La dinamica dell’industria brianzola

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Nel primo trimestre del 2023 l’industria manifatturiera brianzola continua a seguire un percorso di crescita in linea con il trimestre precedente, mentre in regione si osserva un marcato rallentamento. La dinamica è ancora estremamente positiva per tutti gli indicatori rilevati non solo rispetto allo scorso trimestre, ma anche a un anno fa, a eccezione di una flessione degli ordini interni, compensati comunque dalla componente estera. Continua allo stesso tempo a rallentare la crescita dei prezzi delle materie prime sia a livello regionale sia provinciale. Le aspettative si mantengono nel complesso positive, mostrando un generale miglioramento rispetto alle opinioni espresse tre mesi fa. Nel primo grafico si osserva il permanere di una discreta crescita tendenziale della produzione industriale brianzola (3,3%), dato che migliora quello del trimestre scorso (2,8%). Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 il 2010 come anno di riferimento) tocca un nuovo massimo nella serie storica recente, arrivando a quota 122,7; il dato lombardo si colloca poco al di sopra, a quota 124,8.

 

 
Analisi congiunturale

A livello congiunturale, quindi rispetto al quarto trimestre 2022, l’industria manifatturiera brianzola evidenzia una crescita discreta dei principali indicatori e in particolare della produzione, mentre a livello regionale si osserva una sostanziale stabilità.

La produzione industriale in Brianza cresce dello 0,9% (dato destagionalizzato) su base congiunturale, contro una variazione pressoché nulla in regione. Il dato del fatturato registra anche in questo trimestre una crescita superiore a quella della produzione, anche per effetto degli incrementi dei prezzi, pari al 2% in Brianza e all’1,8% in Lombardia. La quota di fatturato realizzata all’estero si mantiene sui livelli consueti, poco inferiori al 40%; in particolare si colloca al 39,5% in provincia e al 39,3% in regione.

L’indicatore degli ordini è l’unico dal quale emergono alcuni segnali di criticità; si osserva infatti un sensibile calo congiunturale degli ordini provenienti dall’Italia (-1,3%), mentre per contro crescono le commesse provenienti dall’estero (2,1%), una dinamica opposta a quella registrata nell’ultimo trimestre 2022. In Lombardia la dinamica degli ordini è piuttosto contenuta, ma si mantiene positiva sia per gli ordini interni (+0,3%) sia per quelli esteri (+0,8%).

La crescita dei prezzi rallenta ulteriormente rispetto a quanto osservato negli ultimi trimestri. Per i prezzi delle materie prime la crescita congiunturale rilevata dalle imprese manifatturiere brianzole è stata del 2,4%, dopo essere stata superiore al 10% solo due trimestri prima; lo stesso fenomeno si verifica a livello regionale, dove la crescita dei prezzi delle materie prime è del 3,3%. Rallenta anche la dinamica di crescita dei prodotti finiti, che in questo trimestre si attesta al 3,2% in Brianza.

 

Analisi tendenziale

A livello tendenziale, quindi a confronto con il primo trimestre del 2022, si registra una crescita ancora piuttosto robusta per tuti gli indicatori sia a livello provinciale sia regionale, a eccezione di una flessione che riguarda la dinamica degli ordini interni. Si conferma in particolare un’importante crescita annua del fatturato, sulla quale influisce naturalmente ancora la dinamica dei prezzi.

La produzione industriale in Brianza cresce in un anno del 3,3%, meglio del dato regionale (2,5%) e di quello registrato lo scorso trimestre.

Come accennato, la crescita del fatturato risulta migliore della produzione di alcuni punti percentuali per entrambi i livelli territoriali. L’incremento annuo complessivo dei ricavi del manifatturiero è quasi identico in Brianza (7,8%) e in Lombardia (7,7%) e anche la scomposizione tra componente esterna e interna risulta molto simile. La crescita si deve soprattutto ai mercati esteri che registrano un incremento del 9,3% a Monza e dell’8,9% in Lombardia, le vendite sul mercato nazionale crescono invece rispettivamente del 6,8% e del 6,9%.

L’indicatore degli ordini mostra una dinamica meno brillante pur restando positiva, sia in provincia che in regione. In Brianza la crescita annua delle commesse ricevute dalle imprese manifatturiere è del 2% rispetto a un 2,8% in Lombardia. Le prospettive migliori arrivano dai mercati esteri, per i quali si registra una crescita del 6,5% in provincia e del 5,5% in regione; più critica la dinamica degli ordini interni per i quali si osserva un calo a Monza (-0,9%) e una piccola crescita in Lombardia (1,1%).

 

Mercato del lavoro

Gli indicatori dell’indagine congiunturale relativi al mercato del lavoro delle imprese manifatturiere brianzole risultano particolarmente positivi per quanto riguarda la variazione dell’occupazione. Si osserva infatti un saldo positivo dell’1,2% tra entrate e uscite di addetti nel trimestre: un dato decisamente migliore di quello riscontrato nel primo trimestre del 2022 (0,1%) e del 2021 (0,6%), grazie a un tasso di ingresso del 3,4%, il dato più alto rilevato in un singolo trimestre negli ultimi anni. La quota di imprese che dichiara di avere fatto ricorso alla CIG continua a crescere leggermente arrivando al 6,6% nel trimestre in esame rispetto al 3,8% di un anno fa e al 5,6% dello scorso trimestre, arrivando quindi a superare, seppur di poco, la quota media di ricorso alla CIG rilevata tra 2017 e 2019. L’incidenza della CIG sul monte ore complessivo delle imprese nel trimestre rimane però estremamente contenuta, pari allo 0,4%, in linea con la scorsa rilevazione.

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2023

Le aspettative degli imprenditori brianzoli per il prossimo trimestre risultano complessivamente ottimiste e in miglioramento rispetto al precedente. Migliorano in particolare i giudizi riguardo a produzione, occupazione e domanda estera; sono invece in prevalenza negative le aspettative sulla domanda interna, riflettendo il dato negativo rilevato per gli ordini interni nel trimestre.

I giudizi sulla produzione industriale registrano solamente un 9,6% di operatori che si aspetta un calo, opposto al 25,7% che indica una prospettiva di crescita, con un deciso miglioramento del saldo tra ottimisti e pessimisti rispetto ai trimestri recenti. Anche per l’occupazione si osserva la stessa tendenza: cresce la quota dei rispondenti che si aspetta un incremento degli occupati (dall’11,2% di tre mesi fa al 17,6%), mentre i giudizi negativi riguardano solo il 7,4% degli operatori.

Le aspettative sulla domanda degli imprenditori brianzoli mostrano una crescente divaricazione a favore delle prospettive offerte dai mercati esteri. Il saldo tra giudizi di crescita e di diminuzione della domanda estera risulta infatti positivo di ben 20,8 punti percentuali. Per la domanda interna si osserva invece una differenza negativa (-2,9), ma è comunque da rilevare una quota molto elevata di rispondenti che esprime giudizi di stabilità (70,6%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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