La dinamica dell'artigianato milanese
Nel terzo trimestre 2021 l’artigianato manifatturiero milanese ha continuato nel suo percorso di recupero dell’attività industriale che sta interessando la produzione, il fatturato e gli ordini.
Sul piano della produzione, la progressione trimestrale si è espressa attraverso un significativo aumento dell’indice che si è collocato a quota 87,5 corrispondente a una crescita del 6% rispetto al precedente trimestre, al netto degli effetti stagionali. La dinamica trimestrale si è riflessa in misura significativa anche sull’espansione tendenziale dei volumi prodotti. Su base annua si è infatti osservato un robusto incremento (+8,7%) che rapportato al terzo trimestre del 2019, ossia all’anno precedente alla pandemia, rappresenta un rilevante contributo per archiviare la fase recessiva seguita alla pandemia del 2020 (+3,6%).
La ripresa dell’attività industriale dell’artigianato manifatturiero si è declinata nel terzo trimestre 2021 attraverso una crescita della dinamica produttiva, del fatturato e degli ordini.
Il dettaglio degli indicatori congiunturali registra per la città metropolitana di Milano, al netto degli effetti stagionali, un incremento della produzione industriale superiore per intensità a quanto ottenuto dalla manifattura artigiana in ambito regionale (rispettivamente +6% e +4,7% destagionalizzato).
L’andamento osservato sul piano produttivo non si è tuttavia replicato con il medesimo grado di intensità in relazione al fatturato e agli ordini: entrambi, pur evidenziando un aumento rispetto al precedente trimestre, si collocano a un livello inferiore rispetto alla Lombardia.
In particolare, la dinamica del fatturato evidenzia un aumento modesto se raffrontato all’incremento ottenuto nel territorio regionale (rispettivamente +1,3% e +4,3% destagionalizzato).
In relazione al portafoglio ordini, la fase discendente osservata nei precedenti trimestri evidenzia un primo segnale di inversione della dinamica. Il quadro di dettaglio per l’artigianato milanese registra quindi una crescita rilevante delle commesse acquisite nel trimestre (+2,9% destagionalizzato), mentre a livello regionale si osserva una dinamica espansiva più robusta (+5,3% destagionalizzato).
Il quadro degli indicatori analizzato su base tendenziale evidenzia il proseguimento del sentiero di recupero della dinamica industriale dell’artigianato manifatturiero della città metropolitana di Milano. Complessivamente l’attività industriale, declinata attraverso la dimensione produttiva e gli indicatori afferenti alle vendite (industriali e alle commesse acquisite dal mercato), mostra un andamento in linea con la dinamica registrata dal settore in ambito regionale.
L’incremento ottenuto sotto il profilo produttivo è sufficiente a colmare il differenziale negativo accumulato durante il lockdown, mentre le dinamiche osservate per il fatturato e il portafoglio ordini – pur essendo positive – non consentono ancora al settore il pieno recupero delle posizioni perse durante il 2020.
Il quadro di dettaglio degli indicatori certifica tuttavia una crescita della produzione industriale (+8,7%) inferiore a quanto ottenuto su scala tendenziale dalla manifattura artigiana della Lombardia (+9,4%).
Se confrontiamo le rispettive dinamiche con il terzo trimestre 2019, si osserva un trend di crescita – al netto della situazione di straordinarietà del 2020 – comune a entrambi i territori (+3,6%).
Anche per il fatturato si osserva un andamento più favorevole in Lombardia rispetto al contesto milanese (rispettivamente +10,1% e +9,1%).
Il confronto tra il terzo trimestre 2021 e il corrispondente periodo del 2019, anno precedente alla pandemia, evidenzia che la manifattura artigiana milanese deve ancora compiere ulteriori e decisivi passi verso il pieno recupero dei livelli iniziali del fatturato (-1,5%), trend che si pone in controtendenza rispetto al percorso intrapreso dal settore in ambito regionale (+4%).
Relativamente agli ordini, la crescita ottenuta dal manifatturiero artigiano milanese è allineata alla dinamica palesatasi in Lombardia (rispettivamente +7,5% e +7,4%). Per entrambi i territori il recupero pieno dei livelli pre-crisi è tuttavia ancora lontano, in particolare per l’area milanese essendo, ancora a livelli inferiori a quanto registrato nel terzo trimestre 2019 (rispettivamente -1% e -4,1%).
L’analisi puntuale dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) relativa alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione per il quarto trimestre 2021 registra un miglioramento del sentiment relativo alla produzione e alla domanda interna per il settore artigiano, mentre si osserva un peggioramento per le attese relative all’occupazione.
Il dettaglio delle aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese evidenzia un rafforzamento del saldo positivo per la produzione industriale rispetto alla rilevazione precedente (+11,7% contro +6,1%), determinato da una crescita della quota delle imprese artigiane con stime di crescita (27% contro 25,8% del trimestre precedente) unita a una riduzione delle imprese pessimiste (15,3% contro 19,5%). Si osserva inoltre che la tendenza attendista, ossia di stabilità della produzione, si è ulteriormente ampliata per il quarto trimestre successivo, coinvolgendo il 57,7% dei rispondenti (54,7% nella rilevazione del terzo trimestre).
Il trend prospettico evidenziato per la produzione si ripropone anche in relazione alla domanda interna, che registra un ampio miglioramento del saldo complessivo (+14,2% contro +1,6%). Il dettaglio delle aspettative per la domanda interna indica che il 25,5% delle imprese stima una ripresa della domanda, in rafforzamento quindi rispetto al 21,1% della precedente rilevazione, mentre è in calo la quota di operatori con previsioni di diminuzione, che si colloca pertanto all’11,3% (19,5% nei tre mesi precedenti); infine si osserva un rafforzamento della quota di operatori con stime di stabilità (63,2% contro 59,1%).
In relazione all’occupazione, l’ipotesi di invarianza del livello è condivisa dall’83,5% degli artigiani intervistati.
L’ipotesi di aumento è condivisa solo dal 7,3% delle imprese, in diminuzione di un punto rispetto alla rilevazione antecedente (8,5%), mentre la frazione di artigiani che stimano un’ulteriore diminuzione si colloca al 9,2% con un significativo incremento rispetto alla rilevazione precedente (7%), il saldo complessivo che ne deriva è quindi in netta regressione rispetto al II trimestre 2021. Il passaggio in ambito negativo è pertanto espressione di un mutamento significativo del sentiment futuro in relazione all’occupazione nel sistema delle imprese artigiane (-1,8% contro +1,6%).