La dinamica dell’industria milanese

MI
MB
LO
Trimestre
Secondo
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Il secondo trimestre 2023 registra per la città metropolitana di Milano una progressione della produzione industriale sia in riferimento al precedente trimestre che nei confronti dello stesso trimestre dello scorso anno.

L’indice della produzione industriale, con base riferita al 2010, ha raggiunto nel secondo trimestre 2023 un nuovo picco a quota 123,1, con riflessi positivi anche sulla dinamica tendenziale; nei confronti del secondo trimestre dello scorso anno, infatti, la produzione industriale ha registrato un rilevante incremento (+3,7%), ampiamente superiore a quanto ottenuto dalla manifattura industriale in Lombardia (+0,5%). Tuttavia, all’interno dell’attività industriale complessiva la dinamica di crescita della produzione si colloca in un quadro generale che inizia a manifestare alcune criticità in relazione agli ordini, in significativo arretramento rispetto al dato del precedente trimestre.

 

 
Analisi congiunturale

Nel secondo trimestre 2023, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera milanese ha registrato un primo segnale di inversione della tendenza positiva, determinato da una significativa flessione del portafoglio ordini rispetto al precedente trimestre che ha riguardato sia la componente interna che estera (-2,6% e -3,1% destagionalizzato).

La dinamica ampiamente negativa osservata nell’area metropolitana milanese non trova riscontro nel sistema industriale lombardo, dove la componente domestica degli ordini evidenzia un arretramento più contenuto (-0,2%), mentre si registra un’invarianza per gli ordini esteri.

Sul piano produttivo, il dato congiunturale mette in luce un incremento dei volumi della città metropolitana milanese (+1,2% destagionalizzato) superiore alla debole dinamica registrata in Lombardia (+0,3%).

In relazione al fatturato, i differenziali territoriali tra dimensione locale e livello regionale evidenziano un incremento per l’industria dell’area metropolitana (+0,6% destagionalizzato) che si pone in controtendenza alla manifattura della Lombardia, dove invece si registra un arretramento rispetto al trimestre precedente (-0,3%).

 

Analisi tendenziale

Nel secondo trimestre 2023 l’attività industriale milanese registra ancora un quadro di sostenuta espansione, evidenziando un percorso di crescita superiore ai trend riscontrati in Lombardia sia sul piano della produzione sia nei confronti del fatturato e degli ordini.

L’analisi puntuale degli indicatori registra quindi per la produzione industriale un incremento su base annua (+3,7%) nettamente superiore alla dinamica regionale (+0,5%).

In relazione al fatturato, la crescita acquisita dall’industria milanese (+4,9%) evidenzia un saggio incrementale maggiore rispetto a quanto ottenuto dall’industria in Lombardia (+1,9%).

L’espansione del fatturato della manifattura metropolitana ha beneficiato di un apporto rilevante del canale estero (+9,7%) che è risultato ampiamente superiore alla componente domestica (+2,2%) e indicativo di una netta prevalenza della performance milanese rispetto alla manifattura della Lombardia, sia in relazione alla componente estera (+3,9%) che nei confronti del mercato interno (+0,6%).

In relazione al portafoglio ordini, sulla dinamica tendenziale si riflette il significativo arretramento congiunturale registrato nel trimestre, palesando una dinamica contenuta per l’area milanese (+1,6%) e coerente al quadro di compressione del saggio di crescita registrata dalla manifattura lombarda (+0,8%).

La suddivisione tra mercato estero e interno evidenzia l’apporto determinante dei mercati esteri (+5,2%) nel sostenere la dinamica complessiva, compensando quindi il contributo negativo ascrivibile al mercato interno (-0,5%).

Il medesimo trend, con differente scala di intensità, si riscontra per la manifattura regionale dove le commesse ottenute dal canale estero (+2%) bilanciano la stagnazione della componente interna degli ordini.

 

Dinamiche a confronto

La comparazione tra le dinamiche dei sistemi manifatturieri locali – sia milanese che lombardo - rispetto al contesto nazionale e dell’Eurozona evidenzia una netta differenziazione degli andamenti: in arretramento per l’Italia e l’Eurozona, ancora in aumento per la città metropolitana di Milano e in debole progressione per la Lombardia.

In particolare, sia l’industria manifatturiera italiana sia la manifattura della zona Euro mostrano nel secondo trimestre 2023 un arretramento della produzione industriale (-1,3% e -1,4% destagionalizzato) rispetto al precedente trimestre.

Se passiamo alla dimensione locale della manifattura possiamo osservare un trend ancora espansivo per la città metropolitana milanese (+1,2%), mentre per l’industria della Lombardia, dopo il trend crescita dei volumi prodotti sperimentati nel 2022, il quadro di dettaglio del secondo trimestre 2023 evidenzia una fase di debole progressione per la produzione industriale (+0,3%).

 

 
Mercato del lavoro

Il proseguimento dell’attività produttiva nel secondo trimestre 2023 si è accompagnato a una diminuzione delle ore complessive di utilizzo della Cassa integrazione e della platea di imprese utilizzatrici rispetto al trimestre precedente.

L’incidenza oraria della Cassa integrazione (CIG) in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro utilizzato ha quindi registrato una drastica riduzione rispetto alla dinamica del primo trimestre (1,3% contro 2,7%), accompagnandosi a una contestuale diminuzione della quota di imprese utilizzatrici della cassa integrazione (6,1% contro 6,9%).

In relazione alla dinamica occupazionale si registra invece un saldo nullo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale che si contrappone al dato positivo del trimestre precedente (+0,6%).

 

 
Previsioni per il terzo trimestre 2023

Il quadro previsivo delle imprese manifatturiere milanesi per il terzo trimestre 2023 evidenzia un sentiment complessivo che inizia a deteriorarsi, soprattutto in relazione alle aspettative sulla produzione industriale e alle prospettive sulla domanda attesa dai mercati sia interni che esteri, accompagnate da una frenata delle attese sull’occupazione.

Se confrontata con la rilevazione precedente, l’analisi di dettaglio delle aspettative delle imprese per il terzo trimestre 2023 rispetto alla produzione industriale e agli ordini esteri registra il passaggio di frazioni consistenti di imprese dall’area di aumento e di stabilità verso quella di diminuzione: in tal senso devono essere analizzati il peggioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) nei confronti del precedente trimestre sia in relazione alla produzione industriale (+2,1% contro +20,2%) che nei confronti della domanda attesa dai mercati.

In particolare, se consideriamo le stime delle imprese per il mercato interno il quadro complessivo rispetto al precedente trimestre passa in terreno negativo (-5% contro +5,6%), e anche per i mercati esteri le prospettive degli ordini attesi per il terzo trimestre 2023 subiscono un drastico ridimensionamento (+1,6% contro +19%).

In relazione all’occupazione, si osserva un peggioramento del saldo complessivo (+8,5% contro +10,9%) pur rimanendo ancora in un intorno positivo.

 

 

 

Il raffronto tra piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative (produzione, domanda e occupazione), evidenzia da un lato un appiattimento del ciclo della produzione di breve termine, indicativo di una prossima correzione al ribasso nei trimestri successivi, e un significativo ridimensionamento delle aspettative espresse dalle imprese attraverso l’indicatore sintetico che riflette il deterioramento del quadro macro-economico complessivo. Il raffronto tra piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative (produzione, domanda e occupazione), evidenzia da un lato un appiattimento del ciclo della produzione di breve termine, indicativo di una prossima correzione al ribasso nei trimestri successivi, e un significativo ridimensionamento delle aspettative espresse dalle imprese attraverso l’indicatore sintetico che riflette il deterioramento del quadro macro-economico complessivo.

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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