La dinamica dell'artigianato brianzolo

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2022
Indice della produzione industriale

Nel primo trimestre del 2021 l’artigianato manifatturiero brianzolo soffre una battuta di arresto della crescita della produzione, contrariamente al trend positivo che contraddistingue l’artigianato regionale. Contemporaneamente si collocano in terreno negativo le aspettative degli imprenditori artigiani riguardo l’andamento della produzione e della domanda. Si osserva comunque una discreta crescita della produzione, che – come si evince dal primo grafico – è pari al 5,3%, un dato rilevante se consideriamo che i volumi produttivi del primo trimestre del 2021 avevano già recuperato buona parte del terreno perso nel 2020. Il grafico permette di apprezzare il trend della produzione dell’artigianato brianzolo su un periodo più lungo, nel quale si osserva una lieve crescita nel 2019, il forte crollo nella prima metà del 2020 e la successiva risalita che rallenta proprio nel trimestre in esame. Il numero indice della produzione (espresso con base 2010 pari a 100) raggiunge nel trimestre quota 104,1 ovvero solo il 4,1% al di sopra dei livelli medi del 2010 (nel secondo trimestre 2020 il minimo era stato di 81,2).

 

 
Analisi congiunturale

La dinamica congiunturale dell’artigianato brianzolo vede, come accennato, una battuta d’arresto per la produzione, contrariamente a quanto avviene a livello regionale. In provincia la variazione della produzione è dello 0,1% (dato destagionalizzato) rispetto della crescita in regione del 2%. Il fatturato mostra invece una minima crescita pari allo 0,6%, inferiore comunque al dato lombardo, che è in linea con l’incremento della produzione (+1,9%). Si contraggono invece gli ordini acquisiti, in calo in Brianza su base congiunturale dello 0,9%, mentre la dinamica regionale si mantiene positiva (+1,3%). Si osserva però al contempo un incremento dei giorni di produzione assicurata rispetto ai trimestri recenti. Per quanto riguarda i mercati esteri, l’incidenza sul fatturato dell’artigianato brianzolo delle vendite effettuate all’estero è del 7,6%, di poco superiore al dato lombardo (6,9%).

Come l’industria, anche l’artigianato subisce un’accelerazione delle spinte inflazioniste nel primo trimestre 2022, i prezzi delle materie prime crescono in tre mesi del 19,8% sia in provincia che in regione. Parallelamente si segnala anche un incremento dei prezzi dei prodotti finiti che raggiunge il 9,5% in Brianza e il 10% in Lombardia.

 

Analisi tendenziale

La dinamica tendenziale mette in evidenza un’importante crescita per l’artigianato brianzolo rispetto al 2021 per tutti gli indicatori, inferiore però alla dinamica regionale. Come osservato nel primo grafico riguardo la produzione, la crescita annua mette a confronto il trimestre appena trascorso con il primo trimestre del 2021, un periodo in cui la fase più critica del lockdown del 2020 era passata e la produzione dell’artigianato era tornata vicina ai livelli del 2019.

La crescita su base annua della produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo è del 5,3%, un dato positivo anche se lontano dalla crescita regionale del 9,6%. La crescita annua del fatturato risulta maggiore (+6,1%), incorporando anche la crescita dei prezzi; in regione l’incremento dei ricavi sul primo trimetre 2021 arriva fino al 12%. La dinamica degli ordini rimane la più debole: si osserva un incremento tendenziale del 3,8% per l’artigianato brianzolo, in regione la crescita è stata invece dell’8,1%.

 

Previsioni per il secondo trimestre 2022

Complessivamente gli operatori intervistati esprimono giudizi pessimisti riguardo al futuro immediato, specie riguardo produzione e domanda interna. Per entrambi gli indicatori il saldo tra giudizi di crescita e di riduzione è di segno negativo, in linea con le opinioni espresse nella rilevazione precedente.

Rimane stabile rispetto a tre mesi fa la quota di operatori che indica una previsione di aumento della produzione, si tratta del 16,2%, rispetto al 25,6% che indica invece più probabile un calo. Il saldo è quindi negativo (-9,4 punti percentuali), leggermente in peggioramento sullo scorso trimestre. Più critiche le aspettative sulla domanda interna, che è prevista in crescita dal 14,7% degli imprenditori artigiani della Brianza, mentre quasi il doppio si aspetta un calo (28,4%); il saldo rimane negativo, in linea con il clima di fiducia espresso tre mesi fa. Riguardo l’occupazione, la larga maggioranza indica giudizi di stabilità (87,2%), le rimanenti indicazioni vedono una leggera prevalenza delle indicazioni di aumento (6,8%) su quelle di riduzione (6%).

 

 

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