La dinamica dell'interscambio milanese

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Settori

Nel quarto trimestre 2023 è proseguito il trend di arretramento della dinamica esportativa complessiva, evidenziando un’ulteriore contrazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (-0,6%), che si correla a una significativa flessione di 1,2 miliardi di euro delle importazioni (-5,6%).

L’articolazione settoriale dell’export milanese mostra un quadro frammentato, dove si registra ancora una dinamica di crescita per alcuni dei comparti portanti, in particolare per i settori dei macchinari e apparecchi (+8,6%), dei prodotti in metallo (+8,8%) e per la filiera del tessile, abbigliamento pelli e accessori (+1,9%), ai quali si sono aggiunti i settori dei mezzi di trasporto (+11,3%) e alimentare (+3,4%).

Tra gli altri comparti, si è invece registrata una consistente flessione per la farmaceutica (-13,9%) e per il settore dell’elettronica e ottica (-13,2%), cui si sono associate le rilevanti contrazioni dei prodotti intermedi utilizzati nei cicli produttivi afferenti alla gomma-plastica (-6,2%) e alla chimica (-5,1%), segue poi a distanza la contrazione registrata dal comparto dei prodotti elettrici (-1,3%).

In relazione al quadro consuntivo annuale dell’export, nonostante le flessioni che si sono manifestate nella seconda metà dell’anno, si registra un quadro complessivo di crescita nel 2023 (+3,3%), sostenuto dalla significativa espansione della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+10%) e dei comparti dei prodotti elettrici (+9,4%), dei macchinari e apparecchi (+8,7%), dei prodotti in metallo (+5,4%) e dei mezzi di trasporto (+9,1%).

Con riferimento agli altri settori, si è invece osservato un arretramento per la farmaceutica (-3,6%) e per le esportazioni delle industrie dell’elettronica e delle produzioni ottiche (-4,3%), oltre che per i comparti dei prodotti chimici (-3,3%) e della gomma-plastica (-1,7%).

Dal lato delle importazioni, il quarto trimestre 2023 registra un quadro di diffusa flessione che, a eccezione dei mezzi di trasporto (+14,3%), ha interessato tutti i settori.

In particolare, tra i comparti più rappresentativi in termini di incidenza strutturale sull’import totale dell’area milanese, si registrano degli arretramenti significativi per elettronica e ottica (-7,9%), chimica (-10,1%), macchinari e apparecchi (-13%) e prodotti elettrici (-17,1%).

Relativamente alla dinamica delle importazioni per l’anno 2023, si rileva una significativa flessione rispetto allo scorso anno (-6,1%) trainata dai settori dei prodotti in metallo (-13,6%) e chimici (-14,9%), oltre che dai comparti dei macchinari e apparecchi (-9%), della gomma-plastica (-7,9%) e dell’elettronica (-6%).

L’unica eccezione a tale trend negativo è rappresentata dalla dinamica di crescita registrata dai mezzi di trasporto (+19,2%).

 

 

 

 
Aree geoeconomiche globali

Le direttrici geografiche dell’export milanese registrano nel quarto trimestre 2023 un ulteriore arretramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno che coinvolge sia i mercati europei sia extra-europei.

In particolare, sulla dinamica di contrazione delle esportazioni verso l’Europa (-1,7%) incide la flessione dei mercati dell’Unione Europea (-3,6%), non sufficientemente bilanciata dall’aumento registrato verso l’area europea non UE (+1,7), dove incide in particolare la crescita ottenuta nel mercato svizzero (+9,4%).

All’esterno dell’Europa, il quarto trimestre 2023 ha evidenziato una consistente frenata dell’export verso le Americhe (-1,6%), ascrivibile alla significativa flessione registrata nei confronti degli Stati Uniti (-7,3%), mercato che concentra circa il 70% delle esportazioni verso il continente americano.

Nei confronti dell’Asia, l’arretramento complessivo dell’export (-0,9%) è da ascrivere alla flessione dei mercati dell’Asia Orientale (-5,3%) – i quali intercettano oltre i due terzi delle esportazioni milanesi verso il continente – compensata solo parzialmente dalla crescita registrata dai mercati del Medio Oriente (+6%) e dell’Asia Centrale (+17,7%).

La flessione registrata nell’Estremo Oriente non è tuttavia generalizzata: il quarto trimestre 2023 si è chiuso, infatti, in sostenuta espansione verso la Cina (+8,1%), la zona speciale cinese di Hong Kong (+25,9%) e Singapore (+15,2%), mentre l’arretramento della dinamica è da ascrivere a due dei mercati di riferimento in Asia per l’area milanese: Giappone (-40%) e Corea del Sud (-15,6%), ai quali si sono associate alcune piazze minori del continente.

In relazione al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, la dinamica di crescita complessiva è stata sostenuta dai mercati extra-europei.

In particolare, nei confronti delle Americhe l’aumento delle esportazioni (+5,7%) è stato sostenuto principalmente dalla dinamica espansiva verso le piazze dell’America Latina (+16,8%) e, in misura minore, dalla crescita registrata nei confronti degli USA (+2,7%).

Relativamente all’Asia, la crescita delle esportazioni (+5,8%) ha beneficiato dei contributi provenienti dalle piazze del Medio Oriente (+7,9%) e dell’Asia Centrale (+16,9%), dove è rilevante il ruolo dell’India (+14,1%), mentre i mercati dell’Asia Orientale si sono caratterizzati per una minore esuberanza (+3,8%).

In particolare, sulla dinamica verso quest’ultima piazza di destino dell’export ha inciso la consistente flessione registrata nei confronti del Giappone (-12,7%), mentre si sono osservati sostenuti incrementi verso la Cina (+7,2%) e la zona speciale cinese di Hong Kong (+14,4%), cui si sono associati Taiwan (+9,5%) e Singapore (+21,6%) tra i mercati minori e la Corea del Sud (+2,7%) tra gli hub principali.

Il focus sui mercati europei evidenzia un quadro di debolezza complessiva dell’export (+0,5%) quale risultato dell’arretramento registrato dai mercati dell’Unione Europea (-1,3%), i quali concentrano oltre il 63% delle esportazioni dirette verso il continente europeo. Il quadro di dettaglio evidenzia, inoltre, un consistente aumento per i flussi commerciali diretti verso i mercati europei non UE (+3,8%) trainati da Svizzera (+9,9%) e Turchia (+8,7%).

 

 

 

 
Dettaglio europeo

Nel quarto trimestre 2023 l’export milanese verso il continente europeo ha registrato un arretramento consistente (-1,7%), sul quale ha inciso la flessione dei mercati dell’Unione Europea (-3,6%), mentre si è osservato un incremento complessivo verso l’area dei Paesi europei non UE (+1,7%), dove la dinamica ha beneficiato del consistente aumento dell’export verso la Svizzera (+9,4%) –  mercato che incide per oltre la metà sul valore complessivo dei mercati non UE – che ha bilanciato le flessioni registrate nei mercati britannico (-7,6%) e russo (-25,8%).

In relazione alla dinamica dell’export verso l’Unione europea, la flessione verso i partner comunitari ha coinvolto dodici dei mercati UE che insieme rappresentano in valore 2,6 miliardi di euro sui circa 5 esportati nel quarto trimestre 2023 dall’area milanese.

Tra i mercati di riferimento in Europa per la città metropolitana di Milano si è registrata una rilevante differenziazione delle performance; pertanto, alla consistente flessione delle esportazioni verso la Germania (-17%) e ai significativi arretramenti registrati verso Spagna (-4%), Olanda (-5,1%), Belgio (-5,1%) e Grecia (-11,8%) ha corrisposto una dinamica incrementale dell’export verso Francia (+3,6%), Polonia (+19,9%), Romania (+1,4%) e Repubblica Ceca (+11,9%).

Con riferimento al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, il mercato europeo registra una dinamica complessivamente debole (+0,5%), essendo condizionato dalla contrazione dei mercati dell’Unione Europea (-1,3%) e dall’aumento insufficiente dei mercati europei non UE (+3,8%), dove si registrano dinamiche opposte tra Svizzera (+9,9%) e Turchia (+8,7%) da un lato e Regno Unito (-5,7%) e Russia (-21,8%) dall’altro.

In relazione ai mercati dell’Unione Europea, il quadro di debolezza dell’export coinvolge tredici dei mercati comunitari che in valore rappresentano la metà dei 20,4 miliardi di euro esportati nel 2023 verso l’area comunitaria.

Tra questi, la maggiore criticità è rappresentata dalla flessione dell’export verso la Germania, oltre 600 milioni di deficit rispetto allo scorso anno (-12,9%) e dall’arretramento registrato nei confronti della Spagna (-3,4%), terzo mercato in valore dell’area milanese verso i partner della UE.

Il 2023 non si è chiuso tuttavia con il segno negativo per tutti i mercati dell’export, tra le piazze di destinazione più rilevanti per l’area metropolitana milanese si sono registrati, infatti, significativi incrementi nei confronti di Francia (+9,7%), Olanda (+5,7%) e Polonia (+17,1%).

 

 

 

 

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