La dinamica del commercio a Monza Brianza
Nel quarto trimestre 2024 il commercio al dettaglio della provincia di Monza Brianza registra un aumento del fatturato che recupera solo parzialmente il debole andamento di inizio anno, come evidenziano l’indice trimestrale del fatturato e la dinamica tendenziale dei trimestri precedenti, caratterizzata da variazioni negative.
L’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100), al netto della componente stagionale, ha quindi registrato un aumento collocandosi a quota 126,8 (126 nel terzo trimestre).
Con riferimento alla dinamica tendenziale del fatturato, la fase discendente avviata da inizio anno ha invertito il segno nel quarto trimestre 2024, mostrando un aumento rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno (+1,9%).
Più nello specifico, la fase di criticità che ha riguardo il commercio al dettaglio della provincia di Monza e Brianza ha ridotto parzialmente la sua incidenza sulle imprese del settore: la flessione del fatturato viene ora segnalata dal 36,35% degli operatori, quota ancora elevata, ma inferiore a quanto registrato dalla precedente rilevazione (44%).
Sul fronte opposto, la crescita del volume d’affari, rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, è stata segnalata dal 44,1% delle imprese del campione (37% delle unità del commercio nel terzo trimestre 2024), mentre l’invarianza del fatturato è espressa da una quota limitata al 18,7% degli operatori, poco superiore a quanto registrato nel precedente trimestre (18,7%).
Il quadro previsivo delle imprese brianzole del commercio, analizzato attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registra un peggioramento complessivo per il primo trimestre 2025.
Con riferimento alle stime per il fatturato, il saldo complessivo arretra in misura significativa, passando da un intorno positivo a uno negativo (da +12,3% a -14,7%) per effetto del passaggio di una consistente quota di imprese da ipotesi di aumento a quelle di diminuzione.
Il quadro di dettaglio evidenzia quindi che le imprese con aspettative di incremento sono nettamente diminuite (da 31,1% a 17,6%), mentre si è ampliata la platea di operatori del commercio con ipotesi di calo del fatturato rispetto al precedente trimestre, coinvolgendo circa un terzo dei rispondenti (da 18,9% a 32,4%).
Il quadro analitico delle stime evidenzia inoltre, per gli ordini rivolti ai fornitori, un peggioramento del saldo rispetto alla precedente rilevazione (da -11,4% a -18,8%), in un contesto dove la stabilità è prevista dal oltre la metà delle imprese.
Con riferimento all’occupazione, si osserva una stabilità delle aspettative, ipotesi condivisa dall’86% delle imprese, con una riduzione del saldo complessivo (da +3,8% a +2%).
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.