I numeri delle imprese

I dati mensili di febbraio
(Cessazioni al netto delle cancellazioni d'ufficio)

 

 
 
I dati trimestrali - 4° trim 2023
Cessate al netto delle cancellate d'ufficio

 

L’ultimo trimestre del 2023 presenta un nuovo bilancio positivo per la nostra Camera di commercio, nonostante le difficoltà del contesto economico generale, indebolito dalle forti tensioni geo-politiche internazionali.

Nel complesso, il saldo tra aperture di nuove imprese e chiusure è stato pari a +2.305 unità, in rialzo rispetto al quarto trimestre del 2022, quando era stato di +1.883. Su questo risultato ha inciso fortemente la performance della città metropolitana di Milano, che ha riportato un surplus tra iscrizioni e cancellazioni pari a +2.365 unità, in aumento su base annua (il saldo era stato infatti di +1.967 unità nel quarto trimestre del 2022). Anche il Lodigiano vanta un saldo con il segno più, seppure contenuto (+7 unità), mentre la provincia di Monza Brianza ha riportato una contrazione (-67 imprese).

Dopo un 2022 che si era chiuso con numeri più modesti, l’area aggregata di Milano, Monza Brianza e Lodi torna dunque a mettere a segno un saldo ampiamente superiore alle 2mila unità.

Venendo al dettaglio dei flussi della nati-mortalità, le iscrizioni di nuove imprese nel periodo sono state 7.874 contro le 7.687 del 2022 (+2,4%; +187 unità in valore assoluto). A livello territoriale, l’andamento crescente delle iscritte ha interessato tutte e tre le province, così come la regione Lombardia e l’Italia.

Sul fronte della mortalità, si deve rilevare il favorevole decremento delle cancellazioni, che sono state infatti complessivamente 5.569 contro 5.804 del quarto trimestre del 2022 (-4%; -235 unità). Il fenomeno è stato particolarmente intenso nel Milanese (-6,3%; -283 unità) e nel Lodigiano (-7,7%; -19 unità), mentre la provincia di Monza si è caratterizzata, al contrario, per un rialzo delle cessazioni (+6,4%; +67 unità).

Il tasso di natalità delle imprese dell’area accorpata di MI-LO-MB risulta pari a 1,68%, in lieve miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2022 (quando era stato dell’1,64%). Il tasso di mortalità è invece calato, passando dall’1,24% all’attuale 1,19%.

Il tasso di crescita si porta pertanto a +0,49% (contro +0,40% del 2022) e si conferma maggiore sia di quello lombardo (+0,17%) sia di quello nazionale (+0,10%). Decisivo il contributo della provincia di Milano (+0,62%), mentre si pone in terreno negativo la Brianza (-0,1%); praticamente stazionario il Lodigiano (+0,04%).

Diamo ora un rapido sguardo alla media dell’anno, che presenta dinamiche differenti sul fronte della natalità e della mortalità imprenditoriale. Nel 2023, le nuove imprese nate nel territorio della Camera di commercio sono state complessivamente 30.529, a cui hanno fatto da contraltare 21.838 chiusure, generando un saldo attivo di 8.691 unità, che tuttavia si presenta in discesa rispetto al 2022, quando infatti era stato di +9.012.

Determinante l’apporto della provincia di Milano (+7.990 il saldo), ma ugualmente positivi appaiono i contributi delle province di Monza Brianza e di Lodi (rispettivamente +587 e +114 i saldi); anche i saldi delle singole province sono in diminuzione rispetto all’anno precedente, eccetto quello di Lodi.

Più nel dettaglio, possiamo osservare una lieve riduzione delle iscrizioni (-0,3% nell’area accorpata), su cui ha influito la flessione sia della città metropolitana di Milano (-0,4%) sia della Brianza (-0,7%); in controtendenza la provincia di Lodi, che invece registra un incremento annuale delle nuove iscritte (+2,8%; +26 unità in valore assoluto).

Parallelamente si è registrato un aumento delle chiusure nell’area aggregata: +1% su base tendenziale (+220 in valore assoluto), che ha interessato tutte le province (MI e BR) tranne il Lodigiano, che dunque si distingue per la migliore performance nell’anno sul piano della nati-mortalità.

Il tasso di crescita nell’area della Camera è pari all’1,85%, in calo, visto l’andamento del saldo, rispetto al 2022 (quando era stato del +1,92%), ma anche in questo caso superiore sia a quello lombardo (+1,12%) sia a quello nazionale (+0,70%).

Passando ai dati di stock, al 31 dicembre 2023 negli archivi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi si contano 394.493 imprese attive (di cui 316.121 a Milano, 64.344 a Monza Brianza e 14.028 a Lodi), cresciute dell’1,2% rispetto all’anno precedente. La scomposizione per provincia vede la spinta di Milano (+1,4% la variazione delle imprese attive), ma presentano valori in ascesa anche la Brianza (+0,5%) e Lodi (+0,4%). In terreno positivo la regione Lombardia (+0,2%), mentre sul piano nazionale si riscontra una diminuzione della base imprenditoriale (-0,6%).

Guardando ai settori produttivi, si conferma in buona salute il terziario dei servizi, primo comparto per numerosità nell’area accorpata con 203.779 imprese attive (pari al 51,7% del totale). Rispetto al 2022, ha riportato una crescita del 2,4% nell’area accorpata, su cui ha inciso soprattutto la prestazione di Milano (+2,5%), sebbene siano stati positivi anche i risultati di Monza Brianza (+1,5%) e Lodi (+1,8%).

Diversa la tendenza per il commercio, che subisce una nuova contrazione: -1,3%, un esito negativo che accomuna tutte le province, seppure con piccole differenze, oltre alla Lombardia e all’Italia, che viceversa patiscono maggiormente (rispettivamente -1,7% e -2,1%). Per quanto riguarda invece i settori industriali, va segnalato lo sviluppo consistente delle imprese di costruzione (+2,7%), forti degli incentivi fiscali ancora attivi nel 2023. Al contrario, appare in difficoltà la manifattura: -1,1% la variazione rispetto al 2022, trend negativo riscontrabile in tutti i tre territori, ma che interessa con maggiore intensità la Brianza (-1,5%).

Relativamente alle forme giuridiche, i dati mostrano il solo sviluppo delle società di capitali, che continuano ad acquistare peso nell’area aggregata (174.827 imprese attive nelle tre province, che rappresentano il 44,3% del totale): +4,1% è la variazione rispetto all’anno precedente, dovuta in particolare alla città metropolitana di Milano (+4,2%). In leggera difficoltà si presentano le ditte individuali, altra fattispecie rilevante all’interno del sistema produttivo locale con 159.289 imprese attive (pari al 40,4% del totale); nell’anno sono state interessate da un decremento dello 0,2%, condizionato però dalla provincia di Milano (-0,4%), perché diversamente la Brianza e il Lodigiano hanno visto una tenuta di questa tipologia giuridica (rispettivamente +0,5% e +0,2%), province che si caratterizzano per una loro decisa maggiore incidenza (rispettivamente 50,3% e 56,9% contro il 37,6% di Milano). Continua senza interruzione la crisi delle società di persone (-3,1% nell’area accorpata), scelte sempre meno dagli aspiranti imprenditori.

Passando alle altre popolazioni imprenditoriali che caratterizzano il contesto produttivo locale, le imprese artigiane (93.572 unità attive nell’area di MI-LO-MB pari al 23,7% del totale), hanno registrato un incremento dello 0,4%, dato che si pone in continuità con il 2022, seppur ridimensionato (era stato +0,7%), e sembrano essersi lasciate alle spalle la forte contrazione subita nel 2021 a causa delle cancellazioni d’ufficio. In espansione anche le imprese femminili (71.959 unità nell’area accorpata, pari al 18,2% del totale), che presentano – fedeli a un trend che le caratterizza ormai da qualche anno – una variazione positiva pari a +1,1%. Ugualmente solide le imprese straniere (64.884 unità nell’area accorpata), sempre molto vivaci e con performance tradizionalmente superiori rispetto all’intero sistema (+4,1% contro l’1,2% del totale imprese). Al contrario, si presentano in contrazione le imprese gestite dai giovani under 35 (31.144 unità; -1,2% rispetto al 2022), una flessione che si replica anche a livello regionale e nazionale.

Infine, a gennaio 2024 nell’area aggregata di MI-LO-MB operano 2.877 start up innovative, pari a circa il 22% del totale nazionale. In un anno il loro numero è diminuito del 3,8% (-114 unità in valore assoluto), in linea con una tendenza che sta interessando questa tipologia già da qualche trimestre in tutte le area geografiche. La maggior parte è localizzata nella provincia di Milano (2.713), che rimane saldamente al primo posto nella classifica delle province italiane, seguita da Roma e Napoli (1.496 e 785 unità). I settori d’elezione rimangono i servizi (oltre l’88% del totale), in particolare l’ICT; il 18% di esse è una start up giovanile.

 

 

 

 

 

 

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