LA DINAMICA DEL COMMERCIO A MILANO

MI
Trimestre
Quarto
Anno
2022
Indice del fatturato del commercio

Il fatturato del commercio al dettaglio ha continuato a recuperare quota nel corso del quarto trimestre 2022.

L’incremento significativo dell’indice che, dal primo trimestre dello scorso anno ha continuato nella sua dinamica ascendente, ha evidenziato nel corso del 2022 un ulteriore rafforzamento determinato dall’incremento dei prezzi al consumo, che si è riflesso in un aumento nominale del fatturato.

Al netto degli effetti stagionali, l’indice del fatturato si è portato a quota 95 – 5 punti in meno rispetto al valore 2010 preso come anno di riferimento – mentre su base annua il robusto incremento registrato (+13,1%) risente fortemente della dinamica inflazionistica.

L’accelerazione registrata nel trimestre ha consentito al settore di consolidare il percorso di recupero, azzerando il differenziale con il periodo pre-pandemia pari a 3 punti percentuali a fine 2021.

 

 
Le classi dimensionali

L’analisi del commercio al dettaglio milanese declinato attraverso le classi dimensionali evidenzia un’accentuata differenziazione della dinamica di crescita del fatturato tra le micro e piccole imprese del commercio e le unità di media e grande dimensione che hanno contribuito ampiamente al sostengo della dinamica, consolidando il trend già emerso in precedenza. Il confronto tra città metropolitana di Milano e Lombardia registra, inoltre, un trend complessivo migliore per il commercio milanese rispetto alla regione (+13,1% e +6,1%).

In relazione alle unità di minore dimensione, il confronto tra città metropolitana di Milano e Lombardia evidenzia per le imprese da 3 a 9 addetti una dinamica del fatturato molto contenuta in entrambi i territori, in particolare per l’area milanese (+1,7% e +3,6%).

L’intensità della progressione aumenta sensibilmente se consideriamo le imprese del commercio da 10 a 49 addetti, per le quali si registra un aumento del fatturato maggiore per le unità del commercio della provincia di Milano (+7,4%) rispetto a quelle della regione (+6,5%).

Come già accennato, il sostegno alla performance è derivato in particolare dalla rilevante espansione del fatturato conseguita dalle imprese da 50 a 199 addetti (+33,6%) e dalle imprese oltre i 200 (+15,9%), che mostrano una scala di crescita superiore rispetto alle corrispondenti tipologie dimensionali del territorio lombardo (+5,7% e +13,9%).

 

Settori

Nel quarto trimestre 2022, tra i settori di attività del commercio milanese si è registrata una significativa espansione del fatturato della componente despecializzata e una progressione più contenuta per il comparto non alimentare, mentre è sostanzialmente nulla la variazione del fatturato del commercio alimentare.

Relativamente alle imprese incluse nel comparto despecializzato, si è rafforzata ulteriormente la tendenza di crescita del fatturato, che si incrementa su scala tendenziale in misura molto più intensa nella città metropolitana di Milano (+27,8%) rispetto alla Lombardia (+7,8%).

Nell’ambito del commercio non alimentare, l’incremento del volume d’affari, sia a livello milanese che lombardo, si è manifestato in misura contenuta in entrambe le partizioni territoriali (+4,1% e +5,4%).

Le criticità maggiori per il commercio milanese derivano invece dal comparto alimentare, per il quale si registra una stagnazione del fatturato rispetto al quarto trimestre dello scorso anno; il confronto con la Lombardia evidenzia, inoltre, che il settore è interessato da un fenomeno di compressione dei margini di crescita anche nel territorio lombardo (+1,2%).

 

Previsioni per il primo trimestre 2023

Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio per il primo trimestre 2023 registra un generalizzato peggioramento espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) afferenti al fatturato, agli ordini e all’occupazione.

Il dettaglio delle aspettative indica pertanto – sia per il fatturato che per gli ordini rivolti ai fornitori – un significativo peggioramento delle aspettative per il trimestre successivo (-16,5% e -17%) rispetto alla precedente rilevazione.

Il cambio di passo delle stime delle imprese registra la collocazione di una quota consistente di imprese nell’area di stabilità (52,7% per il fatturato e 57% per gli ordini) e di contrazione dell’attività nel prossimo trimestre, ipotesi quest’ultima condivisa da circa il 30% degli intervistati in relazione agli ordini e da circa un terzo delle imprese del commercio nei confronti del fatturato.

Relativamente all’occupazione, il sentiment delle imprese è orientato verso un quadro di stabilità per il prossimo trimestre, tale ipotesi è condivisa da otto imprese su dieci. Per la restante frazione, le aspettative si orientano verso un peggioramento rispetto alla rilevazione precedente, con una netta diminuzione del saldo finale (+1,2% contro +4,1%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

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