La dinamica del commercio a Milano

MI
Trimestre
Secondo
Anno
2023
Indice del fatturato del commercio

Nel secondo trimestre 2023 il fatturato del commercio al dettaglio ha continuato nel suo percorso ascendente, coerentemente con il trend nazionale. L’aumento registrato è tuttavia di tipo nominalistico, essendo condizionato da un quadro inflazionistico elevato.

Tuttavia, pur influenzando il trend delle vendite in valore,  la dinamica dei prezzi al consumo non è riuscita a impedire il verificarsi di una decelerazione dell’indice trimestrale, che sebbene abbia toccato, al netto degli effetti stagionali, un nuovo massimo storico a quota 96,3, mostra un aumento di portata ridotta rispetto al precedente trimestre (+0,6% destagionalizzato).

La riduzione del ritmo di crescita si può inoltre apprezzare anche con riferimento alla dinamica tendenziale, dove l’incremento registrato rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+4,6%) è inferiore ai saggi di crescita sperimentati negli ultimi due trimestri, entrambi a doppia cifra.

 

 
Classi dimensionali

L’analisi del commercio al dettaglio milanese attraverso le classi dimensionali evidenzia un’accentuata divaricazione della dinamica del fatturato tra le micro e piccole imprese del commercio da un lato e le unità di media e grande dimensione dall’altro.

In particolare, il segmento delle medie e grandi imprese continua a sostenere in misura significativa il fatturato del settore, riflettendosi sulla scala di crescita della città metropolitana di Milano che registra una progressione molto più intensa rispetto alla Lombardia (+4,6% e +2,6%).

Il focus dimensionale evidenzia per le micro-imprese del commercio un differenziale elevato tra la dinamica delle unità dell’area milanese, in rilevante flessione (-2,3%) e l’analoga tipologia presente nel territorio della regione, dove il fatturato mostra una debole progressione (+0,4%).

Relativamente alle imprese tra 10 e 49 addetti, la dinamica milanese segue il trend registrato in Lombardia, e pertanto in entrambi i territori si rileva un discreto aumento del volume d’affari rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+2,7% e +3,7%).

Come già accennato, il sostegno alla performance è derivato in particolare dall’espansione del fatturato conseguita dalle imprese da 50 a 199 addetti (+12,1%) e dalle imprese oltre i 200 (+8,9%) che mostrano una scala di crescita superiore rispetto alle corrispondenti tipologie dimensionali presenti nel territorio lombardo (+3,7% e +7,8%).

 

Settori

Nel secondo trimestre 2023, la componente despecializzata del commercio al dettaglio milanese ha continuato nel trend ampiamente espansivo del fatturato, seguita a distanza dal commercio alimentare, mentre si è osservata una variazione molto contenuta per il segmento alimentare.

Il focus di dettaglio settoriale evidenzia pertanto nel secondo trimestre 2023 un ulteriore rafforzamento del fatturato delle imprese operanti nel ramo del commercio despecializzato nella città metropolitana di Milano (+9,9). Il confronto con la Lombardia evidenzia inoltre una scala di crescita più intensa del Milanese rispetto alle imprese attive nel territorio regionale (+4,6%).

Relativamente al commercio alimentare, il secondo trimestre 2023 evidenzia una significativa ripresa del volume d’affari che segue alla dinamica molto contenuta del primo trimestre. Il dettaglio territoriale registra quindi un incremento rilevante sia per le imprese dell’area milanese (+4,5%) che per le unità presenti in Lombardia (+3%).

Come già accennato, le maggiori criticità sia per il commercio milanese che per quello lombardo derivano invece dal comparto non alimentare per il quale si registra un debole aumento del fatturato rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+0,9% per entrambi).

 

Previsioni per il terzo trimestre 2023

Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio per il terzo trimestre 2023, così come espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registra un peggioramento complessivo delle previsioni afferenti al fatturato, agli ordini e all’occupazione.

Il dettaglio delle aspettative indica pertanto sia per il fatturato che per gli ordini un netto peggioramento rispetto alla precedente rilevazione, con un passaggio del saldo nel quadrante negativo per il prossimo trimestre (-10% e -15,2%).

Relativamente all’occupazione, le aspettative delle imprese sono orientate orientato verso un quadro di stabilità, ipotesi condivisa da otto operatori su dieci, mentre per la restante frazione si è registrata una riduzione del saldo positivo rispetto alla rilevazione precedente (+3,5% contro +8,5%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

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