La dinamica dell'interscambio milanese

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Primo
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2025

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Nel primo trimestre 2025 la città metropolitana di Milano ha registrato un export di 14,1 miliardi di euro e un deficit di 87 milioni rispetto al primo trimestre 2024 (-0,6%).

Sull’andamento generale hanno inciso le flessioni della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori e del comparto dell’elettronica e ottica, in arretramento rispettivamente per 199 e 282 milioni di euro nei confronti dell’anno precedente. Consistenti contrazioni dell’export si sono verificate, inoltre, per i prodotti in metallo (-65 milioni) e in gomma-plastica (-11,6 milioni).

Tra i settori in crescita, si segnalano gli incrementi ottenuti dalla farmaceutica, con oltre 288 milioni, e dalla chimica con 124 milioni di euro. Seguono per rilevanza i settori dei mezzi di trasporto (97,3 milioni), dei prodotti alimentari (82 milioni circa), dei prodotti elettrici (78,1 milioni) e della meccanica (circa 35 milioni di euro).

La contrazione registrata in alcuni dei flussi settoriali dell’export non ha cambiato la struttura e la classifica per ramo di attività, confermando quindi al primo posto la filiera del tessile e abbigliamento, con oltre 2,6 miliardi di euro di export nel primo trimestre 2025, seguita a distanza dai macchinari con 2,1 miliardi di euro circa.

In terza e quarta posizione, quasi appaiate, troviamo la chimica, con 1,8 miliardi circa, e la farmaceutica con 1,7 miliardi, mentre si colloca al quinto posto della graduatoria il settore degli apparecchi elettrici con oltre 1,2 miliardi di euro esportati nel primo trimestre 2025.

Nel primo trimestre 2025, l’import della città metropolitana di Milano si è attestato a 22 miliardi di euro, dunque in crescita di 1,5 miliardi nei confronti del primo trimestre 2024 (+7,6%).

La dinamica di crescita è stata alimentata dai significativi incrementi registrati dai  mezzi di trasporto, in aumento di circa 446 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024, e dai comparti della farmaceutica e della chimica, con aumenti in valore di 343,2 milioni di euro e di 193,4 milioni su base annua.

L’aumento dell’import è stato, inoltre, supportato dai consistenti aumenti registrati dal settore degli apparecchi elettrici, in surplus di 164,1 milioni di euro rispetto allo scorso anno, seguiti per rilevanza dai prodotti alimentari (78,1 milioni) e in gomma-plastica (64,3 milioni). In controtendenza, rispetto al trend crescente generale risultano le variazioni negative dei macchinari e dei prodotti in metallo, in arretramento di 33 e 27 milioni di euro rispettivamente.

L’aumento registrato dall’import non si è riflesso sulla sua composizione settoriale. Tra i primi cinque comparti, l’elettronica e ottica con 3,1 miliardi di euro si conferma al primo posto,  seguita in seconda posizione dalla chimica,  con circa 2,7 miliardi di euro, e dalla farmaceutica con 2,3 miliardi in terza. Chiudono la graduatoria i mezzi di trasporto, con 2 miliardi di euro, e si contendono la quinta posizione i prodotti in metallo e i macchinari con 1,9 miliardi.

La dinamica dell’export della città metropolitana di Milano nel primo trimestre 2025 registra, rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno, una contrazione complessiva dello 0,6%.

Sul percorso di arretramento delle esportazioni hanno inciso le significative flessioni registrate dal settore dell’elettronica e ottica (-32,2%) e dalla filiera del tessile e abbigliamento (-7%).

Consistenti arretramenti delle esportazioni si sono, inoltre, manifestati  nei comparti dei prodotti in metallo (-6,3%) e della gomma-plastica (-2%).

Gli apporti positivi alla dinamica delle esportazioni milanesi sono attribuibili, invece, ai settori dei mezzi di trasporto (+27,8%), della farmaceutica (+21%) e dei prodotti alimentari e delle bevande (+12,3%), ai quali si sono associati gli incrementi registrati dai comparti dei prodotti chimici (+7,5%) e degli apparecchi elettrici (+6,7%), mentre si è rivelato più contenuto il contributo della meccanica alla dinamica generale (+1,7%).

Tra i settori minori delle esportazioni milanesi, si segnala, inoltre, il dimezzamento dell’export registrato dal settore dell’estrazione dei minerali (-57,1%).

Nel primo trimestre 2025 la dinamica complessiva dell’import dell’area metropolitana milanese ha registrato una significativa crescita rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+7,6%), in valore le merci in entrata dall’hub logistico milanese sono aumentate su base annua di  1,5 miliardi di euro.

La dinamica positiva dell’import è stata trainata dagli incrementi a doppia cifra registrati dal settore dei mezzi di trasporto (+28,6%) e dai comparti della farmaceutica (+17,1%) e degli apparecchi elettrici (+10,7%).

L’espansione generale delle importazioni è stata, inoltre, favorita dai consistenti aumenti registrati dai comparti della gomma-plastica (+8,7%), dei prodotti alimentari (+8,5%) e della chimica (+7,5%).

In controtendenza, rispetto al trend di crescita generalizzata delle importazioni risultano invece le variazioni negative registrate dai settori dei macchinari (-1,7%) e dei prodotti in metallo (-1,4%).

 

 

Aree geoeconomiche globali

Nel primo trimestre 2025 l’export verso l’Europa, che rappresenta più della metà dei mercati di destinazione, ha assorbito quasi 7,7 miliardi di euro, dei quali 5,2 verso l’Unione Europea e 2,5 verso i Paesi europei non UE, all’interno dei quali circa la metà è diretta verso la Svizzera (1,2 miliardi), seguita a distanza – con frazioni meno consistenti – da Regno Unito (620 milioni di euro) e Turchia (oltre 310 milioni).

Nei confronti del primo trimestre dello scorso anno, l’export verso l’Europa registra una perdita di circa 464 milioni di euro derivante dalla significativa flessione – pari a oltre 500 milioni di euro – dei mercati europei extra-UE, non compensata dall’aumento delle destinazioni comunitarie, fermo a 70 milioni di euro.

Riguardo ai mercati extra-europei, l’Asia si conferma la destinazione principale, con 3,1 miliardi di euro (22,1% dell’export milanese) e oltre 650 milioni di surplus rispetto allo scorso anno. L’Asia Orientale – con circa 2 miliardi di euro – costituisce il mercato principale delle esportazioni milanesi dirette in Asia, pur mostrando un saldo negativo di 74,5 milioni rispetto al 2024. I mercati di riferimento dell’area sono rappresentati dalla Cina con 765 milioni di euro, dal Giappone con 387,4 e dalle quattro Tigri Asiatiche con 619, dove predominano Corea del Sud (290) e Hong Kong (182,4).

La seconda piazza extra-UE per export – con 2,5 miliardi di euro – è l’America (17,7% del totale milanese), in aumento di 419 milioni su base annua, dove il mercato più rilevante sono gli Stati Uniti: 1,8 miliardi di euro (12,9% del totale export) e 410 milioni di surplus.

Relativamente all’import, su un totale di 22 miliardi di euro, provengono dall’Europa 16,3 miliardi (74,1% del totale import), dei quali 14 miliardi dalla UE e 2,3 dai Paesi europei non UE. I flussi importativi evidenziano nel primo trimestre 2025 un aumento di 742 milioni di euro, attribuibile ai partner UE per 492 milioni di euro e ai Paesi europei non UE per 249 milioni di euro.

Tra i partner extra-UE, con 4,1 miliardi di euro è l’Asia il fornitore principale dell’area milanese (18,7% del totale).

La dinamica mostra un surplus di 650,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno, al quale ha concorso principalmente l’Asia Orientale (oltre 682 milioni), compensando la perdita di oltre 44 milioni di import proveniente dai mercati dell’Asia Centrale.

Inferiore la quota di importazioni dal continente americano: 1,1 miliardi di euro (5,2%), dei quali circa 742 milioni dagli Stati Uniti (3,4%) e 349 milioni dal Centro e Sud America (1,6%).

La dinamica dell’export della città metropolitana di Milano per aree geografiche è in contrazione a livello mondiale (-0,6%). Il calo è influenzato dalla flessione dell’Europa (-5,7%): l’aumento dell’1,4% dei mercati UE non riesce infatti a frenare l’arretramento a doppia cifra dei flussi esportativi verso i Paesi non UE (-17,8%) ascrivibile in particolare a Svizzera (-25,3%) e Regno Unito (-8,5%).

In relazione ai mercati extra-europei, si registra una divergenza tra le dinamiche delle destinazioni principali dell’export.

Su base annua si nota infatti un’espansione a doppia cifra verso l’America (+20,1%), trainata dalla crescita degli Stati Uniti (+29%), trend che non trova riscontro nei mercati asiatici, dove la dinamica è negativa (-0,4%).

L’arretramento delle esportazioni dirette in Asia è attribuibile alla flessione dei mercati dell’Asia Orientale (-3,6%), dove emerge in particolare la caduta dell’export verso le Tigri Asiatiche (-10,6%), su cui insiste la flessione di Hong Kong (-13,8%) e Corea del Sud (-9,7%), non compensata dall’aumento registrato da Cina (+1%) e Giappone (+7,6%).

Tra i mercati asiatici di riferimento, si segnalano inoltre gli incrementi delle esportazioni dirette in Medio Oriente (+5,5%), seconda piazza di destinazione, e Asia Centrale (+6,6%).

L’espansione dell’import dell’area metropolitana milanese nel primo trimestre 2025 a livello globale (+7,6%) ha beneficiato di una dinamica espansiva diffusa e riferibile ai principali partner fornitori della città metropolitana.

In relazione alle importazioni provenienti dall’Europa (+4,8%), la dinamica è stata trainata dall’aumento registrato dai flussi provenienti dai partner dell’Unione Europea (+3,7%), ai quali si è associato l’incremento registrato nei confronti dei Paesi europei non UE (+12,1%).

Il focus sull’espansione dell’import proveniente dall’Asia (+18,9%)  evidenzia il ruolo dei flussi commerciali in entrata dall’Asia Orientale (+23,7%), che ha interessato in particolare Cina (+26,9%) e Giappone (+7,5%).

L’aumento riscontrato nei confronti delle quattro Tigri Asiatiche (+21,2%) è stato, invece, determinato dal significativo incremento dell’import proveniente dalla Corea del Sud (+31,7%) e da Taiwan (+18,1%), che ha quindi bilanciato la flessione registrata nei confronti di Hong Kong (-11,5%).

In relazione alle importazioni provenienti dai partner extra-europei, si segnala, inoltre, la crescita delle forniture commerciali americane (+14,3%), con particolare incidenza degli Stati Uniti (+18,7%).

 

 

Dettaglio europeo

Nel primo trimestre 2025 la città metropolitana di Milano ha esportato prodotti per circa 5,2 miliardi di euro verso i mercati dell’Unione Europea, registrando un incremento di oltre 70 milioni di euro rispetto allo scorso anno.

Tra i cinque mercati principali di destinazione dell’export, la Germania con oltre 1,1 miliardi di euro, riprende il primo posto nella graduatoria comunitaria (21,2% del totale export verso la UE) superando la Francia che, con oltre 1 miliardo di euro (20,5%), si colloca per rilevanza al secondo posto. Conferma la terza posizione la Spagna con 543 milioni di euro (10,5%) e – precedendo in ordine di grandezza – i Paesi Bassi, con 424 milioni (8,2%), e la Polonia, con 352 milioni (6,8%).

Complessivamente i primi cinque mercati dell’export milanese verso l’Unione Europea  concentrano oltre i due terzi dei flussi commerciali in uscita verso lo spazio economico comunitario, per un valore totale di 3,4 miliardi di euro.

Gli altri mercati di sbocco mostrano invece una capacità più ridotta di attrazione; tra i più rilevanti si segnalano Belgio (234 milioni) e Repubblica Ceca (171 milioni).

I flussi export evidenziano tuttavia, rispetto allo scorso anno, una perdita di oltre 10 milioni di euro nei confronti della Francia e di 7,8 milioni di euro verso la Germania, mentre si registrano consistenti incrementi in valore verso i Paesi Bassi (74,8 milioni) e la Polonia (29 milioni).

Nel primo trimestre 2025, la città metropolitana di Milano ha importato dall’Unione Europea prodotti e merci per 14 miliardi di euro, in aumento di 492 milioni rispetto al primo trimestre 2024.

Con riferimento ai primi cinque partner, la Germania, con 4,3 miliardi di euro di importazioni (31% del totale import dalla UE), si conferma il primo partner delle imprese milanesi. I flussi evidenziano una progressione dell’import dalla Germania di 108,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024.

Seguono in ordine di grandezza, le importazioni dai Paesi Bassi con 2,8 miliardi di euro (20,1% del totale import), in crescita di 176 milioni di euro su base annua, e dalla Francia, in terza posizione con 1,6 miliardi (12,6%) e in flessione di 76,4 milioni di euro su base annua.

Si collocano, invece, al quarto posto, con un miliardo di euro e in crescita di 95,5 milioni rispetto allo scorso anno, le importazioni dalla Spagna verso l’area milanese.

Nonostante la flessione di oltre 65 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno, consolidano, invece, la  quinta posizione le importazioni provenienti dal Belgio, quantificabili in 894,4 milioni di euro.

Complessivamente considerati, i primi cinque partner commerciali dell’area metropolitana rappresentano il 73% dell’import di origine UE, per un valore complessivo di 10,2 miliardi di euro.

Come già evidenziato, l’andamento dell’export dell’area milanese verso l’Unione Europea registra un aumento dell’1,4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno.

Le dinamiche per mercato di destinazione all’interno della UE rilevano tuttavia delle criticità in relazione ad alcuni partner di riferimento.

In particolare, la difficoltà riscontrata verso lo spazio comunitario è rappresentata dal trend negativo dell’export nei confronti dei primi due mercati: Germania (-0,7%) e Francia (-0,9%), e dalla debole dinamica evidenziata dal mercato spagnolo (+0,3%).

Le difficoltà dell’area milanese verso i partner storici sono state in parte compensate dalla crescita delle esportazioni verso Paesi Bassi (+21,1%), Polonia (+9%) e Belgio (+3,1%).

Nei confronti dei mercati minori per l’export della città metropolitana di Milano, si rileva un trend negativo che coinvolge – con gradi di intensità differente – Austria (-17,2%), Grecia (-11,8%), Portogallo (-8%) e Romania (-2,2%), mentre si riscontra una crescita consistente per le esportazioni dirette verso la Cechia (+11,9%).

Con riferimento alla dinamica dell’import dall’Unione Europea, nel primo trimestre 2025 si è registrato un consistente incremento dei flussi commerciali in entrata verso la città metropolitana di Milano (+3,7%).

Sulla dinamica hanno inciso in misura significativa gli aumenti dei flussi provenienti da alcuni dei partner di riferimento per la struttura delle importazioni milanesi: Spagna (+10,2%), Paesi Bassi (+6,7%), Germania (+2,6%) e Cechia (+6,4%).

Gli aumenti registrati hanno bilanciato le significative flessioni dell’import nei confronti di Francia (-4,4%) e Belgio (-6,8%).

Tra i partner minori si segnalano, inoltre, gli aumenti delle importazioni provenienti da Irlanda (+19,1%), Austria (+15,4%), Ungheria (+11,4%), Svezia (+7,7%), Polonia (+3,2%) e Slovenia (+32,8%).

 

 

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