La dinamica dell'artigianato lodigiano
Nel quarto trimestre del 2024 l’artigianato manifatturiero lodigiano segna una decisa battuta d’arresto, registrando una flessione dei livelli produttivi sia rispetto allo scorso trimestre che allo stesso periodo del 2023. Un’analoga dinamica negativa si osserva anche per fatturato e ordini, mentre a livello lombardo si nota una migliore tenuta.
La produzione risulta in calo su base annua del 3,3%, dopo il dato di crescita che si era visto nel trimestre precedente. Osservando una porzione più ampia del grafico, peraltro, si può notare come l’artigianato lodigiano non sia ancora riuscito a recuperare i livelli produttivi raggiunti a inizio 2018.
Il numero indice della produzione (calcolato ponendo l’anno 2015 come base uguale a 100) risulta dunque in diminuzione, scendendo a quota 98,1.
La dinamica congiunturale dell’artigianato evidenzia un calo diffuso di tutti gli indicatori, dopo un terzo trimestre dell’anno di segno positivo; a livello lombardo si osserva un andamento migliore seppure di sostanziale stagnazione.
La produzione dell’artigianato manifatturiero a Lodi si riduce su base congiunturale dell’1,1% (dato destagionalizzato), per contro in regione risulta una variazione nulla. Il fatturato dell’artigianato lodigiano evidenzia una diminuzione ancora più pesante di quella della produzione (-1,8%), sempre in contrapposizione a una stabilità del dato regionale.
Anche dalla dinamica degli ordini arrivano segnali negativi: in provincia si osserva un calo congiunturale dell’1,1%, più contenuto in regione dove la flessione si limita allo 0,4%.
Anche la dinamica tendenziale, in rapporto al quarto trimestre del 2024, mette in luce una marcata flessione degli indicatori del lodigiano, contrapposti a una relativa tenuta dell’artigianato lombardo nel complesso.
A Lodi la produzione si riduce del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello regionale si registra una crescita, per quanto abbastanza modesta (+0,4%).
Una dinamica quasi del tutto sovrapponibile riguarda il fatturato: in provincia i ricavi dell’artigianato si riducono in un anno del 3,2%, mentre a livello lombardo evidenziano una limitata crescita dello 0,6%.
Il portafoglio ordini segna una variazione negativa sostanzialmente analoga a quella di produzione e fatturato: si tratta infatti di un calo del 2,9% su base annua; anche a livello regionale il confronto con lo stesso periodo del 2023 è negativo, limitato però a un -1,1%.
Le aspettative degli operatori sono complessivamente in terreno negativo, registrando poche differenze rispetto ai giudizi rilevati allo scorso trimestre.
Il 25% degli operatori si attende un calo della produzione, più del doppio di quanti si aspettano una crescita, pari all’11,1%. Il saldo tra ipotesi di aumento e riduzione rimane quindi ancora negativo, quasi invariato rispetto al trimestre precedente.
Le aspettative sulla domanda interna sono di poco peggiori: la quota di pessimisti è identica a quella della produzione (25%), mentre è più contenuta quella di ottimisti (8,3%).
Risultano in terreno negativo anche le aspettative sull’occupazione, che presentano – come di consueto – una quota vicina al 90% di ipotesi di stabilità, a cui si aggiungono un 8,6% di pessimisti e solamente un 2,9% di ottimisti.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.