La dinamica dell'industria brianzola

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Il 2023 dell’industria manifatturiera brianzola si chiude con una variazione negativa della produzione industriale sia a confronto con lo scorso trimestre che con il quarto del 2022. Si registra un peggioramento della dinamica anche per quanto riguarda fatturato e ordini che denunciano una flessione su base annua, in linea con il dato lombardo. Risultano in compenso moderatamente ottimiste le aspettative degli imprenditori, in particolare per quanto riguarda produzione e domanda estera. Nel primo grafico si osserva come la crescita tendenziale della produzione industriale brianzola fosse in continuo rallentamento da diversi trimestri, fino a raggiungere una variazione negativa (-0,6%) per la prima volta dal 2020. Si interrompe di conseguenza la crescita del numero indice (calcolato ponendo pari a 100 il 2010 come anno di riferimento), che scende a quota 122,8 dopo aver toccato un punto di massimo nel trimestre precedente.

 

 
Analisi congiunturale

A livello congiunturale, quindi a confronto con il terzo trimestre del 2023, l’industria manifatturiera brianzola denuncia un sensibile calo di produzione e ordinativi, evidenziando una dinamica nel complesso peggiore di quella regionale.

La produzione industriale in Brianza è in calo su base congiunturale dello 0,4% (dato destagionalizzato), mentre in Lombardia si osserva una crescita. La dinamica del fatturato risulta differente per entrambi i territori; in Brianza si riscontra infatti una crescita dello 0,4% (recuperando in parte le perdite dello scorso trimetre), in regione una variazione nulla. La quota di fatturato realizzata all’estero diminuisce rispetto al trimestre passato sia a Monza (dal 38,2% al 35,4%) che in Lombardia (dal 39,9% al 38,7%).

Dalla dinamica degli ordini derivano i segnali più critici per la congiuntura del trimestre, in particolare a Monza. Gli ordini dall’estero delle imprese manifatturiere brianzole si riducono su base congiunturale dello 0,8% (si tratta del secondo trimestre negativo consecutivo), mentre per gli ordini interni il calo risulta dello 0,5%. In Lombardia si osservano variazioni di entità minima, di segno positivo per la componente interna e negativo per quella estera.

 

 
Analisi tendenziale

Per quanto riguarda la dinamica tendenziale, a confronto quindi con il quarto trimestre del 2022, tutti gli indicatori riportano segno negativo, dopo il rallentamento dei trimestri passati, fenomeno che accomuna i livelli territoriali provinciale e regionale. Per la produzione industriale, in primo luogo, si osserva una flessione dello 0,6% in Brianza e dello 0,8% in Lombardia.

Il calo del fatturato è più contenuto, si limita infatti a un calo dello 0,3% in provincia e a un -0,4% in regione. Per entrambi i territori si verifica una flessione delle vendite realizzate sia in Italia che all’estero, ma con intensità differenti. In Brianza il fatturato estero (-0,5%) subisce un calo maggiore rispetto a quello interno (-0,2%), in regione al contrario tengono le vendite all’estero (-0,1%) e soffrono quelle sul mercato nazionale (-0,6%).

Gli ordini dell’industria brianzola diminuiscono dello 0,7% rispetto al quarto trimestre del 2022, con una performance leggermente migliore per la componente interna (-0,6%) rispetto a quella estera (-0,8%). In Lombardia si registra un calo tendenziale degli ordini per il secondo trimestre consecutivo pari all’1,2%, con una flessione più accentuata per la componente interna (-1,6%).

 

 
Mercato del lavoro

Gli indicatori dell’indagine congiunturale relativi al mercato del lavoro delle imprese manifatturiere brianzole risultano in linea con le ultime rilevazioni, registrando solo un leggero peggioramento rispetto al terzo trimestre dell’anno. Nel trimestre, il saldo tra entrate e uscite risulta in perfetto pareggio, determinato da una progressiva riduzione del tasso di entrata fino a pareggiare quello di uscita (entrambi pari al 2,3% nel quarto trimestre). La quota di imprese che dichiara di avere fatto ricorso alla CIG nel trimestre è del 6,6%, per una porzione di CIG utilizzata in rapporto al monte ore lavorato complessivo pari all’1%; entrambi i valori sono in leggera crescita rispetto al trimestre precedente, quando risultavano rispettivamente del 5,9% e dello 0,4%.

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le aspettative degli imprenditori brianzoli indicano un quadro complessivamente ottimista e in miglioramento rispetto al trimestre passato nonostante il peggioramento degli indicatori congiunturali. Il saldo tra giudizi di crescita e di diminuzione migliora per tutti gli indicatori ed è di segno positivo in tre casi su quattro.

Torna a risalire la quota di operatori che si aspetta una crescita della produzione per il prossimo trimestre, pari al 24,3% contro un 19,1% che ritiene più probabile un calo, portando quindi a un saldo positivo dopo due trimestri consecutivi di prevalenza di giudizi pessimisti. Per quanto riguarda l’occupazione si registrano previsioni di aumento per il 17,5% degli imprenditori contro il 9,5% che si aspetta un calo.

I giudizi sulla domanda indicano un clima di fiducia migliore per quanto riguarda i mercati esteri. La domanda estera è infatti attesa in aumento per il 20,8% del campione, contro il 15,2% che si aspetta invece una riduzione; diversamente le ipotesi sulla domanda interna, nonostante un miglioramento rispetto allo scorso trimestre, evidenziano ancora una prevalenza di giudizi pessimisti.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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