I numeri delle imprese

I dati mensili di settembre
(Cessazioni al netto delle cancellazioni d'ufficio)

 

 
 
I dati trimestrali - 3° trimestre 2025
Cessate al netto delle cancellate d'ufficio

 

Il sistema delle imprese segna un nuovo progresso nel terzo trimestre del 2025, confermando il suo stato di salute, sebbene non manchi qualche elemento di preoccupazione sul piano della natalità.
Più nel dettaglio, il bilancio demografico dei tre territori della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi presenta un saldo attivo di +2.291 unità, in risalita su base annua (era stato pari a +2.037 nello stesso periodo del 2024), un risultato che finalmente interrompe il trend discendente che caratterizzava questo periodo dell’anno sin dal 2021.
Il contributo più rilevante è venuto ancora una volta dalla provincia di Milano (+2.138 il saldo, in miglioramento rispetto al 2024), ma si collocano ugualmente in terreno positivo la Brianza e il Lodigiano (rispettivamente +123 e +30 i saldi, entrambi però in peggioramento).
I flussi della nati-mortalità evidenziano una diminuzione delle nuove iscrizioni (5.864 contro 6.005 nello stesso periodo dello scorso anno; -2,3% in termini percentuali); si tratta di un andamento che ha interessato tutte e tre le aree, sebbene con intensità dissimili: Milano -0,7%; Monza Brianza -8,5%; Lodi -17%.
Sul fronte opposto sono analogamente diminuite, e in misura più consistente, le chiusure di attività economiche. Per la precisione, sono state 3.573 contro le 3.968 dell’anno precedente (-10%). La riduzione ha interessato sia Milano che Lodi (rispettivamente -12,7% e -9,3%), mentre in Brianza, al contrario, si è assistito a un rialzo (+3,8%).
Il tasso di natalità delle imprese dell’area aggregata è pari a 1,24%, in contrazione rispetto all’1,27% del terzo trimestre del 2024. Diversamente, il tasso di mortalità è migliorato, passando dallo 0,84% all’attuale 0,75%.
Il tasso di crescita coerentemente si è rafforzato, transitando dal +0,43% del 2024 all’attuale +0,48%, dato superiore sia a quello lombardo (+0,35%) sia a quello nazionale (+0,29%).
Il tasso di crescita a Milano si posiziona sopra la media dei tre territori uniti (+0,56%), mentre più contenuti sono quelli di Monza Brianza e di Lodi (rispettivamente +0,17% e +0,19%).
Passando dalla nati-mortalità ai dati di stock, al 30 settembre 2025, nel Registro Imprese della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi si contano 481.681 imprese registrate, di cui 397.231 attive. Queste ultime sono in leggera flessione su base annua (-0,2%); negativi anche i valori della Lombardia e dell’Italia nel suo complesso (rispettivamente -0,5% e -0,6%).
La scomposizione per singola provincia mostra trend simili, seppur con delle differenziazioni: Milano e Monza calano in misura più lieve (-0,2% e -0,3%) rispetto a Lodi, che soffre un po’ di più (-0,9%).
Relativamente ai settori produttivi, considerata l’entrata in vigore – a partire dal secondo trimestre del 2025 – dei nuovi codici di classificazione delle attività economiche (Ateco 2025), non sarà possibile procedere a confronti temporali su base annua. Tuttavia, per provare a intercettare la dinamica è possibile vedere i cambiamenti intervenuti nel breve periodo, vale a dire rispetto al trimestre precedente (quest’analisi di tipo congiunturale viene effettuata solo per i settori, mentre per tutte le altre variabili qui analizzate si procederà con un’analisi tendenziale).
I dati mostrano il buon risultato dei servizi (+0,7% la variazione delle imprese attive rispetto al secondo trimestre del 2025), che si riconfermano vitali per il rafforzamento del sistema produttivo. Inoltre, con 216.992 aziende operanti (pari al 54,6% del totale) costituiscono il primo comparto per numerosità nell’area accorpata di MILOMB. Il dettaglio provinciale evidenzia aumenti sia a Milano (+0,7%) che a Monza Brianza (+0,6%), mentre a Lodi si deve rilevare una debole frenata (-0,02%).
Per rimanere nell’ambito del terziario, osserviamo la contrazione del commercio (-0,3% nell’area di MILOMB), settore che – pur continuando a perdere operatori – rimane portante per l’economia locale, con 80.148 imprese attive, che rappresentano un quinto del totale. L’andamento è stato negativo sia per Milano che per Monza, mentre Lodi ha tenuto (rispettivamente -0,2%; -0,9% e +0,1%).
Venendo all’industria, in flessione il manifatturiero (-0,3%), che vede gradualmente erodersi la propria base imprenditoriale, tanto da rappresentare oggi (con 32.867 unità) appena l’8,3% del totale. Le costruzioni (58.131 imprese nell’area accorpata; il 14,6% del totale) fanno osservare invece un ennesimo sviluppo (+0,4%), uniche insieme ai servizi e alle altre industrie (poco significative per numerosità) a presentare dati in salita. Tutte e tre le ripartizioni sono interessate da questo rialzo, ma in misura superiore Lodi (+0,5% contro +0,4% di Monza Brianza e di Milano).
Relativamente alle forme giuridiche, le società di capitali (180.364 imprese attive, pari al 45,4% del totale) compongono la tipologia più diffusa nell’area accorpata. Rispetto al terzo trimestre del 2024 hanno subìto un leggero arretramento (-0,2%), risultato piuttosto inusuale dal momento che solitamente si tratta di una fattispecie in continuo consolidamento. Diverso il discorso per le ditte individuali, altro cluster molto diffuso nel contesto locale (161.422 unità, pari al 40,6% del totale), che infatti ha riportato un incremento dello 0,6%. Infine, le società di persone, interessate tra l’altro da alcuni interventi di tipo amministrativo finalizzati alla cancellazione d’ufficio delle realtà non più operative, subiscono una nuova contrazione (-2,5%).
Per quanto riguarda le altre popolazioni di imprese, buona la performance dell’artigianato (+0,4%), comparto rilevante all’interno del perimetro camerale (23,8% l’incidenza sul totale delle imprese), soprattutto nel Lodigiano e in Brianza. Trend espansivo anche per le imprese femminili (+0,9%) e le straniere (+4,2%); queste ultime, come da tradizione, crescono a un ritmo molto accelerato. In difficoltà invece le imprese giovanili (-0,5%), raggruppamento meno diffuso nell’area aggregata rispetto a femminili e straniere (questi i rispettivi pesi percentuali: 7,6%; 18,7% e 17,6%).
Infine, alla data del 29 settembre 2025 le start up innovative attive nell’area di MILOMB risultavano essere 2.626, pari al 21,6% del totale nazionale. Il loro numero è apparso in diminuzione rispetto all’anno precedente (-1,8%), un decremento che ha interessato anche Lombardia (-0,8%) e Italia (-4,7%). Le start up sono quasi totalmente localizzate nella provincia di Milano (2.473unità) e operano in maniera preponderante nei servizi (90% del totale), in particolare in quelli più avanzati (informatica e ICT). A queste si aggiungono le PMI innovative, sempre votate all’innovazione e alle nuove tecnologie, ma con caratteristiche dimensionali differenti. Nelle tre province aggregate tali imprese contano 711 unità (+3,6% su base annua) e rappresentano il 22,7% del totale nazionale.

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

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