I numeri delle imprese
(Cessazioni al netto delle cancellazioni d'ufficio)
Cessate al netto delle cancellate d'ufficio
Il sistema locale delle imprese mette a segno un nuovo risultato positivo nel terzo trimestre del 2024, confermando un trend espansivo che si ripete da diverso tempo, sebbene si intraveda qualche segnale di deterioramento.
Venendo ai numeri, il bilancio demografico dei tre territori della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi riporta un saldo attivo di +2.037 unità, in flessione su base tendenziale (era stato pari a +2.109 unità nello stesso periodo del 2023); segnaliamo, tra l’altro, che dal 2021 il saldo del terzo trimestre è costantemente in discesa.
La provincia di Milano si contraddistingue ancora una volta per il contributo più apprezzabile (+1.768 il saldo), ma altrettanto buone sono le performance della Brianza e del Lodigiano (rispettivamente +219 e + 50 i saldi).
Il dettaglio dei flussi della nati-mortalità evidenzia l’aumento delle nuove iscrizioni (6.005 contro 5.725; +4,9% in termini percentuali); si tratta di un andamento che accomuna tutte e tre le realtà, sebbene con intensità differenti: Milano +3,9%; Monza Brianza +7,5%; Lodi +22,7% (+37 unità in valori assoluti). Parallelamente si è registrato un incremento delle cancellazioni, ossia delle chiusure di attività economiche. Per l’esattezza, sono state 3.968 contro le 3.616 dell’anno precedente (+9,7%). Il rialzo ha interessato tutti i territori, ma in maniera più marcata la Brianza (+11,7%) e il Milanese (+9,5%), mentre è stato più contenuto nella provincia di Lodi (+5,6%; +8 unità in termini assoluti), che si presenta dunque come la più vitale in questi tre mesi.
Il tasso di natalità delle imprese dell’area aggregata è pari a 1,27%, in miglioramento rispetto all’1,22% del terzo trimestre del 2023. Il tasso di mortalità è simmetricamente peggiorato, passando da 0,77% all’attuale 0,84%.
Il tasso di crescita si è conseguentemente contratto, ma leggermente, passando dal +0,45% del 2023 all’attuale +0,43%; si tratta, tuttavia, di un dato superiore sia a quello lombardo (+0,35%) sia a quello nazionale (+0,25%), entrambi fermi se confrontati con l’anno prima. Milano si colloca sopra la media camerale (+0,46% il tasso di crescita), mentre la Brianza e il Lodigiano, che però fa un netto balzo, rimangono sotto (rispettivamente +0,30% e +0,31%; Lodi aveva annotato un +0,13% nel terzo trimestre 2023).
Passando dalla nati-mortalità ai dati di stock, al 30 settembre 2024, nel Registro delle Imprese della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi risultano esserci 473.509 imprese registrate, di cui 398.131 attive. Queste ultime si sono incrementate dello 0,7% nell’anno, risultato decisamente migliore se paragonato a quello della Lombardia, praticamente immobile (+0,01%), e dell’Italia nel suo complesso, che in verità si presenta in flessione (-0,4%). La scomposizione per singola ripartizione geografica rivela percorsi diversi, con Milano che cresce (+0,9% la variazione delle attive), Monza Brianza che resta tutto sommato stazionaria (-0,03%) e Lodi che arretra (-0,7%).
L’osservazione dei singoli settori economici mette in evidenza l’ottima prestazione dei servizi, che si riconfermano determinanti per lo sviluppo imprenditoriale: +2% la variazione delle imprese attive. Si tratta del primo comparto produttivo nell’area accorpata, con 207.784 aziende, pari al 52,2% del totale. Il dettaglio provinciale mostra come esso si sviluppi a Milano e a Monza Brianza (rispettivamente +2,2% e +1%), ma non a Lodi (-0,3%). Sempre sul fronte del terziario, anche questo lasso di tempo è stato negativo per il commercio, che ha visto diminuire il numero di operatori su base annua dell’1,7%, un esito sfavorevole che accomuna tutte e tre le province, con le perdite maggiori a Lodi e a Milano (rispettivamente -2% e -1,8%). Si tratta, tuttavia, di un settore portante, che conta 87.407 aziende operanti nelle tre realtà unite, vale a dire oltre un quinto del totale.
Pesantemente negativo l’intervallo luglio-settembre 2024 anche per l’industria manifatturiera (-2,7%), che continua a vedere ridursi il proprio peso all’interno della compagine produttiva (l’8,7% del totale).
Le costruzioni, al contrario, fedeli a una propensione che le caratterizza ormai da diversi mesi, fanno osservare un nuovo incremento delle imprese attive pari all’1,7%, unico settore insieme ai servizi e alle altre industrie, che però sono poco significative per numerosità, a presentare valori in crescita. Tutte e tre le ripartizioni sono interessate da questo rialzo, più fortemente Milano (+1,8% contro +1,2% di Monza Brianza e +1,3% di Lodi).
Passando alle forme giuridiche, le società di capitali (180.651 imprese attive, pari al 45,4% del totale) sono le sole a progredire nel trimestre (+3,8%), come già osservato negli ultimi tempi. Le ditte individuali (160.394 unità, pari al 40,3% del totale), che costituiscono la seconda tipologia più diffusa, sono interessate invece da una situazione di quasi immobilità (-0,03%), mentre le società di persone subiscono l’ennesima flessione, sempre meno attrattive per i neoimprenditori (-4,9%).
Relativamente alle altre popolazioni di imprese, si presenta stabile l’artigianato (+0,01%), fattispecie rilevante all’interno dello scenario locale, raggruppando il 23,6% del totale, ma soprattutto nel Lodigiano e in Brianza, dove in realtà la sua incidenza supera ampiamente il 30%. Si espandono invece, seppur di poco, le imprese femminili (+0,5%) e le straniere (+3,2%) che, come da tradizione, mettono a segno la variazione più alta. Al contrario, appaiono in lieve difficoltà le imprese giovanili (-0,3%), gruppo meno diffuso con circa 30mila unità, che rappresentano infatti appena il 7,7% del totale delle imprese contro il 18,2% delle femminili e il 16,8% delle straniere.
Infine, alla data del 14 ottobre 2024 le start up innovative attive nell’area di MiLoMb sono 2.675, il 21% del totale nazionale. Il loro numero è in deciso calo rispetto al mese di settembre del 2023 (-6,1%), un decremento che ha interessato ugualmente, ma con variazioni più intense, la Lombardia (-8,9%) e l’Italia (-7,9%). La gran parte di esse è localizzata nel Milanese (2.519 unità) e opera nei servizi (90% del totale), in particolare in quelli più avanzati (Informatica e ICT). Come noto, si tratta solo di società di capitali, con una schiacciante prevalenza di società a responsabilità limitata (96,6% del totale).
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