la dinamica dell'interscambio lodigiano

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2021
Settori

Le esportazioni delle imprese lodigiane nel primo trimestre 2021 ammontano a quasi 890 milioni di euro. In termini settoriali, il primo comparto si conferma l’elettronica, che nel trimestre vale 349 milioni di euro, ovvero il 39,2% delle esportazioni provinciali complessive. Il secondo comparto per dimensioni è la chimica, che con 134 milioni di euro incide per il 15,1% sull’export totale. Poco al di sotto dei 100 milioni di euro si collocano il comparto alimentare (97,7 milioni di euro, l’11% del totale) e quello degli apparecchi elettrici (92,6 milioni, 10,4%). Attorno ai 72,5 milioni di euro troviamo i macchinari e a 45 milioni la gomma-plastica.

L’import del lodigiano vale complessivamente 1,4 miliardi di euro, di cui il 75,9% si concentra in quattro comparti soltanto. Il primo, come per l’export, è costituito dall’elettronica, i cui flussi di merci importate nel trimestre ammontano a 516 milioni di euro (36,1% del totale). Gli approvvigionamenti di prodotti alimentari sono pari a 236 milioni di euro (16,6%), 184 milioni quelli del comparto farmaceutico (12,9%), 147 milioni infine per la chimica (10,3%). Al di sotto della soglia dei 100 milioni di euro di flussi in entrata tutti gli altri comparti, tra cui i macchinari (96,6 milioni).

La dinamica dell’export lodigiano del trimestre è positiva nel complesso (+22,4%) e anche a livello settoriale si osserva una netta prevalenza di comparti in forte crescita. Il maggiore contributo alla crescita arriva dall’elettronica, che registra un incremento annuo del 54,5%: sono circa 123 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020. La chimica registra una crescita di entità relativamente contenuta (+2%), ben più rilevante la dinamica degli apparecchi elettrici (+32,5%) e dei macchinari (+19,7%). L’eccezione in negativo arriva dall’alimentare (-3,1% rispetto al 2020), un comparto però che lo scorso anno era stato l’unico a essere cresciuto, insieme alla farmaceutica.

Le importazioni nel trimestre da parte delle imprese lodigiane crescono complessivamente del 4,1%, molto meno dunque rispetto all’incremento dell’export. A livello settoriale è l’elettronica il settore che ha contribuito maggiormente alla crescita, registrando un aumento del 42,8% (circa 155 milioni di incremento); si osserva un forte incremento percentuale anche per i macchinari (+82%) e i prodotti in metallo (+22,6%), ben più contenuto per l’alimentare (+6,4%). L’import dei prodotti farmaceutici al contrario vede quasi dimezzati i flussi rispetto a inizio 2020 (-47%); negativa anche la dinamica della chimica (-6,2%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Circa il 90% delle merci esportate dalle imprese lodigiane nel trimestre risulta diretto a Paesi europei, in cifre 806 milioni di euro, la gran parte dei quali (767 milioni) sono partner UE. Tra i restanti Paesi europei fuori dall’Unione (39,5 milioni), l’export lodigiano si orienta in prevalenza verso Regno Unito (12 milioni) e Turchia (10 milioni). L’export verso l’Asia vale 48,8 milioni di euro (il 5,5% del totale), di cui quasi 30 milioni destinati all’estremo oriente, in particolare circa 20,5 milioni tra Cina e Hong Kong. Verso i Paesi del Medio Oriente sono dirette 15,5 milioni di euro di merci, solo 3,5 milioni invece in Asia Centrale. Le esportazioni delle imprese lodigiane in America valgono 19 milioni (2,1%), dei quali più della metà (11 milioni) diretta negli Stati Uniti.

Nel primo trimestre del 2021, gli approvvigionamenti di merci dall’estero delle imprese lodigiane riguardano per il 59,6% prodotti provenienti dall’Europa, per un valore di 851 milioni di euro, di cui 827 milioni da Paesi UE. Fuori dall’Europa si conferma una rilevante quota di importazioni da Paesi asiatici, per quasi 565 milioni di euro nel trimestre (il 39,5% del totale provinciale), in larga parte provenienti dalla sola Cina (513 milioni).

La dinamica dell’export lodigiano del primo trimestre 2021 è positiva verso tutti i continenti. La crescita più significativa si registra nei confronti dell’Europa pari al +23,2%; cresce il complesso dei mercati UE (+27,6%), mentre al di fuori dell’Unione si osserva una riduzione (-26,5%), imputabile principalmente al Regno Unito (-60,9%). L’export verso l’Asia cresce su base annua dell’11,6%, circa 5 milioni di euro in più rispetto al 2020. Si osserva una discreta performance sia verso il Medio Oriente (+6,5%) che verso l’Asia Orientale (+7,2%), mentre è più che raddoppiato, con volumi che rimangono però contenuti, l’export verso l’Asia Centrale. Tra i principali Paesi, in calo l’export diretto in Cina (-10,4%), compensato però da una forte crescita di Hong Kong (+51,9%). Crescono infine del 12,8% i flussi diretti nel continente americano, grazie a una dinamica positiva dell’America Centro-Meridionale (+41,9%), mentre si riduce l’export verso la parte settentrionale del continente (-2%).

La dinamica dell’import del trimestre vede una forte riduzione delle merci provenienti da Paesi europei (-11,2%), sia dai partner dell’Unione Europea (-9,5%) sia dai restanti Paesi (-47,2%). Al contrario, la crescita complessiva beneficia di un importante incremento dei mercati asiatici (+39%), dovuto principalmente all’aumento dei flussi dalla Cina (+42,2%). Cresce fortemente anche l’import dalle Americhe (+86,6%), che rimane comunque marginale in termini di incidenza sul totale dei flussi (0,6% soltanto).

 

 

Dettaglio europeo

Il primo mercato delle imprese lodigiane tra i Paesi UE si conferma la Spagna, verso cui sono diretti 342 milioni di euro di merci. Il secondo mercato è la Francia, per un valore di quasi 117 milioni di euro. Più distanziata in graduatoria la Germania (68,8 milioni), seguono il Belgio (37 milioni) e il Portogallo (32,5 milioni).

Riguardo alle importazioni dall’Unione Europea, Germania e Francia sono i primi due mercati di approvvigionamento del lodigiano, per un valore rispettivamente di 212 milioni e 192 milioni di euro nel trimestre. Ammontano a circa 88 milioni di euro per ogni Paese i flussi di merci provenienti da Paesi Bassi e Belgio, 85 milioni dalla Spagna e 50 milioni dalla Repubblica Ceca.

In termini di dinamica, si osserva una performance positiva dell’export verso gran parte dei Paesi UE. Degno di nota il dato della Spagna, con flussi in crescita su base annua dell’89,3% (161 milioni di euro di incremento). Una robusta crescita si registra anche nei confronti di Portogallo (+79,1%), Polonia (+33,7%) e Belgio (+31,4%), più contenuta verso Francia (+6,3%) e Germania (+3,6%). Tra i pochi mercati in calo, il più rilevante per volumi di scambi è quello dei Paesi Bassi (-7,5%).

La dinamica dell’import del trimestre per contro è negativa per i tre principali Paesi di approvvigionamento delle imprese lodigiane. Nel dettaglio si osserva un calo del 20,6% per la Germania, del 13,9% per la Francia e del 25,3% per i Paesi Bassi. Tra i Paesi in crescita si segnalano Belgio (+14,2%) e Spagna (+3,2%); in termini percentuali, significativo il dato della Repubblica Ceca (+72,3%).

 

 

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