La dinamica dell'industria milanese
Nel terzo trimestre 2025 la dinamica di crescita dell’attività industriale della città metropolitana di Milano, pur in presenza di una lieve riduzione della dinamica produttiva trimestrale, ha mantenuto un ritmo di crescita in relazione al fatturato e agli ordini ottenuti dai mercati sia esteri che interni.
L’analisi di dettaglio della dinamica produttiva mostra pertanto, rispetto al trimestre precedente, un assestamento dell’indice della produzione industriale della città metropolitana di Milano (base 2015=100), che ha collocato a quota 125,1 il livello dei volumi prodotti su base trimestrale, corrispondente a una riduzione (al netto della componente stagionale) pari a -0,1%. La dinamica milanese si pone in controtendenza a confronto con l’aumento registrato nel territorio della regione (+0,7%).
La diminuzione su base trimestrale dei volumi prodotti si è riflessa sulla dinamica tendenziale, rallentandone solo parzialmente il ritmo di crescita (+1,3%), collocandolo quindi al medesimo livello riscontrato nel primo trimestre dell’anno.
Il confronto con la dinamica espressa dall’industria lombarda evidenzia tuttavia un aumento della produzione locale, ampiamente inferiore a quanto registrato dal contesto regionale (+2,2%).
L’attività manifatturiera della città metropolitana di Milano si è caratterizzata per una lieve riduzione della dinamica produttiva nel terzo trimestre 2025 rispetto al precedente. Gli indicatori congiunturali registrano tuttavia ancora consistenti segnali di incremento sia per il fatturato sia per gli ordini, in particolare per le commesse provenienti dai mercati esteri.
L’analisi dettagliata degli indicatori evidenzia quindi, al netto della componente stagionale, un lieve decremento della produzione industriale rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%), che si pone in controtendenza rispetto alla dinamica trimestrale di crescita osservata per la manifattura della Lombardia (+0,7%).
Come già evidenziato, i segnali positivi per l’industria milanese si riscontrano invece per il fatturato: la crescita dell’industria milanese (+2,1%) mostra, infatti, un andamento migliore rispetto a quanto registrato in Lombardia (+1,6%).
Parallelamente, la differenziazione degli andamenti tra la manifattura locale e regionale emerge in maniera più marcata sul piano degli ordini esteri, per i quali si registra in ambito milanese un aumento del 2,9%, ampiamente, dunque superiore alla dinamica lombarda (+1,3%).
Segnali confortanti si registrano anche per gli ordini provenienti dal mercato interno, in aumento rispetto al trimestre precedente sia nel territorio di Milano (+1,4%) sia in Lombardia (+0,8%).
Nei confronti del terzo trimestre 2024, il quadro generale degli indicatori evidenzia una differenziazione degli andamenti tra il sistema industriale milanese e la manifattura lombarda.
A livello provinciale, la lieve riduzione trimestrale della produzione milanese si è riflessa sui volumi prodotti su base annua dall’industria, rallentandone il ritmo di crescita (+1,3%), che risulta quindi largamente inferiore a quello lombardo (+2,2%).
Diverso, invece, quanto accaduto per fatturato e ordini. Rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, i ricavi industriali dell’area milanese hanno registrato un ritmo espansivo (+6,1%), trainato dalla crescita dei mercati esteri (+8,7%) e dall’aumento del fatturato interno (+4,8%).
Il trend locale del fatturato replica, con una scala di intensità maggiore, quanto registrato in Lombardia, dove l’aumento complessivo (+4,4%) beneficia della dinamica dei mercati esteri (+6,6%), associata alla crescita della componente interna (+3%).
In merito al portafoglio ordini, l’area milanese mostra una crescita più intensa (+5,8%) rispetto all'industria lombarda (+3,1%). Sulla dinamica locale incidono i rilevanti aumenti ottenuti dagli ordini esteri (+6,2%) e interni (+5,6%).
Per l’industria lombarda, la dinamica è invece più contenuta (+3,1%), in quanto l’aumento della componente estera (+4,1%) attutisce quello degli ordini interni, che è infatti decisamente inferiore (+2,5%).
Nel trimestre in esame si è registrata una significativa differenziazione degli andamenti produttivi tra le industrie manifatturiere dell’Eurozona, dell’Italia e dei territori della Lombardia e della città metropolitana di Milano.
Segnali negativi emergono per l’industria dell’Eurozona, per la quale si registra (al netto della stagionalità) una diminuzione dello 0,2% dei volumi prodotti rispetto al secondo trimestre e sulla quale grava la flessione dell’industria tedesca (-1,3%).
Con riferimento invece alla manifattura italiana, il terzo trimestre 2025 si chiude con un segnale di ripresa, evidenziando un aumento dello 0,3% della produzione industriale su base trimestrale.
In ambito locale si riprende la Lombardia (+0,7%), mentre la dinamica milanese – pur in lieve diminuzione (-0,1%) – si colloca in un trend positivo, grazie all’andamento di crescita quasi ininterrotta degli ultimi trimestri e i riflessi limitati sulla dinamica tendenziale, ancora positiva nel terzo trimestre 2025 (+1,3%).
La platea di imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni (CIG) si allarga ulteriormente di 1,5 punti rispetto al trimestre precedente, passando dall’8,7% al 10,3%. In tale contesto tuttavia, l’incidenza della CIG sul monte ore trimestrale resta costante rispetto ai tre mesi precedenti (2%).
La crescita netta dell’occupazione, misurata dal saldo trimestrale tra nuove assunzioni e cessazioni di personale, registra invece un passaggio in terreno negativo: da +0,4% del secondo trimestre a -0,3% del terzo trimestre 2025.
Da questo si deduce quindi che la manifattura milanese – a fronte di un aumento della numerosità delle imprese che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali – è comunque riuscita a mantenere costante l’incidenza della CIG sul totale del monte ore di lavoro.
Tale risultato è dovuto fondamentalmente all’andamento entrate-uscite dal mercato del lavoro: si rileva infatti un aumento delle cessazioni (che passano dal +1,7% al +2,1%), a fronte di una decelerazione della dinamica delle assunzioni (dal +2,1% al +1,9%).
Le previsioni delle imprese manifatturiere milanesi per il quarto trimestre 2025 si posizionano in un intorno positivo in relazione alla dinamica produttiva.
Il quadro di dettaglio previsivo per la produzione registra un miglioramento del saldo delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), che si posiziona a +5,8% (-2,4% nel secondo trimestre 2025: aumenta infatti la quota di operatori con prospettive di crescita (da 17,9% a 23,6%) e cala quella che attende un decremento produttivo (da 20,3% a 17,8%).
Relativamente alla domanda attesa dai mercati, iniziano a incidere le politiche americane sui dazi all’import, insieme al clima di elevata incertezza internazionale causato dal persistere di tensioni geopolitiche.
Rispetto alla domanda attesa dai mercati esteri, le imprese manifatturiere stimano quindi un andamento negativo con un saldo complessivo che si posiziona a -0,7%.
Analogamente, le previsioni espresse dalle imprese per il mercato interno si posizionano in un quadrante negativo, pur essendo in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente (-2% contro -11%).
Sul piano dell’occupazione, le aspettative continuano a essere orientate verso la stabilità per otto imprese su dieci, nonostante un incremento del saldo complessivo.
Il confronto tra piano qualitativo espresso dalle attese delle imprese e piano quantitativo definito dal ciclo della produzione industriale registra una convergenza degli andamenti per il quarto trimestre 2025.
Il sentiment delle imprese evidenziato dall’indicatore sintetico delle aspettative – che riassume su un piano unidimensionale le stime su produzione, occupazione e domanda attesa dai mercati – pur mostrando un miglioramento, si posiziona in terreno negativo.
In questa direzione sta progressivamente convergendo anche il ciclo della produzione industriale, come evidenzia l’accelerazione della dinamica discendente rispetto al precedente trimestre.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.