IMPORT – EXPORT

MI
MB
LO
Trimestre
Secondo
Anno
2022
Quadro nazionale

La crescita dell’interscambio commerciale è proseguita nel secondo trimestre 2022 su un sentiero espansivo che ha interessato sia le esportazioni che le importazioni nazionali.

In relazione all’export, che ha raggiunto quota 306 miliardi nella prima metà del 2022, si è osservata un’ulteriore progressione della capacità nazionale di penetrazione nei mercati esteri, con un surplus di oltre 29,2 miliardi di euro rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+22,2%) e di oltre 56 miliardi nei primi sei mesi del 2022 (+22,5%).

La ripresa economica si è inoltre riflessa con un’accentuazione dei flussi importativi aumentati in valore di 56,2 miliardi nel secondo trimestre (+45,8%) e di oltre 98 miliardi nel primo semestre 2022 (+44,4%), raggiungendo quindi un ammontare complessivo di circa 320 miliardi di euro tra gennaio e giugno 2022.

L’analisi territoriale dell’export del secondo trimestre 2022 evidenzia una frammentazione dei saggi di incremento tra le macro ripartizioni dell’Italia settentrionale, dove si è osservato un sostegno più marcato alla dinamica nazionale da parte delle regioni nord-occidentali (+21,2%) rispetto all’area del Nord-Est (+17,2%).

La performance migliore è tuttavia ascrivibile alle partizioni centrali del Paese (+24,9%), mentre nel Mezzogiorno si è registrato un andamento più contenuto per le regioni del Sud Italia (+18%) e una sostenuta espansione per le Isole (+82,5%).

Se consideriamo gli andamenti territoriali delle importazioni, la crescita trimestrale ha beneficiato di un intenso grado di espansione da parte del Nord-Est e del Centro Italia (rispettivamente +37,3 e +48,7%), che hanno contribuito in larga misura a trainare la dinamica nazionale, mentre si è osservato un saggio di crescita meno pronunciato per le regioni nord-occidentali (+30,9%) e dell’Italia meridionale continentale (+31,2%), alla quale si contrappone la sostenuta espansione delle importazioni destinate alle regioni insulari (+56,2%).

In relazione all’andamento dell’interscambio estero nei primi sei mesi del 2022 declinato sui territori, emerge dal lato dell’export un andamento uniforme dei saggi di crescita tra le aree settentrionali e centrali – dove si concentra l’84,1% delle esportazioni nazionali – e una netta differenziazione tra Italia meridionale continentale in aumento contenuto e le Isole in netta espansione.

Il quadro territoriale di dettaglio delle esportazioni nel primo semestre 2022 evidenzia pertanto una progressione allineata alla dinamica nazionale da parte delle aree del Nord-Ovest (+22,1%), del Nord-Est (+20,5%) e del Centro (+21,1%).

Come già accennato, nel Mezzogiorno è emersa una crescita delle esportazioni di rilevanti dimensioni per le regioni insulari (+71,8%) rispetto alle regioni continentali del Sud (+16,2%).

Se consideriamo gli apporti territoriali alla performance esportativa nazionale, possiamo osservare che le regioni settentrionali, con oltre 214 miliardi di euro di export e 37,6 miliardi di incremento rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, hanno contribuito per oltre due terzi alla formazione del surplus esportativo dell’Italia, di cui 20,7 ascrivibili alle regioni nord-occidentali e 16,9 ai territori del Nord-Est.

Seguono a distanza le regioni centrali con 9,7 miliardi di euro e le Isole con 5,1 miliardi, che superano ampiamente l’apporto delle regioni meridionali quantificabile in 2,8 miliardi.

Dal lato dell’import, nel primo semestre 2022 la ripresa della domanda interna ha trainato in misura significativa le importazioni dell’Italia settentrionale – 199,8 miliardi di euro complessivi con un surplus di 51,2 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021 – che si sono declinate in una performance di crescita più accentuata per il Nord-Est (+38,4%) rispetto al Nord-Ovest (+32,3%).

Relativamente agli altri territori, la ripresa interna si è riflessa nelle regioni centrali attraverso una dinamica di crescita delle importazioni comparabile per intensità (+36,9%) a quanto registrato nelle regioni nord-orientali.

Nell’Italia meridionale, come già osservato dal lato dell’export, le dinamiche si sono palesate in misura meno pronunciata per le aree continentali (+31,9%) rispetto alle Isole (+58,5%).

Se consideriamo i contributi dei territori alla formazione e alla crescita delle importazioni nazionali, possiamo osservare che le regioni settentrionali hanno contribuito per il 52,1% alla formazione del surplus importativo dell’Italia, di cui 30,5 miliardi ascrivibili al Nord-Ovest e 20,7 al Nord-Est.

Seguono poi le regioni centrali, con 14,1 miliardi di euro circa, le regioni meridionali e le Isole con 5,1 e 6,3 miliardi rispettivamente.

 

 

Sintesi dei territori

L’interscambio commerciale complessivo dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi nel secondo trimestre 2022 analizzato attraverso le dinamiche dei singoli territori registra una crescita delle esportazioni superiore alla dinamica nazionale, dove incide in misura determinante la progressione dell’area milanese. Dal lato dell’import, la dinamica si è invece palesata largamente inferiore al saggio di incremento registrato in Italia.

In relazione all’export, la capacità di penetrazione dei mercati esteri registrata dall’area vasta – pari a 18,9 miliardi di euro con un surplus di 3,5 miliardi rispetto al secondo trimestre dello scorso anno – è stata stimolata in primo luogo dalla città metropolitana di Milano (+23,8%), che ha contribuito con oltre 14,3 miliardi.

Alla dinamica milanese si è associata la sostenuta progressione registrata dalla provincia di Lodi (+34,4%), seguita ad ampia distanza dal territorio di Monza Brianza (+15,4%).

Se consideriamo la performance dell’export nei primi sei mesi del 2022, l’area vasta registra una crescita di estese dimensioni rispetto allo scorso anno (+22,8%), sulla quale ha inciso in misura determinante la performance dell’area metropolitana milanese (+22,7%), sostenuta anche dalle progressioni delle province di Lodi (+31,5%) e di Monza Brianza (+20,2%).

In relazione alla dinamica trimestrale dell’import – pari a 28,2 miliardi di euro – l’incremento della domanda di prodotti e merceologie estere da utilizzare nei cicli industriali dell’area vasta, si è manifestata nel secondo trimestre 2022 attraverso un incremento in valore di circa 5,4 miliardi rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (+23,4%).

Le dinamiche territoriali palesano, inoltre, un’intensità superiore al complesso dell’area vasta per la provincia di Lodi (+41,1%) e degli andamenti simili tra la provincia di Monza Brianza (+23,4%) e la città metropolitana di Milano (+22%).

Se consideriamo la crescita complessiva delle importazioni, attribuibile al primo semestre 2022 (+24,1%), il saggio di incremento riscontrato dell’area vasta è scomponibile in performance differenziate con un grado di intensità meno incisivo in relazione al peso dei singoli territori sul totale import.

Il quadro di dettaglio evidenzia pertanto una dinamica particolarmente robusta per la provincia di Lodi (+47,4%), seguita a distanza dal territorio di Monza Brianza (+30,8%) e dall’area metropolitana milanese (+21,4%).

Il focus di analisi delle esportazioni sulle dinamiche settoriali e territoriali evidenzia in primo luogo che nel secondo trimestre 2022 la filiera del tessile abbigliamento pelli e accessori ha proseguito nel trend di crescita, in particolare per le performance attribuibili alla città metropolitana di Milano e al territorio della Brianza, con positivi riflessi sulla dinamica semestrale del 2022, diventando quindi il primo settore esportativo dell’area vasta.

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, il dettaglio trimestrale indica un arretramento consistente per il comparto dei macchinari in Brianza e una rilevante flessione nel Lodigiano, mentre solo nel Milanese si è osservata una crescita consistente.

Se consideriamo invece i prodotti in metallo, le dinamiche territoriali dell’export mettono in luce nel secondo trimestre 2022 una progressione di rilevanti dimensioni ed estesa territorialmente alle tre province incluse nel perimetro dell’area vasta.

Gli andamenti evidenziati per entrambi i settori della filiera metalmeccanica trovano inoltre un’ulteriore conferma nei confronti del quadro esportativo riferito ai primi sei mesi del 2022. Si palesano pertanto delle rilevanti difficoltà per il comparto dei macchinari e apparecchi nelle province di Lodi e di Monza Brianza, mentre lo stesso registra una progressione contenuta per l’area milanese.

Riguardo i prodotti della siderurgia e metallurgia, il bilancio del primo semestre 2022 si chiude con un sostenuto incremento dei valori esportati in tutti i territori.

Passando ai prodotti intermedi utilizzati nei cicli produttivi, tra i comparti di attività si registra un profilo trimestrale di crescita diffusa nei territori per le produzioni chimiche e in gomma-plastica, entrambe in rilevante aumento anche con riferimento ai primi sei mesi del 2022.

Relativamente alla farmaceutica, il settore ha mostrato un consistente aumento delle esportazioni, recuperando quindi le difficoltà che si erano palesate nel corso dello scorso anno, in particolare per la città metropolitana di Milano. Il trend esportativo evidenzia pertanto un aumento diffuso territorialmente e confermato anche dalla dinamica cumulata dei primi sei mesi del 2022, particolarmente espansiva per le province di Monza Brianza e di Lodi.

Passando agli altri settori, il secondo trimestre 2022 ha registrato un’ottima affermazione per il settore dell’elettronica e degli apparecchi ottici. L’export del comparto si è manifestato attraverso un sostenuto incremento che ha coinvolto con gradi di intensità differenti le province incluse nell’area vasta e che si riflette sulla performance della prima metà del 2022.

Positivo l’andamento export del comparto dei prodotti elettrici, in particolare per la crescita ottenuta dalla città metropolitana di Milano. La funzione di stimolo alle esportazioni dell’area milanese si è riverberata inoltre anche sul consuntivo settoriale del primo semestre 2022.

Il focus sull’export evidenzia inoltre una significativa crescita per le esportazioni delle industrie alimentari e delle bevande, i saggi di crescita trimestrali evidenziano un buona affermazione per tutti i territori, in particolare per il Milanese e la provincia di Lodi. Dinamiche che si sono riproposte anche in relazione al consuntivo dei primi sei mesi del 2022.

Il quadro di sostenuta espansione delle esportazioni non ha tuttavia interessato il comparto dei mezzi di trasporto, che registra pertanto una rilevante flessione ascrivibile alla provincia di Milano, che assume delle caratteristiche più ampie se analizzate nel contesto temporale del primo semestre 2022.

L’analisi riferita ai mercati dell’export nel secondo semestre 2022 evidenzia in prima battuta una ripresa dei mercati più prossimi geograficamente all’area vasta ossia alle piazze di destino europee che ha riguardato nel secondo trimestre 2022, che seppur con intensità di scala differenziate ha interessato in primo luogo la provincia di Lodi, dove tali mercati sono vitali per l’export dell’area, e la città metropolitana di Milano, mentre è stata relativamente più contenuta per il territorio della Brianza.

Il focus su mercati europei evidenzia innanzitutto che la progressione registrata è da ascrivere ai mercati dell’Unione Europea, cresciuti in tutti i territori dell’area vasta in misura superiore rispetto al dato continentale.

L’espansione ottenuta presso i partner comunitari ha quindi sopperito alla perdita di slancio delle mete di destino esterne allo spazio comune europeo, dove incide in misura determinante il quadro di diffusa flessione dell’export diretto verso la Russia, come conseguenza dell’attivazione delle misure sanzionatorie della UE per la guerra di aggressione all’Ucraina.

Il consuntivo dei primi sei mesi del 2022 è pertanto positivo per le esportazioni dell’area vasta verso l’Europa, in particolare per la funzione di traino esercitata dai mercati interni all’Unione Europea.

Se spostiamo il focus di analisi verso i mercati extra-europei, nel secondo trimestre 2022 le piazze più dinamiche si sono rivelate quelle americane rispetto a quelle asiatiche.

Il profilo trimestrale dell’export indica, infatti, una crescita consistente per i sistemi esportativi del Milanese e della Brianza verso le Americhe e un incremento più contenuto per l’export diretto verso i mercati dell’Asia. Se consideriamo invece il Lodigiano – dove entrambi i mercati sono minoritari sul valore totale dell’area – le performance evidenziano un ribaltamento delle tendenze, ponendo la crescita dell’export oltre oceano più consistente rispetto a quella del continente asiatico.

Il consuntivo 2022 dell’export per i mercati extra-europei riferibile ai primi sei mesi dell’anno indica, tuttavia, una dinamica frammentata tra i territori.

La crescita delle esportazioni ha insistito in misura molto ampia per intensità nel Milanese per quanto concerne i mercati americani rispetto alle piazze asiatiche, che tuttavia sono superiori in valore di oltre un quarto.

Si è invece osservato un differenziale più contenuto di crescita tra le due aree extra-europee per la provincia di Monza Brianza, che avvantaggia le Americhe, dove tuttavia l’export è circa la metà in valore rispetto a quanto ottenuto nei mercati dell’Asia.

In relazione al Lodigiano, pur essendo entrambi i mercati residuali sul totale export del territorio, si è tuttavia osservato un saggio di incremento similare nel corso del primo semestre 2022.

 

 

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