Industria

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2021

Nel terzo trimestre 2021, i segnali congiunturali (ossia riferiti al precedente trimestre) che provengono dai tre territori dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi evidenziano una dinamica non univoca, con una netta divergenza tra area metropolitana milanese e brianzola, entrambe in crescita, e provincia di Lodi in regressione rispetto ai tre mesi precedenti sia con riferimento alla produzione sia nei confronti del fatturato e degli ordini, soprattutto interni. I trend registrati si sono riflessi a cascata sulla dinamica tendenziale, dove si è riscontrato un incremento della produzione per i territori del Milanese e della Brianza e un rallentamento per il Lodigiano.

Il focus sulla dinamica tendenziale, che si caratterizza per incrementi sostenuti nel terzo trimestre 2021 rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, deve essere contestualizzata rispetto alla situazione di partenza del 2020, in particolare nei confronti del terzo trimestre del 2020, quando l’attività industriale iniziava a uscire dalla fase più acuta del lockdown. Pertanto, al fine di valutare la crescita effettiva dell’attività industriale nel terzo trimestre 2021, occorre effettuare il confronto con il livello produttivo raggiunto nel terzo trimestre 2019, ossia nell’anno pre-pandemico, un paragone che deve essere fatto sia rispetto alla dinamica produttiva sia nei confronti del fatturato e degli ordini.

Rimanendo invece nell’ambito della dinamica industriale riferita al trimestre precedente, ossia sul piano congiunturale, la declinazione sui territori evidenzia che la manifattura milanese nel terzo trimestre 2021 ha registrato una progressione generale degli indicatori congiunturali che si è estesa dal piano produttivo e del fatturato fino al portafoglio ordini sia interno che estero.

In tale contesto permangono le difficoltà di approvvigionamento sui mercati che riflettono – attraverso l’incremento dei prezzi – il disallineamento tra crescita della domanda e rigidità dell’offerta. Nel breve termine le imprese non sono fiduciose in un rapido rientro verso una situazione di normalità, come testimonia sia il crescente ricorso al magazzino di materie prime, diminuito ulteriormente rispetto al precedente trimestre (-4%), sia il quadro delle aspettative afferenti alla produzione e alla domanda interna, entrambe stimate in rallentamento nel quarto trimestre 2021.

Il quadro di dettaglio certifica in particolare un aumento della produzione industriale e del fatturato milanese (+1,3% e +1% destagionalizzato), largamente inferiori al dato lombardo (rispettivamente +2,5% e +1,9% destagionalizzato).

I differenziali di performance tra città metropolitana di Milano e Lombardia non si sono invece replicati in relazione agli ordini. La dinamica congiunturale delle commesse ha palesato una progressione complessiva molto più marcata per l’industria milanese rispetto alla manifattura regionale sia per il mercato interno (rispettivamente +5,3% e +3% destagionalizzato) che estero (+4,7% e +1,3% destagionalizzato).

Passando all’analisi della dinamica tendenziale, il terzo trimestre 2021 ha consentito all’area metropolitana milanese – con riferimento alla produzione – di colmare il gap emerso con l’emergenza pandemica (+12,3%), superando il livello pre-pandemia del terzo trimestre 2019 (+6,6%), inserendosi in un contesto regionale espansivo (+12%) e con un recupero dei volumi produttivi (+6,2%).

Considerazioni analoghe si palesano anche in relazione al fatturato e al portafoglio ordini. In particolare su base annua, l’aumento registrato dal fatturato totale (+16,9%) è il risultato di un effetto espansivo indotto dalla componente interna (+19%) e in seconda battuta da un aumento relativamente più contenuto del fatturato estero (+13,3%).

Se consideriamo la crescita netta, ossia la variazione raffrontata al terzo trimestre 2019, l’aumento rilevato (+10,5%) è inferiore al dato registrato in ambito regionale (+12,3%) ed è ascrivibile in misura più ampia ai mercati interni rispetto a quelli esteri (+6,6% e +12,7%).

In relazione al portafoglio ordini, la dinamica tendenziale ha registrato una crescita ampia (+17,3%), ascrivibile alla convergenza dei trend tra mercato domestico (+17,6%) ed estero (+16,7%).

Il recupero registrato ha consentito di superare il gap subìto durante il periodo di lockdown, pertanto al netto della dinamica straordinaria del precedente anno, gli ordini totali sono ritornati in un sentiero di crescita e a un livello superiore al punto raggiunto prima della pandemia, ossia nel terzo trimestre 2019 (+16,6%), e a quanto registrato dalla manifattura lombarda (+13,3%). I mercati interni in tale percorso hanno palesato pertanto un ritmo di ripresa molto più incisivo (+17,9%) rispetto alla componente estera (+14,2%).

Sul piano territoriale, le dinamiche congiunturali relative alla provincia di Monza e Brianza evidenziano una ripresa dell’attività industriale nel terzo trimestre 2021, che interessa il piano produttivo, il fatturato e gli ordini interni, mentre nei confronti della dinamica estera l’arretramento rilevato è la conseguenza fisiologica della crescita a due cifre del precedente trimestre.

Il proseguimento del sentiero di crescita si è declinato nei confronti del trimestre precedente attraverso un aumento consistente sia della produzione industriale (+1,8% destagionalizzato) sia dell’indicatore afferente al fatturato (+3% destagionalizzato) e alle commesse acquisite dai mercati interni (+2,4% destagionalizzato), mentre è negativo il contributo dei mercati esteri (-6,6% destagionalizzato), variazione che segue la dinamica ampiamente espansiva osservata nel trimestre precedente.

Relativamente all’analisi della dinamica tendenziale, anche per la manifattura brianzola il terzo trimestre 2021 ha permesso di recuperare in larga misura il gap emerso durante l’emergenza pandemica consentendo di riportare l’attività industriale ai livelli del periodo pre-pandemia.

Nel terzo trimestre 2021 si è pertanto osservata una crescita tendenziale della capacità produttiva (+9,3%), collocando i volumi prodotti a un livello superiore rispetto al terzo trimestre 2019 pre-pandemia (+5,6%) e nel solco di quanto registrato in Lombardia (+6,2%).

Relativamente alle dinamiche del fatturato e degli ordinativi, i rispettivi andamenti hanno seguito un percorso di rilevante progressione seppure inferiore all’espansione ottenuta dalle medesime grandezze in ambito regionale (rispettivamente +17,5% e +18,3%). Se consideriamo il fatturato, la crescita ottenuta su base annua (+15,2%) ha beneficiato in primo luogo del rilevante rimbalzo del mercato esterno (+17%) e in seconda battuta dell’aumento delle vendite ottenute nel mercato interno (+14,1%).

Le dinamiche depurate dall’effetto distorsivo indotto dal permanere del lockdown evidenziano, rispetto al terzo trimestre 2019 pre-pandemia, un incremento di entità rilevante che avvicina la manifattura brianzola (+11,2%) all’industria lombarda (+12,3%).

In relazione agli ordini, la dinamica tendenziale ha registrato per l’industria monzese una crescita complessiva di ampia portata (+17,3%), dove il ruolo principale è svolto dalle commesse acquisite nel mercato interno (+17,7%) rispetto alla componente estera (+16,8%).

Analogamente a quanto registrato per la produzione e il fatturato, il recupero del gap subìto durante il lockdown si è definitivamente assestato su livelli superiori al periodo pre pandemico, ossia rispetto al terzo trimestre 2019. Complessivamente il portafoglio ordini del manifatturiero brianzolo evidenzia un incremento reale in linea con quanto registrato in Lombardia (rispettivamente +12,8% e +13,3%).

Se consideriamo il manifatturiero del Lodigiano, la dinamica industriale registra una discontinuità sul piano congiunturale, ossia rispetto al trimestre precedente. Il Lodigiano evidenzia pertanto un andamento generale negativo che interessa la produzione, il fatturato e gli ordini - in particolare quelli domestici - distaccandosi nettamente dal trend positivo rilevato nei territori del Milanese e della Brianza e in generale in regione.

Il dettaglio degli indicatori evidenzia che nel terzo trimestre 2021 la produzione industriale della provincia di Lodi ha messo a segno una flessione congiunturale (-0,7% destagionalizzato) che si è accompagnata a una contrazione maggiore del fatturato (-1,2% destagionalizzato).

Il calo più ampio si è tuttavia registrato nell’ambito degli ordini interni, l’intensità di scala della flessione ha infatti ampiamente superato la contrazione rilevata nei confronti del mercato estero (rispettivamente -4,5% e -0,5% destagionalizzato).

L’arretramento congiunturale si è riflesso a cascata anche sulla dinamica tendenziale, evidenziando un rallentamento che ha interessato le diverse dimensioni di analisi; tuttavia il ciclo di recupero del gap produttivo, del fatturato e degli ordini della manifattura locale non è stato compromesso.

Se consideriamo la dinamica produttiva, l’aumento rilevato nel Lodigiano (+5,6%) è inferiore per intensità alla Lombardia (+12%) e agli altri territori inclusi nel perimetro dell’area vasta, il sentiero di crescita è tuttavia positivo e superiore alla Lombardia se raffrontato al terzo trimestre 2019 pre-pandemia (+7,9% e +6,2% rispettivamente).

Analisi analoghe possono essere svolte in relazione all’andamento del fatturato e del portafoglio ordini.

In relazione al fatturato, su base annua l’incremento ottenuto (+10,6%) è stato sostenuto in particolare dal cospicuo apporto della componente estera (+19,2%), che ha bilanciato parzialmente il contenuto aumento registrato dal fatturato interno (+7%). Il confronto della dinamica tendenziale rispetto al dato precedente alla pandemia, ossia riferito al terzo trimestre 2019, evidenzia un recupero generale del fatturato (+14,9%) superiore per intensità al dato regionale (+12,3%).

In relazione al portafoglio ordini, nel terzo trimestre 2021 si è registrato un aumento contenuto della dinamica complessiva (+6,4%), largamente inferiore quindi alla progressione rilevata in ambito lombardo (+18,3%). Gli apporti dei mercati sono sostanzialmente equivalenti sul piano tendenziale, evidenziando una dinamica contenuta sia sul piano interno che estero (+6,6% e +5,8% rispettivamente).

Il rallentamento registrato nel trimestre evidenzia pertanto un effetto significativo anche raffrontato al terzo trimestre 2019 precedente la pandemia: il sentiero di crescita è infatti molto limitato se consideriamo il dato lodigiano (+1,7%) parametrato alla dinamica regionale (+13,3%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

 

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