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La dinamica del commercio a Milano

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Trimestre
Quarto
Anno
2024

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Indice del fatturato del commercio

Nel quarto trimestre 2024, il commercio al dettaglio milanese ha evidenziato una significativa accelerazione della dinamica del fatturato, recuperando quindi integralmente la fase di debolezza che aveva caratterizzato il settore nei primi sei mesi del 2024.

Il percorso incrementale deve l’intensificazione del ritmo di crescita all’aumento del volume d’affari che si è manifestato  sia nei confronti del trimestre precedente sia su base annua, ossia rispetto al quarto trimestre 2023, cosi come si rileva dalla dinamica dell’indice trimestrale e dal trend tendenziale.

L’andamento dell’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100), al netto degli effetti stagionali, mostra il raggiungimento di un nuovo punto di massimo storico, fissandone il valore a quota 111,4 (+1,3% destagionalizzato).

Con riferimento alla dinamica tendenziale, dopo la progressiva riduzione rilevata nella prima parte del 2024 – culminata nella contrazione  del secondo trimestre – si registra per l’ultimo quarto dell’anno un aumento del fatturato di ampia portata su base annua (+4%).

 

Classi dimensionali

Il fatturato del commercio milanese ha mostrato un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno, determinando un’estensione della dinamica di crescita a tutte le classi dimensionali, in particolare per le unità di media e grande dimensione.

Il raffronto tra la città metropolitana di Milano e la Lombardia mostra una marcata divergenza dei saggi tendenziali tra i due contesti territoriali, evidenziando una dinamica positiva significativamente più elevata per l’area milanese (+4%) rispetto alla Lombardia (+2,4%) e anche in relazione alle diverse classi dimensionali di impresa.

Il quadro di dettaglio declinato sulle classi dimensionali registra, quindi, per la città metropolitana di Milano una progressione del volume d’affari inferiore alla crescita complessiva del settore per le unità da 3 a 9 addetti (+3,1%) e per le imprese da 10 a 49 (+3,6%), ma comunque superiore alle analoghe tipologie dimensionali presenti in regione (+1,2% e +2,6% rispettivamente).

Su scala metropolitana, il fatturato dei servizi è stato quindi sostenuto dalla dinamica registrata dalle imprese di media (+5%) e grande dimensione (+4,8%).

Il raffronto territoriale parametrato su classe dimensionale tra area milanese e lombarda evidenzia – anche per la regione – il rilevante apporto alla crescita del fatturato da parte delle imprese dei servizi da 50 a 199 addetti (+3,4%) e delle unità del terziario oltre i 200 (+3,6%).

 

 
Settori

Nel quarto trimestre 2024, la declinazione settoriale del commercio al dettaglio dell’area metropolitana milanese evidenzia il significativo apporto del comparto alimentare alla dinamica complessiva di crescita del fatturato.

L’espansione registrata nel trimetre dal volume d’affari si è, inoltre, associata alla ripresa del settore non alimentare e all’incremento del commercio non specializzato.

Il quadro di dettaglio settoriale registra pertanto una consistente progressione del fatturato per le imprese del commercio alimentare della città metropolitana di Milano (+8,7%), abbondantemente superiore per intensità a quanto registrato dal comparto in Lombardia (+2,3%).

Con riferimento al commercio non alimentare, la dinamica evidenzia anche per questo settore un saggio di crescita del volume d’affari superiore per le imprese dell’area metropolitana milanese (+4,4%) rispetto a quelle localizzate nel territorio della regione (+2,1%).

In relazione al commercio despecializzato invece, la dinamica incrementale nel quarto trimestre 2024 si è manifestata attraverso variazioni tendenziali di intensità similare tra le imprese dei due contesti territoriali di riferimento: Milano (+2,6%), Lombardia (+2,7%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2025

Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il primo trimestre 2025, analizzate attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), evidenziano un peggioramento del sentiment da parte degli operatori del commercio al dettaglio, riportando quindi le stime delle imprese in terreno negativo.

Il dettaglio previsivo per il fatturato evidenzia infatti la quota di operatori con stime di crescita che si è ridotta di due terzi rispetto alla precedente rilevazione (da 41,4% a 13,8%) ed è contestualmente raddoppiata la frazione con stime di riduzione del volume d’affari (da 15,6% a 31,2%), determinando quindi il mutamento di segno – da positivo a negativo – del saldo complessivo (da +25,7% a -17,6%).

La dinamica si è replicata anche per gli ordini rivolti ai fornitori, il saldo è quindi passato da un intorno ottimista (+8,5%) a uno pessimista (-19,1%), essendo più che dimezzata la quota di imprese con previsioni di aumento (da 28,4% a 12%) a vantaggio della frazione di operatori con stime orientate al ribasso, aumentata di oltre 10 punti dall’ultima rilevazione (da 19,1% a 31,1%).

Relativamente all’occupazione, per otto operatori su dieci le aspettative si sono invece orientate verso un quadro di stabilità, con un saldo complessivo che tuttavia si colloca in terreno negativo per la prevalenza di stime di decrescita rispetto a quelle di aumento per la restante quota di operatori del commercio (-5,7%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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