La dinamica del commercio a Milano
Il commercio al dettaglio milanese nel secondo trimestre del 2024 ha evidenziato un marcato peggioramento della dinamica del fatturato, con un lieve decremento sia rispetto allo scorso periodo sia al secondo trimestre del 2023. Come si evince dal grafico, si tratta di un rallentamento progressivo della crescita che ha portato a una progressiva erosione della variazione tendenziale da inizio 2023 a oggi.
L’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100), al netto degli effetti stagionali, si è collocato a quota 108,4 con una minima variazione negativa (-0,1% destagionalizzato) rispetto al primo trimestre dell’anno.
Per quanto riguarda la variazione tendenziale, quindi a confronto con il secondo trimestre del 2023, si osserva analogamente una riduzione minima dello 0,1%, il primo dato di segno negativo che si registra da inizio 2021. Il primo trimestre dell’anno aveva invece ancora segnato una crescita annua di discreta entità (0,9%), seppure in rallentamento.
Nel secondo trimestre 2024, il peggioramento della dinamica del fatturato del commercio al dettaglio milanese trova riscontro anche nei dati lombardi. A livello regionale si osserva in realtà una flessione annua del fatturato del commercio dello 0,7%, un dato più critico rispetto a quello di Milano, che come abbiamo visto, risulta del -0,1%.
In termini di classi dimensionali si nota una performance particolarmente negativa per le medie imprese (50-199 addetti) milanesi, mentre per entrambi i livelli territoriali le grandi imprese registrano un dato di segno positivo.
A livello milanese si rileva una crescita del fatturato delle grandi imprese del 2,9%, a cui si accompagna un dato positivo anche per le micro (+1,9%) e le piccole (+3,5%), mentre le medie imprese sono le principali responsabili del peggioramento della dinamica, registrando una flessione dell’8,3% rispetto al secondo trimestre del 2023.
In regione si osserva una tenuta per la sola classe delle grandi imprese, che registrano un incremento annuo del fatturato del 2%, non sufficiente a compensare le perdite che hanno riguardato le classi dimensionali più piccole, in particolare le micro (-1,4%) e le medie (-1,2%).
Nel secondo trimestre 2024, il quadro settoriale del commercio evidenzia per Milano una netta divaricazione tra la buona performance del commercio specializzato, sia alimentare che non, in contrasto con la decisa flessione del comparto despecializzato. A livello regionale si osserva un’analoga difficoltà del commercio despecializzato, ma allo stesso tempo la performance del commercio specializzato risulta peggiore a confronto con Milano.
Il quadro di dettaglio settoriale indica nel secondo trimestre del 2024 un incremento del volume d’affari per le imprese del commercio alimentare della città metropolitana di Milano (+2,5%), mentre in Lombardia la dinamica risulta in forte rallentamento (+0,2%).
Il commercio non alimentare presenta un quadro analogo: la crescita annua del fatturato delle imprese milanesi risulta ancora in terreno positivo (+1,9%), in Lombardia si registra invece una fase di difficoltà (-0,5%) già emersa lo scorso trimestre.
Riguardo al commercio despecializzato, la dinamica evidenzia – come accennato – una flessione rispetto al secondo trimestre del 2023 sia a Milano (-3,8%) che in regione (-1%).
Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il terzo trimestre 2024, analizzate attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), risultano in linea con il clima di fiducia relativamente pessimista emerso lo scorso trimestre, registrando un saldo negativo per fatturato e ordini e solo leggermente positivo per l’occupazione.
In particolare, per quanto riguarda le stime sui ricavi futuri si osserva una quota di operatori che ipotizzano una riduzione (32,7%) più che doppia rispetto a quanti si attendono invece una crescita (15%).
Una distribuzione paragonabile si osserva per i giudizi relativi all’andamento degli ordini rivolti ai fornitori, per i quali il saldo delle aspettative peggiora sensibilmente a confronto con quanto rilevato tre mesi fa, passando da -14,6 punti percentuali a -22,4 punti percentuali.
Relativamente all’occupazione, per otto operatori su dieci le aspettative si sono invece orientate verso un quadro di stabilità, con un saldo complessivo leggermente positivo (2,3).
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.