La dinamica dell'artigianato lodigiano

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2021
Indice della produzione industriale

Nel quarto trimestre 2021 si interrompe il percorso di recupero dell’artigianato manifatturiero lodigiano che aveva caratterizzato finora il 2021, a differenza di quanto avviene in Lombardia dove continua la dinamica positiva. Dopo un buon recupero su base annua registrato nei due trimestri precedenti, la dinamica annua segna infatti una battuta d’arresto (-0,1%). La variazione della produzione risulta ancora negativa anche a confronto con il 2019, sia rispetto al solo quarto trimestre che alla media annua. Se osserviamo una porzione più ampia del grafico retrocedendo nel tempo, l’artigiano lodigiano sconta ancora la pesante flessione dei livelli produttivi tra 2018 e 2019, rispetto alla quale la strada del recupero è ancora lunga. Il numero indice della produzione (costruito con l’anno 2010 come base posto uguale a 100) risulta pari a 83,5, un livello ampiamente al di sopra del punto di minimo di 75 del secondo trimestre del 2020 ma allo stesso tempo una decina di punti al di sotto dei livelli toccati nel 2018.

 

 
Analisi congiunturale

La dinamica congiunturale dell’artigianato del lodigiano risulta in negativo per quanto riguarda produzione e fatturato, interrompendo la crescita dei trimestri precedenti e discostandosi dal trend osservato a livello regionale.

La produzione registra una flessione dello 0,7% (dato destagionalizzato) a fronte di una dinamica lombarda di crescita piuttosto robusta (+2,6%). La dinamica del fatturato è del tutto sovrapponibile a quella della produzione: a Lodi si osserva un calo (-0,7%) opposto alla crescita che avviene in Lombardia (+3,2%). L’unico indicatore in crescita per l’artigianato lodigiano è rappresentato dagli ordini, il cui portafoglio vede infatti un aumento su base congiunturale dello 0,8%, inferiore in ogni caso alla media regionale (+2,7%).

Un altro aspetto critico riguarda la continua tensione sui prezzi delle materie prime, che per quanto rallenti leggermente si mantiene al di sopra del 10% di incrementi su base congiunturale. In cifre l’incremento dei prezzi delle materie prime nel trimestre in esame è dell’11,9% nel lodigiano e del 14,1% in Lombardia; piuttosto rilevante anche se nettamente inferiore la crescita dei prezzi dei prodotti finiti (+4,8% in provincia e +6,9% in regione).

 

Analisi tendenziale

Come osservato, la dinamica tendenziale del trimestre mette in luce la fine del percorso di recupero rispetto al 2020 per quanto riguarda almeno l’indicatore della produzione. Per contro, a livello regionale il raffronto con il quarto trimestre del 2020 esprime variazioni positive nell’ordine del 10%. Il bilancio complessivo dell’anno vede comunque un recupero dei livelli produttivi riferito al 2020 sia per Lodi che per la Lombardia, ma entrambi i livelli territoriali denunciano ancora un gap negativo rispetto al 2019.

Su base annua la produzione dell’artigianato manufatturiero lodigiano segna un -0,1%, in netto contrasto con l’incremento che si osserva in regione (+10,8%). Per il fatturato si osserva invece una variazione positiva (+3,4%) anche se inferiore a quella rilevata in regione (+12,9%). In crescita rispetto al quarto trimestre del 2020 anche gli ordini (+4,5%), un dato che può rappresentare un segnale confortante per la ripresa della produzione nell’immediato futuro.

 

Previsioni per il primo trimestre 2022

Le aspettative per il prossimo trimestre degli artigiani lodigiani ricalcano il peggioramento degli indicatori congiunturali, evidenziando un clima di fiducia meno ottimista di quello della scorsa rilevazione. Per tutti e tre gli indicatori rilevati (produzione, domanda interna e occupazione) si osserva una situazione di sostanziale pareggio tra giudizi di aumento e di riduzione.

Il 19% degli operatori si aspetta un aumento della produzione (in forte riduzione dal 36,4% di tre mesi fa), mentre sono poco di più (21,4%) a indicare una diminuzione. Il saldo tra ottimisti e pessimisti torna quindi a essere negativo seppure di poco. I giudizi sulla domanda interna vedono invece un perfetto pareggio tra indicazioni di crescita e di diminuzione, entrambi riguardanti un 14,3% degli operatori; molto rilevante la quota di chi non si aspetta variazioni (71,4%). Una maggiore fiducia riguarda i giudizi sull’occupazione, attesa in crescita dal 14,3% degli imprenditori dell’artigianato manifatturiero lodigiano ed in calo dal 9,5%.

 

 

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