Commercio

MI
Trimestre
Secondo
Anno
2023

 

Sintesi

Nel secondo trimestre 2023, il commercio al dettaglio milanese – pur continuando nel suo percorso di crescita del fatturato, ampiamente influenzato da un elevato quadro inflazionistico – inizia a mostrare i primi segni di cedimento della dinamica del fatturato sia su base trimestrale che con riferimento al secondo trimestre dello scorso anno.

Il dettaglio puntuale della rilevazione del secondo trimestre 2023 registra quindi una performance positiva con riferimento all’indice del fatturato, ma con una scala di crescita ridotta e circoscritta a poco più di mezzo punto rispetto al trimestre precedente.

Come accennato, la riduzione del ritmo di crescita si è riflesso sulla dinamica tendenziale dove l’incremento è molto inferiore ai tassi a doppia cifra sperimentati negli ultimi due trimestri.

Su scala dimensionale, l’incremento del fatturato ha messo nuovamente in luce la rilevante divaricazione delle performance tra il segmento delle micro e piccole imprese e le imprese operanti nel segmento della media e grande dimensione, che hanno ampiamento contribuito a sostenere la dinamica complessiva del fatturato, caratteristica che accomuna la dimensione locale a quella regionale seppure con scala di intensità differenti.

In particolare, nel secondo trimestre 2023 è emersa una rilevante criticità per le micro-imprese, in sensibile arretramento rispetto al secondo trimestre dello scorso anno; un andamento coerente al quadro di difficoltà che interessa la medesima tipologia a livello regionale.

Tra i settori che compongono il commercio al dettaglio, si conferma il trend espansivo della componente despecializzata, molto più intenso a livello milanese rispetto alla regione, mentre si osserva una debole dinamica del fatturato del commercio non alimentare, caratteristica che accomuna la città metropolitana alla Lombardia.

Relativamente al commercio alimentare, il settore ha evidenziato un rafforzamento della dinamica che segue al ritmo blando sperimentato nel primo trimestre dell’anno.

Se consideriamo il sentiment delle imprese per il terzo trimestre 2023 emerge un profilo di peggioramento generalizzato del quadro previsivo espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) afferenti al fatturato, agli ordini e all’occupazione: in particolare, rispetto alla precedente rilevazione il quadro delle attese è passato in terreno negativo sia per il fatturato che per gli ordini rivolti ai fornitori, mentre per l’occupazione si è osservato un deterioramento del saldo.

Il commercio al dettaglio in Italia

Nel secondo trimestre 2023 il commercio al dettaglio in Italia ha registrato un nuovo rilevante incremento del fatturato condizionato dall’ascesa dei prezzi al consumo.

Alla dinamica di crescita nominale del fatturato (+3,3%) corrisponde una marcata flessione dei volumi (-4,3%), ascrivibile sia al contributo negativo della componente alimentare (-4,4%) sia al commercio non alimentare (-4,3%).

Rimanendo nell’ambito della dinamica del fatturato, il secondo trimestre 2023 registra un aumento significativo delle vendite in valore indotto prevalentemente dalla rilevante progressione del segmento alimentare (+7%) che si contrappone alla debole progressione del commercio non alimentare (+0,3%).

Le forme distributive inserite nel perimetro della grande distribuzione hanno contribuito in misura significativa a elevare e sostenere la crescita nominale del fatturato (+6,8%), mentre è nullo l’apporto complessivo alla dinamica da parte degli esercizi commerciali operanti su piccole superfici.

La rilevanza della grande distribuzione sull’aumento del fatturato del commercio è ulteriormente riscontrabile in relazione alla suddivisione settoriale, dove l’incremento ottenuto dal commercio alimentare è ampiamente condizionato dagli esercizi della grande distribuzione (+8,5%), mentre è più contenuto l’apporto del dettaglio tradizionale (+2,6%).

La differenziazione delle performance tra le forme distributive è inoltre rilevante anche per il ramo non alimentare, che ha registrato una flessione per gli esercizi operanti su piccole superfici (-0,7%) in contrasto con l’andamento positivo sperimentato dalla grande distribuzione (+3,2%).

 

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