LA DINAMICA DELL’ARTIGIANATO LODIGIANO
L’artigianato manifatturiero lodigiano nel primo trimestre 2021 vede un recupero dei livelli produttivi. Recupero ancora insufficiente tuttavia a colmare le perdite effetto della pandemia e del lockdown intervenuto nel 2020. Come si osserva dal grafico, già in precedenza l’artigianato lodigiano denunciava importanti flessioni dei livelli produttivi, su cui si sono poi innescati gli effetti della pandemia: ancora a inizio 2021, il recupero non è stato quindi in grado di eguagliare i volumi produttivi precedenti l’emergenza sanitaria. La variazione tendenziale della produzione, confrontandosi con il primo trimestre interessato dal lockdown, è comunque positiva (+2,5%). Il numero indice della produzione (costruito con l’anno 2010 come base posto uguale a 100) risulta pari a 81, vari punti al di sotto della soglia di 85,6 toccata a fine 2019 e al 93,6 raggiunto nel terzo trimestre 2018.
Osservando il dettaglio degli indicatori congiunturali, si nota una crescita della produzione, opposta peraltro alla dinamica lombarda, mentre subiscono un calo fatturato e ordini.
La produzione cresce su base trimestrale dell’1,9% (dato destagionalizzato), recuperando come visto nel grafico precedente una piccola parte del terreno perso in precedenza. A livello regionale, il primo trimestre del nuovo anno è negativo (-2,2%), mentre si era registrato un certo recupero della produzione nella seconda metà del 2020. La dinamica di fatturato e ordini per l’artigianato lodigiano non segue quella della produzione, al contrario si segnala una flessione che risulta pari all’1,3% per il fatturato e al 2,6% per gli ordini. Anche a livello regionale la dinamica è negativa, nel dettaglio -1,5% per il fatturato e -5,1% per gli ordini.
Un’ulteriore osservazione riguarda la dinamica dei prezzi delle materie prime, in forte crescita su base trimestrale (+9,4% a Lodi e +9% in Lombardia): un fenomeno che interessa anche la rilevazione dell’industria e che potrebbe avere ripercussioni sull’andamento della produzione nel prossimo futuro.
Le variazioni tendenziali di questo trimestre raffrontano i livelli attuali con il primo trimestre del 2020, caratterizzato dall’inizio del lockdown nel mese di marzo. Ciò comporta una dinamica positiva a livello regionale, mentre a Lodi si osserva un recupero relativamente modesto della produzione e addirittura una flessione delle altre variabili. La produzione cresce infatti del 2,5% per l’artigianato lodigiano, contro il +5,5% che osserviamo a livello di media regionale. Per contro, la variazione annua di fatturato e ordinativi per l’artigianato di Lodi segna rispettivamente un -1,4% e un -2,2%, nonostante il primo trimestre del 2020 fosse stato particolarmente negativo. A livello regionale si osserva invece un recupero, che in cifre è del 6,8% per il fatturato e del 3% per gli ordini.
Le aspettative degli artigiani lodigiani per il prossimo trimestre migliorano rispetto a quelle particolarmente negative espresse nella scorsa rilevazione, rimane tuttavia una prevalenza di giudizi pessimisti per quanto riguarda tutte le variabili.
Le ipotesi sulla produzione vedono il 33,3% degli operatori indicare un calo, contro il 20% che si aspetta una crescita. Il saldo è quindi negativo di 13,3 punti percentuali, migliorando comunque rispetto al trimestre scorso, quando il 50% dei rispondenti indicava come probabile un calo della produzione. Le opinioni sulla domanda sono più pessimiste di quelle sulla produzione: la quota di aspettative di un calo della domanda è simile (34,1%), mentre è solamente il 13,6% ad aspettarsi una crescita. I giudizi sull’occupazione vedono infine una quota del 4,5% di rispondenti che indica un aumento, la metà di quanti si aspettano una riduzione (9,1%).
I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons