Industria

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023

Nel terzo trimestre 2023, la dinamica industriale dell’area di Milano Monza Brianza e Lodi rispetto al precedente trimestre registra un’inversione della tendenza positiva della produzione industriale che, seppur in rallentamento, proseguiva dalla fine del 2020.

L’andamento complessivo rilevato nell’area vasta di Milano Monza Brianza Lodi si inserisce in un perimetro di significativo arretramento rispetto al precedente trimestre per la manifattura della Lombardia, per la quale si registra una flessione dei volumi prodotti (-0,7%), che si accompagna a una dinamica nulla del fatturato e a una consistente caduta degli ordini. Su questa incide in misura rilevante la flessione della domanda proveniente dal mercato interno (-1,4%), mentre è più limitato l’apporto negativo originato dalla domanda estera (-0,3%).

In particolare, per l’area vasta, il passaggio da una fase di rallentamento dell’attività industriale a una di arretramento si manifesta attraverso la dinamica della produzione industriale della città metropolitana di Milano (-0,6%) e della provincia di Lodi (-1,8%) che si correla per entrambe le manifatture a una stagnazione del fatturato.

Relativamente alla componente estera del portafoglio ordini, la dinamica mette in luce una riduzione limitata a pochi decimi di punto per l’area milanese (-0,2%) e una consistente caduta per l’industria del Lodigiano (-3,4%). Per ambedue i territori si registra invece ancora un consistente incremento su base trimestrale degli ordini di matrice interna (+1,2% e +2,2%).

Relativamente al territorio di Monza Brianza, la manifattura locale – pur rimanendo in terreno positivo rispetto al trimestre precedente dal lato della produzione (+0,4%) – registra una contrazione del fatturato (-0,6%) e una criticità per la componente estera degli ordini, che palesano una consistente riduzione (-0,7%), in contrapposizione con l’aumento di mezzo punto della domanda proveniente dal mercato interno.

Se passiamo alla dinamica tendenziale, ossia nei confronti del terzo trimestre del 2022, il quadro degli indicatori declinato sui territori dell’area vasta di Milano Monza Brianza Lodi si presenta articolato e risente degli andamenti congiunturali, evidenziando quindi i primi segnali negativi per la città metropolitana di Milano e la provincia di Lodi, mentre emergono dei segnali di parziale tenuta per la manifattura della Brianza, essendo ancora positivi gli indicatori della produzione e degli ordini.

Il contesto regionale all’interno del quale si inseriscono le dinamiche territoriali evidenzia per la manifattura della Lombardia un quadro di netta flessione della produzione industriale (-1,5%), dove si osserva una stagnazione del fatturato sulla quale grava la contrazione del mercato interno (-1,2%), che si riscontra anche nel portafoglio ordini originato dalla domanda domestica (-3,5%).

Per l’industria della città metropolitana, l’analisi territoriale di dettaglio evidenzia quindi una dinamica tendenziale stagnante della produzione industriale (+0,1%) e un arretramento del portafoglio ordini (-0,6%), determinato da una diminuzione quasi omogenea tra le commesse acquisite nel mercato interno e in quello estero (-0,5% e 0,7%). Tale diminuzione si colloca in un contesto lombardo di rilevante flessione degli ordini (-2,3%) indotto principalmente dalla caduta della domanda domestica (-3,5%). Sul piano del fatturato, la dinamica trainata dall’effetto ascendente dei prezzi si mantiene invece ancora positiva, beneficiando degli apporti di entrambi i mercati: interno (+1,8%) sia di quello estero (+2%).

In relazione alla provincia di Lodi, il quadro degli indicatori registra una flessione significativa della produzione industriale (-2,1%), superiore anche all’arretramento mostrato dalla manifattura lombarda (-1,5%).

Segnali positivi si palesano invece per la dinamica del fatturato, in crescita sia per il contributo del mercato interno (+2%) che estero (+2,6%).

Le criticità maggiori per la manifattura del Lodigiano emergono invece in relazione agli ordini, l’invarianza complessiva racchiude una netta divaricazione degli andamenti tra i mercati che soffrono in particolare del drastico ridimensionamento della domanda estera (-6,5%), in contrapposizione con la dinamica positiva di matrice domestica (+3,1%).

Tra i territori, l’industria della provincia di Monza Brianza mantiene ancora una prevalenza di indicatori tendenziali di segno positivo, in particolare nei confronti della dimensione produttiva (+1,1%) e degli ordini, soprattutto interni (+1,6%), mentre emergono delle criticità per il fatturato, che risulta complessivamente in calo e sul quale insiste la sensibile flessione della componente domestica (-1,8%).

La svolta in senso negativo degli indicatori congiunturali si è inevitabilmente riflessa sul sentiment complessivo delle imprese e sulle prospettive per il quarto trimestre 2023.

Nel contesto di incertezza e deterioramento del quadro macroeconomico complessivo che sta interessando l’economia a livello globale, gli operatori manifatturieri prospettano un ridimensionamento dell’attività industriale nel prossimo trimestre, sia con riferimento alla produzione sia nei confronti della domanda espressa dai mercati attraverso gli ordini.

Sul piano dell’occupazione si osserva invece un quadro più eterogeneo tra i territori: le stime delle imprese diventano infatti marcatamente negative solo per la provincia di Lodi, mentre si osserva un sentiment ancora positivo per la manifattura brianzola e per l’area metropolitana milanese, seppure in fase discendente.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

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