La dinamica dell'artigianato milanese

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2022
Indice della produzione industriale

È continuata anche nel quarto trimestre 2022 la crescita dei volumi prodotti dall’artigianato manifatturiero milanese.

La dinamica analizzata attraverso l’andamento dell’indice della produzione industriale evidenzia un ulteriore rafforzamento nel quarto trimestre 2022 raggiungendo un nuovo picco (96,4) che, al netto degli effetti stagionali, corrisponde a un incremento del 2% rispetto al precedente trimestre.

Il consolidamento del ritmo di crescita si è riflesso in misura significativa sulla dinamica tendenziale, evidenziando un aumento rilevante dei volumi produttivi rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (+8,5%), che si inserisce nel trend avviato dall’inizio dell’anno.

 

 
Analisi congiunturale

I segnali di rallentamento emersi nel precedente trimestre non hanno trovato riscontro nella dinamica espressa dall’artigianato manifatturiero nel quarto trimestre 2022, che ha pertanto registrato una nuova espansione degli indicatori congiunturali afferenti alla produzione industriale, al fatturato e agli ordini, riprendendo quindi il percorso di crescita temporaneamente interrotto.

Il quadro di dettaglio degli indicatori della manifattura artigiana della città metropolitana di Milano registra quindi, al netto della componente stagionale, una performance complessivamente migliore rispetto all’artigianato della Lombardia sia sul piano della produzione (+2% e +1,7%) sia rispetto al fatturato (+1,7% e +1,5%) sia nei confronti della dinamica degli ordini, dove si evidenzia il maggiore divario tra area metropolitana milanese (+1,6%) e contesto lombardo (+0,6%).

 

Analisi tendenziale

La significativa ripresa congiunturale si è riflessa ampiamente sul quadro tendenziale, registrando un’ulteriore espansione dell’attività complessiva che – sul piano della produzione, del fatturato e degli ordini – è superiore a quanto ottenuto dalla manifattura artigiana nel territorio della regione.

Il focus di analisi sulla dinamica tendenziale del quarto trimestre 2022 registra quindi nel territorio milanese un andamento della produzione industriale largamente superiore all’incremento ottenuto a livello regionale (+8,5% e +4,9%).

Relativamente al fatturato, il quadro di dettaglio registra, inoltre, un saggio di crescita che, pur essendo inferiore alla dinamica produttiva, sopravanza ampiamente su scala tendenziale la manifattura artigiana della Lombardia (+7,1% e +5,6%).

Il differenziale maggiore a livello territoriale emerge tuttavia dal lato degli ordini: rispetto al quarto trimestre dello scorso anno si è infatti osservata una sensibile divaricazione delle performance tra area metropolitana milanese e regione (+5% e +2,4% rispettivamente). In entrambi i territori le rispettive dinamiche sono comunque inferiori per intensità sia nei confronti della produzione che del fatturato.

 

Previsioni per il primo trimestre 2023

La ripresa congiunturale e il consolidamento del quadro tendenziale si sono riflessi solo parzialmente sul sentiment previsivo espresso dalle imprese artigiane milanesi, le aspettative continuano infatti a caratterizzarsi per la permanenza in un quadrante negativo rispetto all’evoluzione di breve termine dell’attività industriale, in particolare nei confronti della produzione e degli ordini attesi per il primo trimestre 2023.

L’analisi puntuale delle aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese espresse dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) relative alla produzione industriale, pur evidenziando un parziale recupero rispetto alle stime precedenti, registra ancora un certo grado di pessimismo da parte delle imprese (-8,5%).

Il sentiment negativo è condiviso anche nei confronti della domanda proveniente dal mercato interno, la previsione per il primo trimestre 2023 si orienta infatti verso un rilevante pessimismo da parte degli operatori artigiani (-20,2%).

Se consideriamo l’occupazione, la dinamica dei saldi evidenzia un miglioramento che si esprime attraverso un’accelerazione del ritmo di recupero (-1,7% contro -5,2%), con un’ipotesi di stabilità del quadro occupazionale condivisa da otto imprese su dieci.

 

 

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