La dinamica dell'industria lodigiana
L’industria manifatturiera lodigiana nel quarto trimestre 2024 segna variazioni annue ancora positive – seppure in rallentamento – per tutti gli indicatori rilevati. Dati positivi si osservano anche in relazione alla dinamica congiunturale, con il recupero peraltro di parte delle perdite registrate nel trimestre passato. Si osservano al contempo una sostanziale stabilità del mercato del lavoro, mentre tendono a essere prevalentemente pessimiste le aspettative degli operatori per il prossimo trimestre.
Rispetto all’ultimo quarto del 2023, la produzione industriale registra una variazione positiva dell’1,2%, in rallentamento rispetto ai trimestri recenti, come si osserva dal grafico. Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 l’anno 2015) si attesta a quota 133,6 nel trimestre in esame. Osservando l’andamento della curva del numero indice della produzione manifatturiera, emergono chiaramente la forte flessione della prima metà del 2020 e la successiva ripresa, con una crescita in rallentamento tra 2022 e 2023 e una nuova fase di recupero nella prima metà del 2024.
Gli indicatori congiunturali dell’industria manifatturiera lodigiana evidenziano una crescita complessiva, recuperando le perdite segnate nel trimestre precedente.
La produzione industriale a Lodi aumenta dello 0,4% (dato destagionalizzato) rispetto ai tre mesi precedenti; a livello regionale si osserva invece una variazione pressoché nulla.
Per quanto riguarda il fatturato, si nota una discreta progressione sia a livello provinciale (+0,8%) che regionale (+0,5%). Peraltro nel lodigiano sale costantemente la quota del fatturato prodotta dalle vendite all’estero (40,2%), superando nel trimestre in esame il dato medio regionale, fermo al 38,1%.
Le commesse estere del manifatturiero lodigiano denunciano una minima flessione (-0,1%), compensata però da una crescita discreta degli ordini interni (+0,8%). Anche in regione si osserva un incremento complessivo degli ordinativi, il contributo maggiore arriva però dalla componente estera (+1,1%) rispetto a quella interna (+0,4%).
La dinamica tendenziale dell’industria lodigiana mostra una performance di crescita per tutti i principali indicatori, in linea con quanto avviene a livello regionale. La produzione industriale in primo luogo evidenzia un incremento rispetto al quarto trimestre 2023 dell’1,2%, meglio di quanto si registra in Lombardia (+0,2%).
Riguardo al fatturato si nota un dato di crescita più robusto sia in provincia (+2%) che in regione (+1,3%). Per entrambi i livelli territoriali si osserva il contributo più rilevante alla crescita provenire dalle vendite realizzate all’estero. A Lodi in particolare il fatturato estero arriva a crescere del 2,6%, contro l’1,5% di quello interno e in Lombardia le vendite sui mercati esteri crescono del 3,5%, mentre rimangono stabili sui mercati interni (-0,1%).
La dinamica degli ordini risulta infine inferiore a livello locale (+1%) rispetto alla media regionale (+2,2%). Incide negativamente per l’industria lodigiana la performance negativa degli ordini esteri, in flessione dell’1,7%, mentre le commesse dall’Italia crescono del 2,8%; a livello regionale la tendenza è opposta, sono infatti gli ordini esteri (+4,1%) a contribuire maggiormente alla crescita.
Gli indicatori del mercato del lavoro dell’industria manifatturiera lodigiana registrano una riduzione del ricorso alla cassa integrazione rispetto allo scorso trimestre. Nel quarto trimestre 2024 solamente il 2,5% delle imprese dichiara di avere fatto ricorso alla CIG, in discesa dal 6,7% del periodo precedente. Si riduce anche la quota della CIG in rapporto al monte ore lavorate del trimestre, che scende allo 0,1%.
Nel grafico si osserva come il picco di massimo della prima metà del 2020 (attorno al 60% di imprese che ha utilizzato la CIG) si sia gradualmente riassorbito nei trimestri successivi, in particolare nella seconda metà del 2021; una limitata fase di incremento si è registrata tra fine 2023 e metà 2024.
Riguardo al saldo tra entrate e uscite di lavoratori si nota un piccolo saldo negativo (-0,3%), come registrato anche nell’ultimo quarto del 2023, per effetto di una maggiore concentrazione delle cessazioni a fine anno (il tasso di uscita sale infatti all’1,8%).
Gli imprenditori del manifatturiero lodigiano esprimono giudizi piuttosto pessimisti riguardo al prossimo futuro, sia relativamente alla produzione che alla domanda. Nonostante i positivi indicatori congiunturali, si registra quindi un peggioramento del clima di fiducia rispetto allo scorso trimestre.
Le aspettative sulla produzione evidenziano una quota piuttosto rilevante di giudizi di stabilità, pari al 60%. Nella quota rimanente si osserva però una prevalenza di giudizi pessimisti, per un saldo negativo di 5 punti percentuali. Si mantengono invece in positivo, anche se in peggioramento rispetto al trimestre passato, le aspettative sull’occupazione: il 15% degli operatori si attende una crescita, contro il 10% che indica un calo.
Entrambe le componenti della domanda denunciano aspettative in terreno negativo, con una marcata differenza a favore dei mercati esteri. Solamente il 10% degli operatori si attende un miglioramento della domanda interna, contro il 17,5% che ritiene più probabile un peggioramento. Per la domanda estera sale invece al 14,3% la quota di ottimisti, contestualmente alla riduzione del 17,1% dei pessimisti.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.