Commercio

MI
Trimestre
Quarto
Anno
2022

 

Sintesi

La dinamica ascendente dei prezzi al consumo ha favorito ulteriormente il rafforzamento del fatturato del commercio nel quarto trimestre 2022, il percorso di recupero delle perdite pregresse accumulate durante la pandemia è stato complessivamente raggiunto.

In media d’anno, il 2022 si chiude per il commercio milanese con un incremento del fatturato (+10,3%) superiore a quanto registrato dal settore in Lombardia (+6,3%).

Il dettaglio puntuale della rilevazione del quarto trimestre 2022 registra una performance positiva sia con riferimento all’indice del fatturato sia nei confronti della dinamica riferita al quarto trimestre dello scorso anno.

Su scala dimensionale, l’incremento del fatturato – pur interessando tutte le classi di impresa – ha messo ancora in luce delle difficoltà per il segmento delle micro-imprese, per le quali si è registrata una progressione molto contenuta – caratteristica che accomuna la dimensione locale a quella regionale – mentre la dinamica è stata supportata in particolare dalle imprese di maggiori dimensioni.

Tra i comparti di attività, il commercio alimentare continua a registrare degli stop and go significativi, pertanto nel quarto trimestre 2022 – dopo la ripresa avviata nel precedente trimestre – la dinamica ha evidenziato un segnale di arresto.

Si confermano invece i trend positivi per il commercio non alimentare e despecializzato in particolare, entrambi i settori proseguono quindi nella fase di crescita tracciata nei precedenti trimestri.

Se consideriamo il sentiment delle imprese per il primo trimestre 2023 emerge un peggioramento generalizzato del quadro previsivo espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) afferenti al fatturato, agli ordini e all’occupazione.

Il commercio al dettaglio in Italia

Nel quarto trimestre 2022 il commercio al dettaglio in Italia ha registrato un nuovo rilevante incremento del fatturato sul quale ha inciso la dinamica inflattiva che ha contribuito a elevarne la crescita nominale, mentre i volumi di vendita hanno segnato un consistente arretramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (-4,8%), sul quale ha inciso in misura significativa la componente alimentare (-6,9%) e in misura relativamente minore la componente non alimentare (-3,9%).

La dinamica reale del commercio al dettaglio deve essere quindi ponderata oltre che dalla componente legata al fatturato, anche dall’osservazione dei volumi di vendita.

Rimanendo nell’ambito della dinamica del fatturato, il quarto trimestre evidenzia pertanto un aumento significativo delle vendite in valore (+3%), sospinte dalla crescita del segmento alimentare (+5,7%) che ha sopravanzato in misura rilevante la dinamica registrata dal commercio non alimentare (+1,1%).

Con riferimento alle forme distributive, la dinamica espansiva è stata indotta principalmente dal rilevante saggio di crescita registrato dalla grande distribuzione (+5,5%), mentre si è rivelato modesto l’apporto degli esercizi operanti su piccole superfici (+0,5%).

La rilevanza della grande distribuzione nel condizionare la dinamica del fatturato è, inoltre, ben evidenziata dall’analisi settoriale, dove l’aumento del commercio non alimentare è da ascrivere quasi interamente a essa (+2,6%), è poco incidente invece il contributo degli esercizi commerciali di prossimità (+0,3%).

La differenziazione degli apporti è rilevante anche per il commercio alimentare, per il quale si osserva un saggio di incremento della grande distribuzione (+7,3%) superiore al dato settoriale, mentre è inferiore per gli esercizi operanti su piccole superfici (+1,5%).

 

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