LA DINAMICA DEL COMMERCIO A MILANO

MI
Trimestre
Secondo
Anno
2022
Indice del fatturato del commercio

Nel secondo trimestre 2022 il commercio al dettaglio milanese ha innestato un ulteriore elemento di crescita nel percorso di recupero del volume d’affari.

La dinamica registrata dall’indice del fatturato si è pertanto caratterizzata per un incremento progressivo che si è collocato nell’ultimo trimestre a quota 88,8, superiore quindi ai livelli pre-pandemia, evidenziando una variazione positiva riferita al precedente trimestre (+1,5% destagionalizzato). La dinamica del fatturato è sorretta dalla crescita dei prezzi, che nel trimestre mettono a segno un aumento rilevante (+4,1%), in ulteriore accelerazione rispetto ai precedenti trimestri.

Il contesto di recupero si è inoltre riflesso sulla dinamica tendenziale. Nei confronti del secondo trimestre dello scorso anno il fatturato ha espresso un incremento significativo (+7%), superiore anche al dato lombardo (+5,4%).

 

 
Le classi dimensionali

L’analisi del commercio al dettaglio milanese declinato sulle classi dimensionali registra una crescita diffusa del fatturato tra le diverse tipologie di impresa, con margini di incremento significativamente più ampi per il segmento delle medie e grandi imprese rispetto alle unità di minore dimensione.

Il confronto tra città metropolitana di Milano e Lombardia evidenzia pertanto un trend complessivo migliore per il territorio milanese rispetto alla regione, ascrivibile pertanto alle imprese di maggiori dimensioni, per le quali si è osservato un incremento del fatturato più incisivo a livello locale.

Il quadro di dettaglio mostra che il differenziale maggiore di performance, a vantaggio dell’area milanese rispetto alla Lombardia, si registra per le unità tra 50 e 199 addetti (rispettivamente +10,6% e +5,6%).

La prevalenza del commercio milanese è inoltre osservabile anche rispetto alle imprese oltre i 200 addetti, nei confronti delle quali si registra una dinamica del fatturato più intensa per le unità localizzate nella città metropolitana (+12,3%) in rapporto alla regione (+8,4%).

Nei confronti delle imprese di minore dimensione, il confronto tra città metropolitana di Milano e Lombardia registra dei differenziali contenuti di incremento del fatturato tra le due aree territoriali. In particolare, per le imprese da 10 a 49 addetti si evidenzia un saggio tendenziale di aumento del volume d’affari quasi equivalente tra area metropolitana e Lombardia (+5,4% e +5,7%).

Si palesano invece più ampi i differenziali di performance del fatturato per le micro imprese, per le quali si osserva una progressione di maggiori dimensioni per le unità del commercio presenti in Lombardia (+4,3%) rispetto a quelle della provincia di Milano (+3,1%).

 

Settori

È continuata nel secondo trimestre 2022 la crescita del fatturato per i comparti non alimentare e despecializzato, mentre si è palesata una nuova flessione per il settore alimentare.

Relativamente alle attività rientranti nel perimetro del commercio non alimentare, l’andamento osservato si è espresso attraverso una significativa espansione del fatturato, sia a livello milanese che lombardo, con un rilevante incremento tendenziale nelle due partizioni territoriali; ciò in particolare nella città metropolitana di Milano, dove l’aumento si è palesato a doppia cifra rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+10,9%) e superiore di oltre 3 punti percentuali rispetto alla Lombardia (+8,7%).

Se consideriamo il commercio despecializzato, il comparto ha rallentato il sentiero di recupero del volume d’affari rispetto alla dinamica messa a segno in precedenza. L’aumento del fatturato si è pertanto palesato in misura più ridotta sia per la città metropolitana di Milano (+2,7%) sia per la Lombardia (+2,4%).

I dati negativi emergono invece per il commercio alimentare, in particolare per le imprese operanti nel territorio milanese, dove il fatturato del comparto ha subìto una nuova rilevante flessione (-2%), mentre la dinamica negativa evidenzia un grado di intensità più limitato in ambito regionale (-06%).

 

Previsioni per il terzo trimestre 2022

Il quadro previsivo delle imprese operanti nel commercio al dettaglio registra per il terzo trimestre 2022 un peggioramento complessivo del sentiment delle imprese sia nei confronti del fatturato sia rispetto agli ordini rivolti ai fornitori che nei confronti dell’occupazione con dei saldi complessivi negativi (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione).

Il dettaglio delle aspettative indica pertanto per il fatturato un aumento della quota di imprese pessimiste (37,1 contro 27,7%), alla quale corrisponde una riduzione delle aspettative di stabilità (44,5% contro 48,9%) e delle ipotesi di aumento (18% contro 23,5% del precedente trimestre), determinando un saldo complessivo negativo (-18,8%).

Con riferimento agli ordini rivolti ai fornitori, rispetto ai tre mesi precedenti si osserva che per la metà delle imprese intervistate prevarrà un’invarianza sostanziale degli ordinativi rispetto al secondo trimestre. Il saldo si presenta tuttavia ampiamente negativo (-24,6%), dato che - anche per essi  - si osserva un aumento significativo della quota di imprese con ipotesi di diminuzione (37,3% contro 26,8%), mentre si riduce ulteriormente la frazione di imprese con aspettative di aumento (12,7% contro 14,5).

Tale peggioramento del sentiment delle imprese è percepibile anche in relazione all’occupazione, le previsioni - pur continuando a caratterizzarsi per un quadro di stabilità (78% delle imprese) - mostrano tuttavia il persistere di un saldo complessivo negativo (-0,8%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

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