I numeri delle imprese

I dati mensili di marzo
(Cessazioni al netto delle cancellazioni d'ufficio)

 

 
 
I dati trimestrali - 1° trim 2024
Cessate al netto delle cancellate d'ufficio

 

L’anno si apre con un risultato positivo per il sistema locale delle imprese, ma con un netto rallentamento della dinamica. Nei primi tre mesi, infatti, il bilancio della nati-mortalità nel territorio aggregato della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi mostra un saldo di +95 unità, che peggiora decisamente quello dello stesso periodo del 2023 (+823 unità), pur rimanendo ancora superiore a quelli pre-pandemia (nel triennio 2017-2019 i saldi dei primi trimestri erano stati tutti negativi).

È tuttavia utile ricordare che il primo trimestre tradizionalmente si caratterizza per la forte stagionalità, con le chiusure di attività economiche che si concentrano a fine anno e vengono registrate all’inizio del nuovo.

La scomposizione per provincia evidenzia l’apporto significativo di Milano (+106 unità il saldo) seguito da quello della Brianza (+21 unità), mentre il Lodigiano presenta una contrazione (-32 unità).

Guardando ai flussi, si può osservare un aumento delle nuove iscrizioni, passate dalle 9.460 del primo trimestre del 2023 alle attuali 9.812 (+3,7%), un incremento che ha interessato tutti i territori. Le cancellazioni (al netto di quelle effettuate d’ufficio) sono state invece 9.717, in crescita più marcata su base annua (+12,5%; erano state 8.637 l’anno precedente). A livello provinciale, il fenomeno ha riguardato maggiormente Milano (+13,9%) e Monza Brianza (+7,8%) rispetto a Lodi (+5,5%). Si tratta del numero più alto di cancellazioni nell’area aggregata dell’ultimo decennio, se si esclude il 2019 (quando erano state 9.976).

Per effetto degli andamenti qui visti, il tasso di natalità avanza assai lievemente se paragonato a quello dei primi tre mesi del 2023 (2,09% contro 2,01%), mentre quello di mortalità si aggrava, passando dall’1,84% all’attuale 2,07%. Il tasso di crescita è praticamente pari a zero (+0,02% contro il precedente +0,18%), tuttavia si mantiene in terreno positivo a differenza della Lombardia e dell’Italia (rispettivamente -0,11% e -0,18%).

Lo sguardo ai singoli territori mostra tassi di crescita migliori per Milano e Monza Brianza (entrambi +0,03%), mentre è in decrescita Lodi (-0,20%).

Passando ai dati di stock, al 30 marzo del 2024 negli archivi della Camera di commercio si contano 396.259 imprese attive, cresciute dell’1,3% su base annua, grazie in particolare alla performance di Milano (+1,4%); meno incisivi invece la Brianza (+0,6%) e il Lodigiano (+0,5%). Fanno peggio la Lombardia (+0,3%) e l’Italia, che in realtà è in decrescita (-0,4%).

Questi i numeri delle singole province: Milano 317.679 imprese attive; Monza Brianza 64.558; Lodi 14.022.

A livello settoriale, i servizi mettono a segno un altro risultato positivo (+2,4% la variazione su base tendenziale), contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo delle imprese locali. Ricordiamo che si tratta del primo comparto per numerosità nell’area aggregata: circa 206mila imprese operanti, pari al 51,9% del totale. Nel dettaglio, crescono tutte le attività, sebbene in modo più spinto i servizi avanzati e quelli finanziari; al contrario, appare più fioco l’andamento del segmento alberghi e ristorazione. Tutte e tre le province hanno registrato una buona crescita dei servizi, che però è stata più intensa a Milano (+2,6%), ma sono ugualmente apprezzabili quelle di Monza Brianza (+1,5%) e di Lodi (+1,3%).

Un altro settore che si è distinto per un’ottima prestazione è quello delle costruzioni (+2,6%), sostenuto dai bonus fiscali ancora in vigore, seppur con varie rimodulazioni. Al contrario, riporta una nuova contrazione il commercio all'ingrosso e al dettaglio (-1,3%), che appare in difficoltà in tutti e tre i territori. Altrettanto negativo il trend della manifattura (-1,1%), che continua a perdere operatori; qui si differenzia solo il Lodigiano, che vede incrementarsi, sebbene di poco, il numero di imprese del settore (+0,4%).

Relativamente alla natura giuridica, segnaliamo la buona prova delle società di capitali (+3,9%), che si confermano determinanti per la crescita del sistema imprenditoriale. Parliamo della prima forma giuridica nell’area aggregata, con 177.299 imprese attive, pari al 44,7% del totale. Le ditte individuali, che rappresentano un’altra tipologia importante nel contesto locale (159.233 unità, pari al 40,2% del totale), espongono invece una situazione di assoluta immobilità rispetto al primo trimestre del 2023. Guardando alle singole province, possiamo constatare come queste ultime siano ancora prevalenti nel Lodigiano e in Brianza, dove infatti superano quota 50%, mentre nel Milanese si fermano al 37,4% (le società di capitali invece qui arrivano al 48,2% del totale). Infine, le società di persone continuano a essere scelte sempre meno dagli imprenditori, tanto da registrare un’ennesima flessione (-2,9% nell’area di MI-LO-MB), che contribuisce ad assottigliare la base di una fattispecie che oggi raggruppa appena il 12,6% delle imprese totali.

Chiudiamo con un cenno alle altre popolazioni di imprese: le artigiane si mantengono in terreno positivo, anche se la dinamica è debole (+0,2%); le imprese femminili invece continuano a svilupparsi a buon un ritmo (+1%); stazionarie le imprese giovanili (-0,03%); molto vivaci quelle straniere (+4,1%), che già da qualche trimestre hanno ripreso a correre, dopo lo stop del 2022 causato dalle cancellazioni d’ufficio di imprese non più operanti ma ancora annotate nel Registro Imprese.

Infine, le start up innovative, che costituiscono un cluster a elevato valore aggiunto per il nostro territorio, sono 2.640 nell’area aggregata e sono interessate da un nuovo ridimensionamento (-7% il calo del loro numero alla data del 22 aprile rispetto all’8 maggio del 2023; -199 unità in termini assoluti), una tendenza che si sta ripetendo da qualche trimestre, dopo anni caratterizzati da sviluppi spesso a due cifre. In contrazione anche in Lombardia (-7,9%) e in Italia (-7,7%). La maggior parte di esse è localizzata nella provincia di Milano (2.492), che si conferma così al primo posto nel Paese per la presenza di queste imprese ad alto tasso di innovazione, seguita a distanza da Roma (1.449 unità) e Napoli (792).

 

 

 

 

 

 

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