La dinamica dell'industria brianzola

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2025

Download

Indice della produzione industriale

L’industria manifatturiera brianzola evidenzia nel primo trimestre del 2025 una crescita congiunturale della produzione, recuperando la perdita del trimestre passato, mentre rimane negativa la dinamica annua.

Si osserva un andamento critico anche per il fatturato dell’industria, oltre agli ordini che registrano una flessione piuttosto marcata. Il mercato del lavoro evidenzia invece un discreto ricorso alla CIG, inferiore però rispetto allo scorso trimestre, e un saldo positivo degli addetti, come avviene normalmente a inizio anno. Mostrano qualche miglioramento le aspettative degli operatori che si mantengono tuttavia in prevalenza pessimiste.

Nel grafico si osserva il rallentamento della crescita tendenziale della produzione industriale brianzola a partire dal 2022, culminato in due trimestri consecutivi di segno negativo tra fine 2023 e inizio 2024; tra la seconda parte del 2024 e l’inizio del 2025 stenta ancora a manifestarsi la ripresa di una crescita sostenuta. Il numero indice della produzione industriale (calcolato ponendo pari a 100 il 2015 come anno di riferimento) risulta a quota 121,2 nel trimestre in esame.

 

Analisi congiunturale

A livello congiunturale, confrontandosi dunque con il quarto trimestre del 2024, l’industria brianzola mostra un recupero della produzione, cui si accompagna tuttavia una riduzione del valore delle vendite e una flessione ancora maggiore degli ordini acquisiti.

La produzione industriale cresce su base congiunturale dello 0,4% (dato destagionalizzato), facendo seguito a un dato negativo di analoga intensità del trimestre precedente. Una simile crescita percentuale si osserva a livello regionale.

Il fatturato dell’industria brianzola risulta in calo dello 0,4% dopo vari trimestri di segno positivo, subendo in particolare una flessione dei mercati interni. La quota di fatturato realizzata all’estero dalle imprese manifatturiere brianzole segna una riduzione rispetto al trimestre passato (dal 36,3% al 35,7%), rimanendo al di sotto della media lombarda (38,5%).

Dal lato degli ordini si osserva un’importante contrazione di quelli provenienti dall’Italia (-1,6%), contro una sostanziale stabilità della componente estera (+0,1%). A livello regionale si registra una dinamica migliore di quella provinciale sia per gli ordini interni (-0,3%) sia per quelli esteri (+0,4%).

 

Analisi tendenziale

La dinamica tendenziale, ovvero il confronto con il primo trimestre del 2024, denuncia una flessione della produzione del manifatturiero brianzolo, una stagnazione del fatturato e un’importante contrazione degli ordini. Per la produzione si riscontra una variazione negativa dello 0,5% a livello provinciale, quasi identica al dato regionale, in calo dello 0,4%.

Per il fatturato si osserva un minimo incremento in Brianza rispetto allo stesso periodo del 2024 (+0,1%), contro una discreta crescita a livello regionale (+0,7%). In entrambi i casi le vendite all’estero registrano una discreta espansione su base annua: +3,2% in Brianza e +2,4% in Lombardia. Andamento inverso invece per la componente interna (rispettivamente -1,6% e -0,3%).

Sul fronte degli ordini la divaricazione tra la dinamica provinciale e regionale è piuttosto netta: l’industria brianzola registra un calo delle commesse del 2,5%, contro una crescita dell’1,4% in Lombardia. Come per il fatturato, è la componente interna a essere in difficoltà maggiore (-3,8%), mentre gli ordini dall’estero registrano una tenuta migliore (-0,3%).

 

Mercato del lavoro

Gli indicatori dell’indagine congiunturale relativi al mercato del lavoro dell’industria brianzola registrano una riduzione del ricorso alla cassa integrazione guadagni rispetto al trimestre precedente e un saldo positivo tra entrate e uscite di lavoratori.

Come avviene normalmente nel primo trimestre dell’anno, che concentra un numero maggiore di assunzioni, si osserva anche a inizio 2025 un saldo positivo sul mercato del lavoro, anche se limitato allo 0,2% (era dello 0,3% nello stesso periodo del 2024).

La quota di imprese che dichiara di avere fatto ricorso alla CIG – salita fino al 14,1% nel trimestre precedente – si ridimensiona al 9%, rimanendo comunque al di sopra dei valori registrati negli ultimi tre anni, come si può osservare dal grafico. Lo stesso trend è dato dall’utilizzo della CIG in termini percentuali sul monte ore lavorato, sceso dal 2,6% all’1,9%.

 

Previsioni per il secondo trimestre 2025

Le aspettative degli imprenditori brianzoli evidenziano un miglioramento rispetto alle opinioni espresse la scorsa rilevazione, per quanto continuino ancora a prevalere i giudizi di carattere pessimista.

Riguardo alle aspettative sulla produzione, come nello scorso trimestre la quota di giudizi di stabilità risulta elevata, quasi i due terzi dei rispondenti (64,1%); il saldo tra giudizi positivi e negativi risulta leggermente negativo con -0,8 punti percentuali (erano -16,7 punti tre mesi fa).

Le aspettative sull’occupazione indicano una minima prevalenza dei giudizi ottimisti, mantenendo allo stesso tempo una quota molto elevata di indicazioni di stabilità, superiori all’80%.

I giudizi sulla domanda interna ed estera risultano molto simili tra di loro, entrambi leggermente in negativo. Rispetto al trimestre precedente si osserva in ogni caso un miglioramento, in particolare le aspettative sul mercato interno: quanti si aspettano una crescita della domanda interna passano infatti dall’8,9% al 16,9%.

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

Archivio