La dinamica dell'artigianato brianzolo
Nel terzo trimestre del 2025 l’artigianato manifatturiero brianzolo registra una sensibile crescita congiunturale della produzione, mantenendo però un bilancio negativo su base annua. A confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno si osserva infatti un calo della produzione dello 0,2%. Risulta positiva la dinamica del fatturato, mentre segnali negativi arrivano dagli ordini. Rimangono nel contempo pessimiste le aspettative degli operatori sull’immediato futuro.
Nel grafico è evidente la crescita della produzione industriale successiva alla pandemia: tra il 2021 e il 2022 l’artigianato manifatturiero brianzolo ha registrato infatti un sostenuto aumento, che tuttavia non permane negli anni successivi. Tra 2023 e 2024 si verifica infatti un progressivo rallentamento della crescita, fino alle variazioni di segno negativo riscontrate nel 2025.
Il numero indice della produzione (espresso con base 2015 pari a 100) si colloca a quota 123,1 nel trimestre in esame, un livello produttivo che torna a quello del primo trimestre 2024.
Dopo il calo registrato consecutivamente per tre trimestri, la dinamica congiunturale dell’artigianato brianzolo segna un incremento della produzione (+0,3%, dato destagionalizzato), che si accompagna al valore positivo lombardo (+0,6%).
Interrompe la fase negativa anche il fatturato che, seppure con un incremento inferiore a quello regionale (+0,9%), registra una crescita congiunturale dello 0,5%.
Le vendite sui mercati esteri incidono sul fatturato dell’artigianato manifatturiero brianzolo nel trimestre per il 6% del fatturato complessivo, al di sotto della media regionale, pari al 7%.
La dinamica degli ordini segna il dato peggiore, con una minima variazione negativa dello 0,1%. Altrettanto stagnante l’andamento a livello lombardo, solo leggermente superiore allo zero (+0,1%).
Su base tendenziale, quindi a confronto con il terzo trimestre del 2024, l’artigianato manifatturiero brianzolo registra un calo di produzione e ordini, mentre cresce il fatturato. In regione si mantiene invece una dinamica migliore per tutti gli indicatori.
La produzione industriale dell’artigianato brianzolo si riduce dello 0,2% (dato destagionalizzato) a confronto con lo stesso trimestre del 2024; si tratta comunque di un dato in recupero rispetto al calo più consistente della rilevazione precedente. A livello regionale si osserva al contrario una discreta crescita (+1,6%).
Come premesso, tiene invece il fatturato della provincia, dopo una perdita sensibile riscontrata nel trimestre scorso. Si tratta di un +1,1%, valore che si mantiene in ogni caso inferiore alla crescita regionale dell’1,9%.
Il dato peggiore riguarda la dinamica del portafoglio ordini, che in Brianza registra un calo del 2,7% rispetto al terzo trimestre del 2024, mentre in regione si riscontra un debole +0,2%.
Le aspettative degli imprenditori dell’artigianato manifatturiero brianzolo si mantengono in prevalenza negative anche nel trimestre in esame, seppure con qualche leggero miglioramento rispetto al periodo precedente.
La produzione è stimata in calo da una quota di imprese che supera di oltre il triplo quella che ipotizza invece una crescita. Il saldo tra giudizi ottimisti e pessimisti risulta in negativo di 23,6 punti percentuali, comunque lievemente superiore al saldo dello scorso trimestre.
Sono piuttosto simili le aspettative sulla domanda interna. Circa un terzo degli operatori ritiene probabile un calo, contro solamente l’11,3% che si aspetta una crescita.
Le stime sull’occupazione rimangono improntate – come di consueto – alla stabilità: circa l’82% degli operatori non si immagina variazioni; tra i rimanenti si osserva però una prevalenza di aspettative di riduzione.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.