La dinamica del commercio a Monza Brianza
Il commercio al dettaglio della provincia di Monza Brianza, nel terzo trimestre 2024, vede accentuarsi la fase di debolezza avviata a inizio anno, come evidenziato dalla stagnazione dell’indice trimestrale del fatturato e dalla dinamica tendenziale, in arretramento rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.
L’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100), al netto della componente stagionale, si è pertanto stabilizzato collocandosi a quota 125 (125,1 nel secondo trimestre).
Con riferimento alla dinamica tendenziale del fatturato, la fase discendente avviata a inizio anno si è ulteriormente consolidata nel terzo trimestre 2024, registrando una nuova flessione rispetto al corrispondente trimestre 2023 (-1,2%).
L’approfondimento dell’analisi tendenziale evidenzia che la fase di criticità che sta interessando il commercio monzese viene espressa dal 44% delle imprese del comparto, le quali segnalano una flessione del fatturato, che per il 31% circa del campione è superiore ai 5 punti percentuali rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, mentre il 37% delle unità del commercio segnala una crescita del volume d’affari e il 18,7% un’invarianza su base annua.
Il quadro previsivo delle imprese brianzole del commercio, analizzato attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registra un miglioramento complessivo per il quarto trimestre 2024, in particolare per le stime relative al fatturato e all’occupazione, mentre gli ordini ai fornitori, pur evidenziando un certo grado di recupero nei confronti della precedente rilevazione, permangono ancora in un quadrante negativo.
Relativamente alle stime per il fatturato, si registra un significativo miglioramento del saldo, che passa quindi in terreno positivo rispetto al trimestre precedente (da -32,3% a +12,3%), determinato dal raddoppio della quota di imprese con prospettive di crescita (da 15% a 31%) e dalla parallela diminuzione della frazione di operatori con ipotesi di calo del fatturato: -14 punti circa rispetto al precedente trimestre. Le prospettive di stabilità, invece, pur coinvolgendo la metà degli intervistati, registrano una lieve diminuzione della quota (da 52% a 50%).
Con riferimento alle stime per l’occupazione, si osserva una stabilità delle aspettative, condivisa da otto imprese su dieci, con un miglioramento del saldo complessivo che muta il segno portandosi da negativo a positivo (da -2% a +3,8%). Il quadro analitico delle stime evidenzia inoltre per gli ordini rivolti ai fornitori, un recupero rispetto alla precedente rilevazione: (da -32,3% a -11,4%) in un contesto dove la stabilità è prevista da oltre la metà delle imprese.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.