Industria
Nel primo trimestre del 2025 continua a manifestarsi una differenziazione nelle performance dell'attività industriale tra le aree di Milano, Monza Brianza e Lodi.
Il territorio brianzolo presenta significative criticità riguardo agli ordini dal mercato domestico e, in misura minore, rispetto al fatturato. Nonostante il recupero trimestrale registrato dalla produzione industriale, l’andamento non riesce a dare nuovo impulso alla dinamica tendenziale che persiste ancora in territorio negativo.
La città metropolitana di Milano si colloca a un livello intermedio: migliorano gli indicatori congiunturali per quanto riguarda produzione, fatturato e ordini ma ciò non si riflette nelle commesse acquisite dalla manifattura nel mercato interno, che mostra invece segni di arretramento, simile a quanto avviene per l'industria lombarda. Questa differenziazione è più marcata nella dinamica tendenziale, che si evidenzia in una contrazione degli ordinativi interni superiore allo 0,5%.
Diverso invece il quadro del Lodigiano, dove prosegue la crescita sia congiunturale sia tendenziale, coinvolgendo – seppure con gradienti di intensità differenti – produzione fatturato e ordini.
Proseguendo nell’analisi di dettaglio delle manifatture territoriali, possiamo osservare che in Brianza l’indice destagionalizzato della produzione industriale mostra un aumento di mezzo punto rispetto al precedente trimestre (da 120,7 a 121,2). Caratteristiche precise del quadro congiunturale sono: contrazione del fatturato, flessione degli ordini esteri e modesto aumento di quelli interni. Il raffronto con il primo trimestre 2024 fa emergere una flessione della produzione, che si correla alla stagnazione del fatturato e alla contrazione degli ordini trainata dal mercato interno.
In relazione alla città metropolitana di Milano, la dinamica dell’indice mostra una discreta progressione, pari a 6 decimi di punto (da 123,4 a 124), supportata, su base trimestrale, da un aumento del fatturato. Rispetto agli ordini, si palesano invece dinamiche contrapposte: crescita degli ordini esteri e arretramento delle commesse interne.
A eccezione delle criticità riscontrate dagli ordini interni, la dinamica tendenziale evidenzia una ripresa degli indicatori, in particolare del canale estero (sia dal lato del fatturato sia del portafoglio ordini).
Nei confronti di Lodi, il quadro di dettaglio registra una progressione della produzione industriale oltre un punto, passando da 135,2 a 136,9 (al netto della componente stagionale). Sul piano tendenziale, gli indicatori del manifatturiero lodigiano segnano una variazione positiva e una performance migliore di quella regionale, con la sola eccezione del fatturato estero in arretramento.
Con la diffusione dei dati del primo trimestre 2025 vengono introdotte alcune innovazioni metodologiche che comportano la revisione dei dati storici già pubblicati.
Le innovazioni riguardano:
- il nuovo metodo di ponderazione delle variabili qualitative (Iterative Proportional Fitting o Raking);
- la revisione dei piani di campionamento e dei pesi su dati ASIA 2022;
- la revisione della base di calcolo dei numeri indice all’anno 2015;
- la definizione di nuove specifiche di destagionalizzazione delle serie storiche a partire dal 2010.
Le specifiche di destagionalizzazione degli indicatori di tutti i settori economici, le classi dimensionali e gli ambiti geografici sono definite utilizzando le serie storiche a partire dal primo trimestre 2010 al fine di assicurare un adattamento più accurato dei modelli alle caratteristiche dei dati, soprattutto nel biennio 2020-2021. Per il settore manifatturiero (solo industria), inoltre, tengono conto degli effetti di calendario (dove statisticamente significativi).
Le novità introdotte (revisione dei dati grezzi, definizione delle specifiche su serie storiche più corte e modifica dei regressori utilizzati per il trattamento dei valori anomali nel periodo della pandemia) hanno talvolta determinato un cambiamento del profilo delle serie storiche destagionalizzate, generando revisioni dei dati destagionalizzati e delle rispettive variazioni congiunturali più ampie di quelle usuali.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.