La dinamica dell'industria milanese
Il quadro generale dell’attività industriale della città metropolitana di Milano ha iniziato a manifestare nel terzo trimestre 2023 alcune criticità rilevanti rispetto alla dinamica trimestrale della produzione industriale e degli indicatori riferiti al fatturato e agli ordini.
Il terzo trimestre 2023 registra infatti una frenata significativa sul piano produttivo sia con riferimento al precedente trimestre sia nei confronti del terzo trimestre del 2022.
L’indice della produzione industriale, con base riferita al 2010, evidenzia quindi una prima rilevante flessione che si manifesta dopo dodici trimestri consecutivi di crescita.
Il consistente arretramento congiunturale si riverbera anche sulla dinamica tendenziale, in stagnazione rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+0,1%).
Nel terzo trimestre 2023, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera milanese evidenzia una significativa inversione del trend positivo della produzione industriale che perdurava dal terzo trimestre 2020 (-0,6% destagionalizzato).
La dinamica negativa osservata nell’area metropolitana milanese trova riscontro anche nel sistema industriale lombardo con un arretramento simile dei volumi prodotti (-0,7%).
In relazione al fatturato, i differenziali territoriali tra dimensione locale e regionale non evidenziano degli scostamenti significativi registrando un lievissimo aumento per l’industria dell’area milanese (+0,2%) e una sostanziale stagnazione per la manifattura lombarda (-0,1%).
Dal lato del portafoglio ordini, sia l’area milanese sia l’industria della Lombardia registrano un arretramento della domanda proveniente dai mercati esteri (-0,2% e -0,3%).
Se consideriamo invece le commesse acquisite nel mercato interno, emerge un significativo differenziale tra manifattura metropolitana, ancora in crescita (+1,2%), e industria lombarda in significativa flessione (-1,4%).
Nel terzo trimestre 2023 l’attività industriale milanese, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, inizia a registrare alcune criticità significative che coinvolgono sia il piano produttivo sia gli ordini provenienti dai mercati, mentre la dinamica del fatturato evidenzia ancora un andamento positivo.
L’analisi puntuale degli indicatori mostra quindi sul piano della produzione industriale una dinamica stagnante che, su base annua (+0,1%), si inserisce in un contesto regionale dove si registra una flessione significativa dei volumi prodotti rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-1,5%).
In relazione al fatturato, la crescita acquisita dall’industria milanese mostra un saggio incrementale (+1,9%) che si discosta nettamente dal quadro di invarianza del fatturato totale che caratterizza l’industria in Lombardia sulla quale ha inciso in misura determinante l’arretramento del mercato interno (-1,2%) non sufficientemente bilanciato dalla progressione della componente esterna (+1,7%).
L’espansione del fatturato della manifattura metropolitana ha invece beneficiato di un rilevante apporto sia del canale estero (+2%) che della componente domestica (+1,8%).
In relazione al portafoglio ordini, sulla dinamica tendenziale si palesa una dinamica negativa per l’area milanese (-0,6%), che evidenzia un apporto maggiore dei mercati esteri (-0,7%) nel determinare l’arretramento complessivo rispetto al mercato domestico (-0,5%).
L’andamento registrato a livello locale si inserisce in un perimetro compromesso per la manifattura lombarda essendo in significativa flessione rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-2,3%) e dove è determinante la caduta degli ordini interni (-3,5%).
Il contesto di rallentamento dell’attività economica si sta palesando in maniera più accentuata per l’industria manifatturiera dell’Eurozona rispetto ai sistemi manifatturieri locali – sia milanese che lombardo – e all’industria italiana.
Il quadro di dettaglio registra quindi nel terzo trimestre 2023 un arretramento relativamente più contenuto sia per la manifattura della Lombardia che della città metropolitana di Milano (-0,7% e -0,6%) rispetto a quanto stimato su base trimestrale per l’Eurozona (-3,1%). Entrambi i territori registrano tuttavia un calo dei volumi prodotti superiore a quanto previsto per l’industria manifatturiera italiana, dove il segno è ancora positivo, seppure di poco (+0,1%).
Nonostante l’arretramento dell’attività produttiva nel terzo trimestre 2023, il mercato del lavoro non ha ancora assorbito la fase discendente dell’attività manifatturiera sia con riferimento agli strumenti della cassa integrazione (CIG) sia nei confronti del saldo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale nel settore industriale.
Rispetto al trimestre precedente, l’incidenza oraria della cassa integrazione (CIG) in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro utilizzato si mantiene stabile (1,2% contro 1,3%), accompagnandosi a una significativa diminuzione della quota di imprese utilizzatrici della cassa integrazione (4,6% contro 6,1%).
In relazione alla dinamica occupazionale, permane invece una situazione di saldo debole tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (+0,1%), che si contrappone al dato positivo del primo trimestre del 2023 (+0,6%).
Il quadro previsivo delle imprese manifatturiere milanesi per il quarto trimestre 2023 registra un netto peggioramento del sentiment complessivo che passa in un quadrante negativo sia in relazione alle aspettative sulla produzione industriale sia nei confronti delle prospettive sulla domanda attesa dai mercati.
In tal senso, devono essere analizzati il peggioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) nei confronti del precedente trimestre sia in relazione alla produzione industriale (-1,5% contro +2,1%) sia nei confronti della domanda determinata dagli ordini interni ed esteri.
Se consideriamo le stime delle imprese per il mercato interno, il quadro, già negativo della precedente rilevazione trimestrale, subisce un netto peggioramento delle stime per gli ultimi tre mesi del 2023 (-11% contro -5%) e anche per i mercati esteri le prospettive degli ordini attesi per il quarto trimestre 2023 subiscono un evidente ridimensionamento (-2,6% contro +1,6%).
Se consideriamo invece le aspettative delle imprese sull’occupazione, dal primo trimestre 2023 si osserva una lenta riduzione dei saldi, che prosegue anche nel terzo trimestre (+7,3% contro +8,5% del secondo trimestre e +10,9% del primo), pur rimanendo ancora in un quadrante positivo.
Il peggioramento dell’attività industriale, in particolare nei confronti della dinamica produttiva può essere ulteriormente apprezzata se si raffronta il piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e la dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative che raccoglie le stime delle imprese su un piano multidimensionale (produzione, domanda e occupazione).
Entrambi gli indicatori evidenziano un andamento ampiamente discendente, sintomatico quindi di un peggioramento del ciclo produttivo con una netta correzione al ribasso nel trimestre e indice di un significativo ridimensionamento delle aspettative espresse dalle imprese che riflettono il deterioramento del quadro macroeconomico complessivo e il contesto di incertezza che sta interessando l’economia a livello globale.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.