La dinamica dell'industria lodigiana
L’industria manifatturiera lodigiana nel secondo trimestre 2024 prosegue il percorso di crescita della produzione del trimestre passato, mentre a livello regionale permane una fase di flessione dei livelli produttivi. Nonostante crescano anche fatturato e ordini, si registrano ancora aspettative di segno relativamente negativo, in leggero peggioramento sul trimestre passato.
Rispetto al secondo trimestre del 2023 la produzione industriale registra una crescita del 5,6%, dato in miglioramento sui periodi recenti. Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 l’anno 2015) nel trimestre in esame tocca un nuovo punto di massimo a quota 135,5. Osservando l’andamento della curva del numero indice della produzione manifatturiera emergono chiaramente la forte flessione della prima metà del 2020 e la successiva ripresa, con una crescita in rallentamento tra 2022 e 2023 e una nuova fase di recupero nel 2024.
Come nel trimestre passato, gli indicatori congiunturali dell’industria manifatturiera registrano a Lodi una performance complessivamente migliore di quella regionale.
La produzione industriale del manifatturiero cresce su base congiunturale dell’1,6% (dato destagionalizzato) in provincia, mentre in Lombardia si osserva un calo dello 0,7%.
Il fatturato del manifatturiero lodigiano registra una crescita dello 0,7% nel trimestre, dato positivo anche se in rallentamento; a livello regionale la crescita risulta solamente dello 0,2%. Un importante contributo arriva dal fatturato estero, che nel trimestre sale al 40,4% del fatturato complessivo, superando la media regionale del 39,2%.
Per quanto riguarda gli ordini, si osserva invece un contributo nullo alla crescita della componente estera nel lodigiano e un calo dello 0,3% a livello lombardo. Registrano invece un buon incremento gli ordini interni, aumentati su base congiunturale dell’1,2% a Lodi e dello 0,4% in regione.
Anche osservando la dinamica tendenziale emerge una buona performance dell’industria lodigiana, con una crescita sostenuta di tutti gli indicatori rispetto al secondo trimestre 2023; come nello scorso trimestre, stona in negativo la dinamica degli ordini esteri. Come già accennato, la produzione industriale cresce in un anno del 5,6%, mentre a livello regionale permane un dato negativo (-1,2%) al pari dei periodi recenti.
Per il fatturato si osserva la stessa differenza tra la dinamica provinciale (+7,1%) e quella regionale (-0,9%). A Lodi si segnala peraltro un andamento quasi identico tra la componente estera e quella interna (cresciute rispettivamente del 7,3% e del 7%), in Lombardia invece tengono le vendite realizzate all’estero (+1,4%), mentre è il fatturato interno a spingere la dinamica verso il basso (-2,4%).
Gli ordini risultano in crescita del 5,9% nel lodigiano e in calo dello 0,5% in regione. La crescita annua per Lodi è da attribuire esclusivamente agli ordini provenienti dall’Italia (+10%), mentre la dinamica di quelli esteri è in terreno leggermente negativo (-0,1%). In regione si riscontra invece un trend simile tra ordini esteri (-0,6%) e interni (-0,5%).
Gli indicatori del mercato del lavoro dell’industria manifatturiera lodigiana indicano una riduzione del ricorso alla cassa integrazione rispetto al trimestre scorso. Nel secondo trimestre 2024 sono infatti solamente il 3,3% le imprese che dichiarano di avere fatto ricorso alla CIG, in discesa rispetto al valore particolarmente alto del trimestre passato (9,4%). Piuttosto contenuta anche la quota della CIG in rapporto al monte ore lavorate del trimestre, ferma allo 0,3%.
Nel grafico si osserva come il picco di massimo della prima metà del 2020 (attorno al 60% di imprese che ha utilizzato la CIG) si sia gradualmente riassorbito nei trimestri successivi, in particolare nella seconda metà del 2021, mentre gli ultimi trimestri segnano una nuova fase di incremento.
Riguardo al saldo tra entrate e uscite di lavoratori si registra una minima differenza positiva (0,1%), con un tasso di entrata relativamente contenuto (1,3%), come osservato nel trimestre precedente. Si osserva quindi un deciso peggioramento rispetto al secondo trimestre del 2023, quando il saldo era risultato dello 0,7%.
Le aspettative degli imprenditori del manifatturiero lodigiano manifestano un peggioramento del clima di fiducia, a dispetto dei dati positivi emersi dalla rilevazione. Solamente le aspettative sull’occupazione presentano un saldo positivo tra giudizi di aumento e di riduzione.
I giudizi sulla produzione registrano un terzo (33,3%) di opinioni pessimiste per un saldo negativo di 6,7 punti percentuali, solo leggermente migliorato rispetto alla scorsa rilevazione. L’occupazione mostra come di consueto un’ampia prevalenza di giudizi di stabilità pari all’80%; tra i restanti prevalgono nettamente i giudizi ottimisti sui pessimisti.
Come per il trimestre scorso, le aspettative sulla domanda indicano una prevalenza per l’andamento delle commesse dall’estero, tuttavia entrambe le componenti – interna ed estera – riportano una maggioranza di giudizi negativi. Per la domanda interna in particolare il saldo pesantemente negativo risulta da una quota estremamente bassa (3,4%) di aspettative di crescita. Per la domanda estera le aspettative di crescita riguardano il 18,5% degli operatori, comunque inferiori ai giudizi pessimisti, che raggiungono il 25,9% degli intervistati.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.