una rilevante difficoltà: alla flessione a due cifre registrata dalla città metropolitana di Milano (-13,9%) si sono associati gli arretramenti delle province di Monza Brianza e di Lodi (-9% e -1,4%).

Con riferimento agli altri comparti emerge, inoltre, un quadro frammentato delle performance per elettronica e ottica, in consistente arretramento nell’area milanese (-13,2%) e nel Lodigiano (-6%) e in crescita per l’area brianzola (+23,7%).

Infine, per l’export dei prodotti elettrici, il quadro è negativo sia per la città metropolitana (-1,3%) sia per la provincia di Monza Brianza (-13,5%), mentre si osserva un incremento per la provincia di Lodi (+4,1%).

Passando all’analisi delle dinamiche annuali dell’export dei settori declinate sui territori, si è registrata nell’anno 2023 una buona affermazione per la filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori dell’area metropolitana milanese (+10%), crescita che bilancia a livello aggregato la stagnazione registrata dalla provincia di Monza Brianza (-0,2%) e la flessione subita dal Lodigiano (-5,4%).

Con riferimento ai comparti afferenti ai prodotti intermedi, nel 2023 si è osservata una diffusa sofferenza per le esportazioni della chimica, che evidenziano quindi una rilevante battuta d’arresto per l’area metropolitana milanese (-3,3%) e un arretramento per l’area brianzola (-0,3%), entrambe non bilanciate a sufficienza dalla crescita ottenuta dal settore in provincia di Lodi (+8,8%).

Con riferimento alle produzioni in gomma-plastica, le esportazioni del comparto hanno evidenziato una flessione che ha coinvolto tutti i territori dell’area vasta: Milano (-1,7%), Monza Brianza (-1,6%), Lodi (-8,5%).

In relazione ai settori metalmeccanici, il 2023 si è chiuso in rilevante espansione sia per l’export dei macchinari: Milano (+8,7%), Monza Brianza (+19,5%), Lodi (+25%), che per i prodotti della siderurgia e metallurgia: città metropolitana di Milano (+5,4%), Monza Brianza (+3,5%), Lodi (+8%).

Riguardo alla farmaceutica, le criticità maggiori si sono palesate per l’export della città metropolitana di Milano (-3,6%) e per la provincia di Lodi (-2,9%), mentre la dinamica annuale si è chiusa in rilevante espansione per la provincia di Monza Brianza (+19,7%).

In relazione al comparto dei prodotti dell’elettronica, la dinamica annuale dell’export si manifesta in rilevante flessione per la città metropolitana di Milano (-4,3%), mentre si notano consistenti incrementi per i flussi esportativi delle province di Monza Brianza (+16,7%) e di Lodi (+3,7%).

Con riferimento infine ai prodotti elettrici, il quadro consuntivo delle esportazioni per il 2023 si chiude invece in crescita in tutti i territori inseriti nel perimetro dell’area vasta: Milano (+9,4%), Monza Brianza (+3,2%), Lodi (+5,6%).

Il focus di analisi sui mercati dell’export afferenti ai singoli territori evidenzia per il quarto trimestre 2023 una contrazione generalizzata verso i mercati europei: Milano (-1,7%), Monza Brianza (-1,4%), Lodi ( -2,6%).

Nell’ambito dei mercati extra-UE, le dinamiche dell’export segnalano un quadro di difficoltà verso le Americhe, in particolare nei confronti degli Stati Uniti dove si è registrata una significativa flessione dei flussi esportativi dalla città metropolitana di Milano (-7,3%) e dalla provincia di Lodi (-11,5%), mentre sono in aumento per il territorio della Brianza (+1%).

Nei confronti dell’Asia, la dinamica del quarto trimestre 2023 si è caratterizzata per una riduzione contenuta dell’export proveniente dall’area milanese (-0,9%), mentre si segnalano rilevanti incrementi per i territori della Brianza (+6,8%) e del Lodigiano (+16,1%).

Passando al quadro consuntivo dei singoli territori per il 2023, l’anno si è chiuso con luci e ombre per il mercato principale dell’export – ossia l’Europa – considerando la situazione di debolezza delle esportazioni milanesi verso tale mercato (+0,5%) e l’incidenza strutturale del territorio milanese circa il 70% – sul valore complessivo delle esportazioni dell’area vasta verso le piazze europee; in senso opposto si sono mosse, invece, le esportazioni delle province di Monza Brianza (+5,%) e di Lodi (+5,1%).

La divaricazione tra i territori ha assunto caratteristiche più marcate se consideriamo la differenziazione tra mercati europei comunitari e non comunitari: verso le mete di destino UE è emersa, infatti, una sostenuta contrazione per la città metropolitana di Milano (-1,3%), che si è confrontata invece con le rilevanti progressioni messe a segno dalle province di Monza Brianza e di Lodi (+4,5% e +5%).

Con riferimento ai mercati non UE, il 2023 si è chiuso con una crescita diffusa dell’export: Milano (+3,8%), Monza Brianza (+6,7%), Lodi (+8,5%); tale incremento è stato trainato dagli aumenti verso le piazze di destino della Svizzera (+9,9%, +3,9%, +22%) e della Turchia (+8,7%, +30,4%, +24,2%).

Relativamente ai mercati extra-europei, l’area vasta ha evidenziato una significativa progressione verso le Americhe, ascrivibile all’aumento dell’export registrato dall’area milanese (+5,7%) e dalla Brianza (+15,7%), che hanno quindi compensato la flessione della provincia di Lodi (-4,9%).

La dinamicità registrata in entrambe le aree è ascrivibile ai mercati del Centro e Sud America (rispettivamente +16,8% e +19,4%), che hanno quindi bilanciato la crescita più contenuta del principale mercato nordamericano, ossia gli Stati Uniti: Milano (+2,7%), Monza Brianza (+8,5%).

Relativamente all’Asia, il 2023 ha registrato una crescita consistente delle esportazioni verso tale mercato con gradienti di espansione differenziati tra i territori inseriti nell’area vasta: Milano (+5,8%), Monza Brianza (+11,2%), Lodi (+13,3%).

Il perno principale in valore è ancora fissato nei mercati dell’Asia Orientale, ma non dal lato delle dinamiche di crescita: Milano (+3,8%), Monza Brianza (+9,7%), Lodi (-1,5%).

La crescita è influenzata in misura rilevante, infatti, dalle performance registrate dalle piazze di destino del Medio Oriente: Milano (+7,9%), Monza Brianza (+15,8%), Lodi (+21,3%) e dell’Asia Centrale: Milano (+16,9%), Monza Brianza (+13,2%), Lodi (+69,8%).

 

 

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