La dinamica dell'interscambio milanese
Nel periodo gennaio-settembre 2024 la città metropolitana di Milano ha registrato un valore complessivo delle esportazioni pari a 42,4 miliardi di euro, in diminuzione di circa 590 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2023 (-1,4%).
La dinamica negativa è stata condizionata in misura rilevante dalle flessioni dell’export nei settori dell’abbigliamento e di quello farmaceutico, in contrazione rispettivamente per 688 e 393 milioni di euro a confronto con il 2023. A essi si sono associati gli arretramenti registrati da elettronica e ottica (-81 milioni), in metallo (-71 milioni), gomma plastica (-32 milioni) e mezzi di trasporto (-23 milioni).
La composizione settoriale conferma l’abbigliamento come primo comparto dell’export con 7,9 miliardi di euro (18,8% del totale export), seguito dalla meccanica (6,1 miliardi; 14,4%) e dalla chimica (5 miliardi; 12%), in aumento rispettivamente per 40,5 e 58 milioni nei confronti dei primi nove mesi dello scorso anno.
Nella classifica settoriale, con oltre 3 miliardi di euro esportati, si confermano in quarta posizione la farmaceutica (3,9 miliardi) e in quinta gli apparecchi elettrici (3,6 miliardi), mentre al livello successivo si collocano le produzioni delle industrie metallurgiche (3 miliardi).
Oltre i 2 miliardi, si posizionano l’elettronica e ottica (2,5 miliardi) e le industrie alimentari e delle bevande (2,1 miliardi circa), in crescita per circa 193 milioni su base annua, mentre chiudono la classifica gomma-plastica (1,7 miliardi) e mezzi di trasporto (1,1 miliardi).
Nei primi nove mesi del 2024, la città metropolitana di Milano ha registrato flussi importativi per 62,5 miliardi di euro, evidenziando una flessione di 1,7 miliardi nei confronti dell’analogo periodo dello scorso anno (-2,7%).
L’arretramento complessivo dell’import non ha tuttavia rovesciato l’ordine di grandezza relativo alla composizione per settori, confermando quindi l’elettronica e ottica, con 9,4 miliardi di euro (15,1% del totale), come il primo comparto in valore e la chimica in seconda posizione con oltre 7,6 miliardi (12,7% del totale).
Seguono in ordine di grandezza l’import di prodotti farmaceutici con 6 miliardi di euro (9,6%) e il comparto dei macchinari con 5,9 miliardi (9,5%).
Nella fascia oltre i 5 miliardi si collocano i prodotti in metallo (5,6 miliardi), i mezzi di trasporto (5,2 miliardi) e l’abbigliamento (5,1 miliardi circa).
Seguono nella graduatoria locale dell’import gli apparecchi elettrici (4,7 miliardi) e superano i 2 miliardi di euro l’alimentare (2,9 miliardi) e la gomma-plastica (2,3 miliardi di euro).
Considerato in termini percentuali, l’andamento registrato dall’export della città metropolitana di Milano nei primi nove mesi del 2024 ha evidenziato una variazione tendenziale negativa pari a -1,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I maggiori apporti a tale flessione sono ascrivibili alla filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (-7,9%) e al settore della farmaceutica (-9,2%).
Tra i settori in arretramento, si segnalano anche i comparti dell’elettronica (-3,2%) e dei prodotti in metallo (-2,3%), seguiti per rilevanza dai settori dei mezzi di trasporto (-2%), della gomma-plastica (-1,8%) e del legno-carta (-0,9%).
Infine, tra i rami di attività produttiva meno incidenti sulla dinamica esportativa milanese, si segnalano le flessioni a doppia cifra registrate dai settori dell’estrazione dei minerali (-47,4%) e dell’agricoltura(-12,4%).
Evidenziano, invece, un contributo positivo alla dinamica esportativa le industrie alimentari e delle bevande (+10,1%), il settore dei macchinari (+0,9%) e i comparti della chimica e degli apparecchi elettrici (+0,8% per entrambi).
Nei primi nove mesi del 2024 l’import dell’area metropolitana milanese ha proseguito nel trend calante registrando, su base annua, una flessione complessiva del 2,7%.
La dinamica negativa dell’import è stata dominata dalla significativa flessione segnata dal comparto dei prodotti elettrici e dalle consistenti contrazioni dei settori dell’elettronica e ottica, dei macchinari e dei prodotti in metallo.
Il dettaglio settoriale, come già evidenziato, mostra un netto arretramento ascrivibile ai prodotti elettrici (-17,8%), corrispondente in valore a una flessione di oltre 1 miliardo di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023.
Tra gli altri settori che hanno contribuito all’arretramento generale si segnalano i comparti dell’elettronica e ottica (-8,2%) e dei macchinari (-8,6%), con perdite in valore rispettivamente di 845 e 561 milioni di euro, seguiti dal settore dei prodotti in metallo (-3,5%), con una flessione cumulata di oltre 200 milioni nei primi nove mesi del 2024.
In controtendenza rispetto al trend generale risultano le variazioni registrate dai mezzi di trasporto (+12%) – in aumento di oltre 560 milioni – e dai comparti della farmaceutica (+4,9%) e della chimica (+3,6%), con incrementi dei flussi importativi rispettivamente di 281 e 261 milioni di euro, seguiti in graduatoria dalle industrie alimentari e delle bevande (+1,3%).
Le direttrici geografiche dell’export milanese evidenziano che i mercati europei assorbono oltre il 56% dei flussi diretti all’estero.
L’export verso l’Europa dei primi nove mesi del 2024 registra per la città metropolitana di Milano un valore di 23,9 miliardi di euro, dei quali 15,3 diretti nell’Unione Europea e 8,6 miliardi verso i Paesi europei esterni al perimetro della UE.
In particolare, tra questi ultimi mercati le quote più consistenti di export sono dirette verso la Svizzera (4,5 miliardi), il Regno Unito (2 miliardi circa) e la Turchia (1 miliardo).
Tra i mercati extra-europei, l’Asia costituisce la destinazione principale. Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni milanesi verso il continente sono state pari a 9,1 miliardi di euro, il 21,5% dell’export milanese.
Il dettaglio del continente asiatico per piazza di destinazione evidenzia che circa i due terzi dei flussi esportativi si indirizzano verso l’Asia Orientale (5,9 miliardi di euro); di questi 2,1 miliardi sono diretti in Cina, 1,1 miliardi di euro verso il Giappone e 2 miliardi circa verso le quattro Tigri Asiatiche, dove predominano tra i mercati la Corea del Sud (879 milioni) e la zona speciale cinese di Hong Kong (603 milioni).
La seconda destinazione extra-UE delle esportazioni è rappresentata dall’America (circa 6,5 miliardi di euro e il 15,2% del totale provinciale), dove è rilevante in particolare il mercato USA, con 4,5 miliardi di euro (10,6%).
In relazione alle importazioni della città metropolitana di Milano, la ripartizione per partner geografico di provenienza conferma la prevalenza europea: nei primi nove mesi del 2024, su un totale di 62,5 miliardi di euro importati dall’area milanese, circa 46,5 sono ascrivibili all’Europa (74% del totale), di cui 40,2 ai Paesi UE.
L’import di matrice extra-europea che riguarda i Paesi asiatici è quantificabile invece in 11,7 miliardi di euro (il 18,7% dell’import provinciale).
Risulta più ridotta, infine, la quota di importazioni proveniente dal continente americano: 3 miliardi di euro (4,9%), dei quali oltre 2 sono ascrivibili all’import made in USA (3,1%).
La dinamica delle esportazioni milanesi per area geografica registra un calo diffuso sia nei mercati europei sia extra-europei, in particolare nei confronti dell’America, dove insiste la flessione del mercato USA.
L’export verso l’Europa è diminuito dell’1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2023. La dinamica è ascrivibile in particolare alla flessione dei flussi esportativi verso l’area esterna alla UE (-3,8%), sulla quale grava in particolare il calo delle esportazioni verso il Regno Unito (-9,3%) e gli arretramenti di Turchia (-3,7%) e Svizzera (-1,5%), mentre è in stagnazione l’export diretto nell’Unione Europea (-0,1%).
In relazione ai mercati extra-europei, come accennato, si registra una flessione dell’export verso l’America (-6%), dove incide il significativo arretramento degli Stati Uniti (-6,9%).
Nei confronti dei mercati asiatici, la contrazione complessiva (-0,7%) è da ascrivere alla flessione dei mercati dell’Asia Orientale (-5,9%), dove emergono in particolare le sensibili riduzioni verso la Cina (-6,3%) e l’area delle Tigri Asiatiche (-8,2%), sulla quale insiste la flessione a doppia cifra riscontrata nel mercato della Corea del Sud (-16,2%), mentre si registra un consistente aumento per Hong Kong (+4,9%).
Diversa intonazione hanno assunto invece i flussi esportativi diretti in Medio Oriente – che per l’area milanese rappresenta la seconda meta di destinazione del continente asiatico – dove si osserva una dinamica ascendente a due cifre (+14,6%).
La dinamica dell’import dell’area metropolitana milanese nei primi nove mesi del 2024 ha registrato una flessione complessiva del 2,7%, sulla quale ha inciso sia l’arretramento dei mercati europei (-1,7%) sia la flessione delle piazze asiatiche (-9%).
In relazione alle importazioni provenienti dai partner europei, la dinamica è stata trainata dal calo registrato nei confronti dei partner della UE (-2,3%), non sufficientemente bilanciato dalla crescita rilevata nei confronti dei Paesi europei non UE (+2,7%).
Il focus sull’import di matrice asiatica evidenzia che la flessione è ascrivibile alla profonda contrazione dei flussi commerciali in entrata dall’Asia Orientale (-10%), che ha interessato in particolare le merceologie provenienti dal Giappone (-32,3%), dalla Cina (-7,1%) e dalle quattro Tigri Asiatiche (-11,8%), in particolare da Taiwan (-16,6%) e Corea del Sud (-11,2%).
In relazione alle importazioni provenienti dai partner extra-europei, si segnala, inoltre, la stagnazione complessiva dell’import americano e in particolare il consistente arretramento dell’import di matrice USA (-1,8%).
Nei primi nove mesi del 2024 la città metropolitana di Milano ha esportato prodotti per circa 15,4 miliardi di euro verso l’Unione Europea, evidenziando una marginale contrazione rispetto allo scorso anno (16 milioni di euro).
La Francia si conferma quale mercato principale di destinazione dell’export dell’Europa comunitaria, con un valore di oltre 3,4 miliardi di euro di merci esportate tra gennaio e settembre (22,2% del totale export verso la UE), consolidando il sorpasso sulla Germania che si colloca quindi al secondo posto per rilevanza come mercato export per la città metropolitana di Milano, con oltre 3,2 miliardi di euro (20,9% del totale export verso la UE).
Conferma, invece, la terza posizione la Spagna (10,7%), con più di 1,6 miliardi, seguita in ordine di grandezza dai Paesi Bassi (6,8%), con oltre 1 miliardo e dalla Polonia con 964 milioni di euro (6,3%).
I primi cinque mercati dell’export milanese verso l’Unione Europea concentrano quindi complessivamente il 67% dei flussi commerciali in uscita verso lo spazio economico comunitario, per un valore complessivo di circa 10,3 miliardi di euro.
Gli altri mercati di sbocco mostrano invece una capacità più ridotta di attrazione; tra i più rilevanti si segnalano il Belgio (oltre 636 milioni), seguito con oltre 400 milioni di valori esportati da Grecia, Repubblica Ceca, Austria e Romania.
Nei primi nove mesi del 2024 la città metropolitana di Milano ha registrato un valore complessivo delle importazioni dall’Unione Europea quantificabile in 40,2 miliardi di euro, in flessione di oltre 960 milioni rispetto all’analogo periodo del 2023.
La Germania si conferma come il primo partner fornitore delle imprese milanesi, con più di 12,5 miliardi di euro diretti verso il territorio dell’area metropolitana da parte di un Paese UE, corrispondente al 31,1% del totale import dall’Unione Europea.
Seguono a distanza i Paesi Bassi, con 7,8 miliardi di euro (19,4% del totale import) e la Francia in terza posizione con oltre 5 miliardi (12,5%).
Si collocano, invece, al quarto posto in valore le importazioni provenienti dalla Spagna (3,1 miliardi) e sfiora i 2,8 miliardi di euro l’import di matrice belga.
I primi cinque partner commerciali rappresentano quindi il 77,7% delle importazioni provenienti dai partner UE, per un ammontare complessivo di 31,1 miliardi di euro.
Tra i partner commerciali che superano il miliardo di euro per valore dell’import da un Paese dell’Unione Europea verso la città metropolitana di Milano, si segnalano Repubblica Ceca e Polonia (rispettivamente con 1,2 e 1,1 miliardi), seguono poi con cifre inferiori al miliardo di euro Irlanda, Ungheria e Svezia.
Valutato in termini percentuali, l’andamento dell’export dell’area milanese verso l’Unione Europea registra una sostanziale stagnazione rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (-0,1%).
Le difficoltà riscontrate dalla capacità di penetrazione verso i mercati di sbocco comunitari è ben rappresentata dal trend calante registrato da alcuni dei mercati di riferimento dell’area milanese.
Tra i quelli più rilevanti per l’export della città metropolitana di Milano si registra una flessione significativa nei confronti dei Paesi Bassi (-7,4%) e una riduzione della dinamica esportativa nei confronti della Germania (-0,7%) e della Francia (-0,3%).
Tra i partner storici per l’export milanese, si segnala, inoltre, la flessione a due cifre verso il Belgio (-12,8%), mentre si osserva un incremento significativo sia nei confronti della Spagna (+4,6%) che della Polonia (+8,3%).
Tra i mercati minori per l’area mianese, si rilevano performance differenziate, pertanto tra le destinazioni in crescita troviamo Portogallo (+32,7%) e Slovacchia (+18,5%), mentre è in flessione la Romania (-13,8%) e in arretramento il mercato della Grecia (-3%).
Le importazioni provenienti dall’Unione Europea registrano una significativa flessione nei primi nove mesi del 2024 (-2,3%), corrispondente a più di 960 milioni di euro.
Sulla dinamica complessiva incidono in misura significativa gli arretramenti dei flussi importativi provenienti dalla Germania (-1,7%) – primo partner commerciale – dalla Francia (-7,1%) e dai Paesi Bassi(-5,4%), che per la loro rilevanza in termini di peso (complessivamente il 63%) condizionano il trend dei flussi commerciali in entrata nell’area metropolitana milanese.
Tra i partner storici si segnalano, inoltre, le flessioni dell’import provenienti da Grecia (-8,4%), Belgio (-4,2%) e Polonia (-4%).
L’unica eccezione all’andamento negativo registrato tra i partner comunitari più importanti per il territorio della città metropolitana di Milano è rappresentata dalla Spagna, per la quale si nota un consolidamento del trend di crescita (+6,5%), al quale si associano – tra i partner minori – i rilevanti incrementi registrati per Repubblica Ceca (+9,6%), Irlanda (+6,1%), Danimarca (+16,6%) e Slovenia (+10,4%).