La dinamica dell’industria brianzola

MI
MB
LO
Trimestre
Secondo
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Nel primo trimestre del 2023 l’industria manifatturiera brianzola mette in evidenza una crescita congiunturale rilevante, in contrasto con fenomeni di rallentamento che riguardano il complesso dell’industria manifatturiera lombarda. Si osserva anche in questo trimestre una dinamica positiva per tutti gli indicatori rilevati sia rispetto allo scorso trimestre che a un anno fa. Continua a rallentare la crescita dei prezzi delle materie e dei prodotti finiti, la variazione congiunturale risulta ormai in linea con la serie storica precedente il 2021. Le aspettative degli imprenditori si mostrano però pessimiste, indicando in particolare una leggera prevalenza di giudizi negativi per l’andamento della produzione. Nel primo grafico si osserva una crescita tendenziale della produzione industriale brianzola pari al 2,3%, piuttosto in linea con i dati rilevati negli ultimi due trimestri. Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 il 2010 come anno di riferimento) arriva a toccare un nuovo massimo nella serie storica recente, approdando a quota 123,8; il dato lombardo si colloca poco al di sopra, a quota 125,1.

 

 
Analisi congiunturale

A livello congiunturale, quindi rispetto al primo trimestre del 2023, l’industria manifatturiera brianzola evidenzia una crescita discreta dei principali indicatori, in contrasto con lo scenario regionale che registra un quadro più critico.

La produzione industriale in Brianza aumenta su base congiunturale dell’1,1% (dato destagionalizzato), mentre in regione l’incremento trimestrale si ferma allo 0,3%. La dinamica del fatturato risulta in questo trimestre inferiore a quella della produzione sia in provincia che in regione; mentre in Brianza si registra comunque una crescita dello 0,6%, a livello lombardo il fatturato dell’industria è in diminuzione dello 0,3%. La quota di fatturato realizzata all’estero presenta un calo particolarmente accentuato a Monza, dove si attesta al 35,2% (dal 39,5% di tre mesi fa), mentre in Lombardia raggiunge il 38,5%.

Mostrano una buona dinamica anche gli ordini acquisiti nel trimestre dalle imprese manifatturiere brianzole. Aumentano soprattutto gli ordini esteri (+1,8%), più contenuta invece (+0,6%) la crescita degli ordini provenienti dall’Italia. In Lombardia si osserva al contrario una variazione nulla delle commesse provenienti dall’estero e un leggero calo degli ordini dall’Italia (-0,2%).

La crescita dei prezzi rallenta ulteriormente rispetto a quanto osservato negli ultimi trimestri. I prezzi delle materie prime registrano un incremento congiunturale segnalato dalle imprese manifatturiere brianzole dell’1,6%, in linea ormai con i livelli di inflazione precedenti il 2021; anche in regione si osserva il medesimo rallentamento, che porta l'aumento dei prezzi delle materie prime all’1,4%. La dinamica di crescita dei prodotti finiti mostra un analogo rallentamento, registrando un incremento dello 0,7%.

 

Analisi tendenziale

A livello tendenziale, confrontandoci quindi con il secondo trimestre del 2022, la Brianza conserva una buona dinamica di crescita che non ritroviamo in Lombardia, dove riscontriamo un deciso rallentamento. Il fatturato in particolare segna ancora un incremento annuo importante, mentre stentano a crescere gli ordini interni.

La produzione industriale in Brianza aumenta in un anno del 2,3%, in rallentamento rispetto alla performance dello scorso trimestre, ma molto meglio del dato regionale fermo allo 0,5%.

La crescita del fatturato registra ancora una dinamica migliore della produzione per entrambi i livelli territoriali, per effetto dell’aumento dei prezzi. L’incremento annuo complessivo dei ricavi del manifatturiero è del 4,8% in Brianza e dell’1,9% in Lombardia. Per entrambi i livelli territoriali sono i mercati esteri a fornire il maggiore contributo alla crescita; a Monza si osserva una variazione positiva del 5,8% per le vendite realizzate all’estero, contro il 4,3% in Italia; per l’industria lombarda il gap è ancora più ampio: tra il 3,9% della crescita del fatturato estero e lo 0,6% di quello interno.

L’indicatore degli ordini mostra una dinamica piuttosto positiva in Brianza, con una crescita annua delle commesse ricevute dalle imprese manifatturiere dell’1,9% rispetto a uno 0,8% in Lombardia. Particolarmente incoraggiante il dato delle commesse dall’estero, cresciute del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre gli ordini interni registrano un incremento limitato allo 0,5%. Anche in Lombardia la crescita degli ordinativi esteri supera quelli interni, ma la dinamica è inferiore al dato brianzolo per entrambi (rispettivamente 2% e 0%).

 

Mercato del lavoro

Gli indicatori dell’indagine congiunturale relativi al mercato del lavoro delle imprese manifatturiere brianzole si discostano poco dalle ultime rilevazioni, mostrando un ricorso limitato alla cassa integrazione e un saldo positivo tra  entrate e uscite di addetti, pari allo 0,5%; un dato inferiore a quello riscontrato nel secondo trimestre del 2022 (1%) per effetto di una riduzione del tasso di ingresso, passato dal 3,3% al 2,8%. La quota di imprese che dichiara di avere fatto ricorso alla CIG si attesta al 5,8% in discesa rispetto allo scorso trimestre, mentre aumenta dallo 0,4% allo 0,8% l’incidenza della CIG sul monte ore lavorate, valori che risultano in linea con le medie degli anni pre-Covid.

 

 
Previsioni per il terzo trimestre 2023

Le aspettative degli imprenditori brianzoli rappresentano la nota stonata di questa congiuntura, evidenziando una prospettiva di peggioramento dello scenario nell’immediato futuro. Il saldo tra giudizi di crescita e di diminuzione peggiora per tutti e quattro gli indicatori rilevati, arrivando in terreno negativo per quanto riguarda produzione e domanda interna.

Per la prima volta da fine 2020, i giudizi sulla produzione industriale registrano una prevalenza degli operatori che si aspettano un calo (27,5%), rispetto a quelli che indicano più probabile una crescita (23,9%); solo lo scorso trimestre i giudizi pessimisti sulla produzione erano meno del 10%. Anche per l’occupazione si osserva un peggioramento delle aspettative, ma rimane comunque positiva la differenza tra il 13,8% di aspettative di crescita e l’8% di indicazioni di calo.

Le aspettative sulla domanda degli imprenditori brianzoli riflettono la differente dinamica congiunturale tra i mercati esteri e il mercato nazionale. Per la domanda interna si osserva infatti un saldo tra ottimisti e pessimisti in terreno decisamente negativo (-9,5 punti percentuali), la domanda estera registra invece un perfetto pareggio; per entrambi gli indicatori si segnala un sensibile peggioramento rispetto ai giudizi espressi lo scorso trimestre.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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