La dinamica dell'industria lodigiana
L’industria manifatturiera lodigiana continua a evidenziare una robusta crescita anche nel secondo trimestre 2025. I tre indicatori rilevati – produzione, fatturato e ordini – registrano una crescita sia su base congiunturale sia tendenziale. Sono positivi anche i dati che riguardano il mercato del lavoro, mentre restano prudenti le aspettative per il prossimo trimestre.
Rispetto al secondo trimestre del 2024 la produzione industriale del lodigiano cresce del 5,5%, un dato in linea con quello della scorsa rilevazione, come si osserva dal grafico. Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 l’anno 2015) sale nel trimestre in esame fino a quota 138,9. Osservando l’andamento della curva del numero indice della produzione manifatturiera, emergono chiaramente la forte flessione della prima metà del 2020 e la successiva ripresa, con una crescita in rallentamento tra 2022 e 2023 e una nuova fase di recupero nella prima metà del 2024.
Gli indicatori congiunturali dell’industria manifatturiera lodigiana confermano un’importante fase di crescita, migliorando la performance già positiva che si registra a livello regionale.
La produzione industriale evidenzia a Lodi una progressione rispetto allo scorso trimestre pari all’1,1% (dato destagionalizzato), a fronte di una crescita contenuta allo 0,4% in Lombardia.
La dinamica del fatturato segue piuttosto da vicino quella della produzione sia a livello provinciale (1,3%) sia regionale (0,5%). La quota del fatturato trimestrale realizzata all’estero è del 34% del fatturato totale nel lodigiano, e dunque in aumento, ma ancora di qualche punto inferiore al dato regionale (38,5%).
Gli ordini del manifatturiero lodigiano registrano una crescita congiunturale più robusta, beneficiando in primo luogo di un incremento della componente estera pari al 2,1%, conto un incremento dell’1,4% degli ordini interni. A livello lombardo si osserva un dato positivo, ma limitato a una crescita dello 0,5% per entrambe le componenti della domanda.
Rispetto al secondo trimestre del 2024, tutti gli indicatori del manifatturiero lodigiano evidenziano una robusta crescita, registrando una performance migliore di quella regionale. In primo luogo la produzione cresce del 5,5% a Lodi e solamente dello 0,6% nel complesso della regione.
Un’osservazione analoga riguarda il dato del fatturato, cresciuto in un anno del 6,1% a Lodi e dell’1,4% in Lombardia. Nel lodigiano il contributo alla crescita arriva soprattutto dalla componente interna, cresciuta del 7,5%, contro un 3,4% per il fatturato estero. A livello regionale avviene l’opposto: le vendite all’estero crescono più di quelle realizzate sul territorio nazionale (rispettivamente +2,4% e +0,7%).
Anche gli ordini acquisti nel trimestre registrano un aumento significativo, pari all’8,2%. Sia gli ordini esteri che interni evidenziano una crescita importante, rispettivamente del 10,4% e del 7,1%. Come per gli altri indicatori, i dati regionali sono di segno positivo ma la dinamica è estremamente più contenuta – limitata all’1,5% complessivo – con una performance migliore per gli ordini esteri (+2,2%).
L’osservazione degli indicatori del mercato del lavoro dell’industria manifatturiera lodigiana nel trimestre in esame restituisce un quadro piuttosto confortante. Nel secondo trimestre 2025 la quota delle imprese che dichiara di aver fatto ricorso alla CIG scende dal 6,5% del trimestre passato al 3,3%. In rapporto al monte ore trimestrale complessivo, le ore di CIG incidono solamente per lo 0,04% (rispetto allo 0,5% della rilevazione precedente).
Nel grafico si osserva come il picco di massimo della prima metà del 2020 (attorno al 60% di imprese che ha utilizzato la CIG) si sia gradualmente riassorbito nei trimestri successivi, in particolare nella seconda metà del 2021; una limitata fase di incremento si è registrata tra fine 2023 e metà 2024.
È estremamente positivo anche il saldo tra entrate e uscite di lavoratori, pari all’1,5%, grazie al tasso di ingresso particolarmente elevato (2,9%). Come si osserva dal grafico si tratta del saldo trimestrale migliore degli ultimi anni della rilevazione del manifatturiero lodigiano.
Le aspettative sul futuro prossimo degli imprenditori del manifatturiero lodigiano registrano qualche leggero peggioramento rispetto alla scorsa rilevazione. Le aspettative sulla produzione risultano estremamente prudenti, mentre al contrario di quanto evidenziato nel passato recente, la domanda interna presenta migliori prospettive rispetto alla domanda estera.
Riguardo la produzione si osserva una quota particolarmente elevata di previsioni di stabilità, pari al 60%. Il rimanente 40% degli intervistati si divide esattamente a metà tra chi si attende una crescita e chi un calo. Le prospettive sull’occupazione vedono aspettative di stabilità ancora più elevate (86,7%), con una leggera prevalenza dei pessimisti tra gli altri.
Le aspettative sulla domanda invece, come accennato, registrano una migliore prospettiva per il mercato interno. La quota di chi si aspetta una crescita degli ordini interni supera infatti coloro che indicano più probabile un calo; la larga maggioranza (76,7%) indica tuttavia prospettive di stabilità. Il saldo tra giudizi di crescita e di calo per la domanda estera è invece negativo (-7,4 punti percentuali), con una quota relativamente alta (25,9%) di operatori che si aspettano un peggioramento.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.