La dinamica dell'industria milanese

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2022
Indice della produzione industriale

Nel terzo trimestre 2022 l’attività industriale ha continuato a espandersi, coinvolgendo i piani afferenti alla produzione, al fatturato e agli ordini, attraverso una dinamica che si è manifestata superiore al contesto regionale.

Nonostante la continua ascesa dei prezzi delle materie prime a uso industriale, sia su base trimestrale (+9,8%) che annua (+50,2%), e la dinamica incrementale dei listini prezzi dei prodotti industriali finiti (+5,5% rispetto al trimestre precedente e +22,6% su base annua), il ritmo produttivo ha evidenziato un ulteriore rafforzamento sia congiunturale che tendenziale.

Il focus di analisi sull’indice della produzione industriale e sulle variazioni riferite al terzo trimestre dello scorso anno registra una nuova progressione dell’indice, che nel terzo trimestre 2022 ha raggiunto un nuovo picco con quota 120,4, il più alto nella serie storica degli ultimi vent’anni.

Considerando invece l’analisi delle variazioni tendenziali, ossia riferite all’analogo trimestre dello scorso anno, la produzione ha messo a segno un nuovo cospicuo aumento (+6,1%), superiore a quanto registrato dalla manifattura in Lombardia.

 

 
Analisi congiunturale

Nel terzo trimestre 2022, il quadro complessivo dell’industria manifatturiera milanese ha registrato un percorso di crescita che si è manifestato sul piano della produzione, del fatturato e degli ordini.

Il dato congiunturale evidenzia un incremento dei volumi produttivi dell’area metropolitana milanese largamente superiore alla dinamica rilevata nel territorio regionale (rispettivamente +1,3% e +0,4% destagionalizzato).

Anche in relazione al fatturato e al portafoglio ordini, l’attività manifatturiera milanese registra un differenziale di performance che l’avvantaggia ampiamente rispetto al contesto regionale.

In particolare nell’area milanese, si è osservata per gli ordini una crescita di dimensioni più rilevanti del canale estero (+6,9% destagionalizzato) rispetto alla componente domestica (+4,7% destagionalizzato), determinando un aumento generale dei giorni di produzione assicurata (da 69 a 78).

Se consideriamo la dinamica del fatturato, nel terzo trimestre 2022 si è osservato per la manifattura milanese un incremento maggiore (+3,5% destagionalizzato) rispetto al sistema manifatturiero della Lombardia, dove il saggio di crescita è più ridotto (+2,6% destagionalizzato).

 

Analisi tendenziale

La dinamica tendenziale registra ancora un quadro di sostenuta espansione per l’industria manifatturiera milanese nel terzo trimestre 2022.

L’andamento complessivo dell’attività industriale si colloca nel trend generale riscontrato a livello regionale, dove – oltre a proseguire il sentiero di crescita della produzione – sono incrementati significativamente gli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini.

Gli aumenti ottenuti dalla manifattura metropolitana sul piano produttivo, del fatturato e degli ordini costituiscono un ulteriore elemento positivo che contribuisce a sviluppare e incrementare la dinamica oltre i livelli pre-pandemici.

L’analisi puntuale degli indicatori registra pertanto sul piano della produzione industriale un rilevante incremento su base annua (+6,1%), che si inserisce in un contesto regionale anch’esso in crescita (+4,8%).

Se consideriamo il fatturato della manifattura milanese, la crescita ottenuta su base annua (+14,5%) è superiore di un punto rispetto al ritmo di espansione ottenuto dall’industria in Lombardia (+13,5%).

La suddivisione tra mercato interno ed estero mostra un trend migliore del canale extra-domestico (+15%) rispetto alla dinamica registrata dalla componente interna (+14,3%).

In relazione al portafoglio ordini, la dinamica tendenziale complessiva ha mostrato un rilevante incremento (+10%) che ha beneficiato di un input consistente proveniente dai mercati esteri (+12,3%), superiore per scala di intensità alla crescita ottenuta nel mercato interno (+8,7%).

Il confronto con la dinamica lombarda evidenzia, inoltre, un migliore posizionamento del sistema manifatturiero milanese, essendo più contenuto l’incremento registrato dall’industria regionale sia complessivamente (+6,6%) che delle sue componenti: estera (+7,2%) e interna (+6,2%).

 

Dinamiche a confronto

Il quadro internazionale di incertezza determinato dal protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina e il contesto macroeconomico globale sempre più proiettato verso una dinamica futura recessiva si sta riflettendo in misura rilevante sulla performance dell’industria manifatturiera dell’Eurozona che – anche nel terzo trimestre 2022 – evidenzia un trend sostanzialmente piatto.

L’industria nazionale, nonostante l’aumento congiunturale registrato ad agosto, mostra nel terzo trimestre 2022, in linea con l’andamento dell’Eurozona, un andamento della produzione anch’esso piatto a causa anche del perdurare di un quadro di alta inflazione che nel mese di ottobre ha raggiunto l’11,9% su base tendenziale.

Se passiamo alla dimensione locale della manifattura, il quadro di dettaglio del terzo trimestre 2022 evidenzia un incremento sostenuto dei volumi prodotti per il sistema manifatturiero della città metropolitana di Milano che ha largamente sopravanzato la dinamica osservata in Lombardia.

Analizzando i trend di entrambi i territori, si osserva una capacità di resilienza dell’attività manifatturiera superiore a quanto registrato dall’Eurozona nel suo complesso, dove le difficoltà sono ormai evidenti.

 

 
Mercato del lavoro

La crescita dell’attività industriale nel terzo trimestre 2022 si è accompagnata a una riduzione delle ore complessive di utilizzo della cassa integrazione rispetto al picco raggiunto nel precedente trimestre, mentre è cresciuta la platea di imprese che ne ha fatto ricorso. L’apparente contraddittorietà degli andamenti non può prescindere dalla situazione particolare in cui si trovano a operare alcuni settori caratterizzati da un uso molto intenso dell’energia elettrica – i cosiddetti energivori – per i quali l’incremento dei prezzi dell’energia si è riflesso sull’attività produttiva complessiva.

In particolare, l’incidenza oraria della cassa integrazione (CIG) in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro utilizzato ha registrato una riduzione rispetto alla dinamica dello scorso trimestre (2,9% contro 5,2%), tuttavia la quota di utilizzo rispetto a inizio anno si mantiene sempre elevata, essendo ascrivibile a un ampio ricorso allo strumento da parte delle grandi imprese.

Come già accennato, il terzo trimestre 2022 ha registrato un rafforzamento dell’universo di imprese interessate dalla cassa integrazione, alimentata in misura elevata dalla classe dimensionale oltre i 200 addetti, incrementando la frazione rispetto al trimestre precedente (5,9% contro 4,9%).

In relazione alla dinamica occupazionale, il saldo complessivo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (+0,5%) si è ripreso rispetto alla dinamica fiacca evidenziata nei tre mesi precedenti.

 

 
Previsioni per il quarto trimestre 2022

Le attese delle imprese per il quarto trimestre 2022 si caratterizzano per una continuazione del sentiment negativo che coinvolge in particolare sia la dimensione produttiva sia le prospettive sulla domanda interna ed estera.

Le aspettative delle imprese evidenziano in particolare un assestamento del clima di fiducia su saldi negativi (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) in relazione ai piani di indagine afferenti alla produzione industriale e nei confronti della domanda proveniente dai mercati.

In generale, il clima di fiducia mostra uno sganciamento dai risultati positivi ottenuti nel terzo trimestre, proiettando invece in chiave prospettica il quadro di incertezza e le variabili negative di contesto che caratterizzeranno i prossimi trimestri, legati in primo luogo al perdurare della guerra tra Russia e Ucraina e all’accelerazione della dinamica inflazionistica che in ottobre ha raggiunto un nuovo record (11,9%), con il corollario dei nuovi aumenti dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali per arginare il fenomeno.

L’analisi di dettaglio delle aspettative delle imprese per il quarto trimestre 2022, espresse dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registra pertanto un sentiero ancora regressivo per la produzione industriale rispetto ai tre mesi precedenti (-2,5%).

In relazione all’occupazione, le attese delle imprese per il terzo trimestre 2022 – pur indicando la stabilità come ipotesi condivisa dal 76,3% delle imprese industriali – mostrano un saldo complessivo in continuo arretramento rispetto ai tre mesi precedenti (5,1% contro 6,5%).

Il peggioramento delle aspettative continua inoltre a coinvolgere in misura massiccia la domanda prevista dai mercati. In particolare, la domanda interna si è ormai stabilizzata in un quadrante ampiamente negativo, facendo registrare un'ulteriore regressione del saldo complessivo (-11,4% contro -10,2%), dando quindi nuova concretezza a un quadro di rapido deterioramento del contesto economico nazionale, rafforzato anche dalla visione attendista di oltre la metà delle imprese intervistate.

Riguardo la domanda estera, si registra un peggioramento del saldo finale delle risposte rispetto alla precedente rilevazione trimestrale (-4% contro -3,1%), segnale evidente del quadro di incertezza prospettato dalle imprese sulla situazione politica ed economica internazionale.

 

 

 

In relazione al focus di analisi sulle prospettive dell’industria manifatturiera per il quarto trimestre 2022, effettuata attraverso il confronto tra piano qualitativo (espresso dall’indicatore sintetico delle aspettative, che sintetizza le componenti di stima delle imprese su produzione, domanda e occupazione) e piano quantitativo afferente al ciclo di breve termine della produzione industriale, possiamo osservare un avvio di convergenza dei due andamenti.

Le indicazioni quantitative provenienti dal ciclo della produzione di breve termine, pur esprimendo ancora un sentiero positivo per la manifattura milanese, indicano un inizio di rallentamento della dinamica. Esse tuttavia non incorporano il quadro complessivo delle attese espresse dagli operatori industriali, sul quale grava invece un contesto di incertezza relativo alle dinamiche economiche e politiche che definiscono il perimetro di stima dell’attività futura della manifattura. L’indicatore sintetico delle aspettative traccia infatti un peggioramento delle attese per il prossimo trimestre.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

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