La dinamica dell'artigianato brianzolo
Nel quarto trimestre del 2021 per l’artigianato manifatturiero brianzolo continua il trend di crescita dei trimestri precedenti, che comporta un consistente recupero rispetto al 2020 e anche il superamento, almeno per il trimestre in esame, dei livelli del 2019. In termini tendenziali la crescita della produzione risulta del 9,5%, piuttosto rilevante se consideriamo che nel quarto trimestre del 2020 la fase più critica della crisi pandemica era superata, come si osserva dal grafico. Sempre dal grafico si nota come già dal trimestre passato il livello della produzione sia al di sopra di quello medio del 2019. Il grafico permette di apprezzare il trend della produzione dell’artigianato brianzolo su un periodo più lungo, nel quale si osserva una lieve crescita nel 2019, il forte crollo nella prima metà del 2020 e la successiva risalita. Rispetto all’industria il bilancio di medio termine è comunque meno brillante: il numero indice della produzione (espresso con base 2010 pari a 100) risale nel trimestre a quota 104,3 ovvero solo il 4,3% al di sopra dei livelli medi del 2010.
La dinamica congiunturale dell’artigianato brianzolo è positiva per la produzione, anche se la crescita risulta inferiore a quella regionale. La crescita in provincia è del 2,1% (dato destagionalizzato) mentre in regione risulta del 2,6%. Anche il fatturato risulta in crescita ma meno della produzione (+1,7%); in regione invece il fatturato cresce più della produzione (+3,2%). Tornano a crescere gli ordini acquisiti, in calo tre mesi fa in Brianza; la crescita congiunturale è del 3,2%, superiore in questo caso al dato regionale (+2,7%). Riguardo ai giudizi sulle scorte di prodotti finiti si conferma una prevalenza di imprese che giudicano scarse le proprie scorte, valutazione che potrebbe suggerire aumenti di produzione per rifornire il magazzino.
Le imprese artigiane, come quelle dell’industria, continuano a segnalare anche nel trimestre in esame forti tensioni sui prezzi delle materie prime: si tratta di una crescita congiunturale del 15,3% in provincia e del 14,1% in regione. Più contenuto ma comunque significativo l’incremento registrato dai prezzi dei prodotti finiti (+7,3% in Brianza e +6,9% in Lombardia).
La dinamica tendenziale risulta confortante sia in Brianza che in Lombardia, mostrando una robusta crescita di tutti i principali indicatori. Si tratta ovviamente di un incremento che riflette un ritorno alla normalità pre-pandemia piuttosto che una effettiva crescita di tale entità, ma è comunque da osservare il fatto che nel quarto trimestre del 2020 con cui ci stiamo confrontando era stato già recuperato buona parte del terreno perduto nella prima metà dell’anno. Come già osservato nel primo grafico, si può riscontrare un bilancio positivo anche raffrontando i livelli attuali della produzione con quelli del 2019.
Su base tendenziale l’incremento della produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo è del 9,5%, dato comunque inferiore a quello regionale che raggiunge il +10,8%. La variazione annua di fatturato e ordini per la Brianza è inferiore alla produzione ma ugualmente estremamente positiva, si tratta del +8,4% per il fatturato e del +7,2% per gli ordini. In regione la dinamica di tutti gli indicatori risulta migliore di quella provinciale, in particolare si osserva una crescita del fatturato del 12,9% e degli ordini del 9,6%.
Il dato meno confortante della rilevazione trimestrale emerge dalle aspettative sull’immediato futuro espresse dagli operatori. Il clima di fiducia peggiora rispetto allo scorso trimestre, risultando in un saldo negativo tra giudizi di aumento e di riduzione per produzione e domanda interna.
La quota di operatori che indica una previsione di aumento della produzione scende al 16,1% (dal 28% di tre mesi fa), contestualmente aumentano quanti si aspettano un calo (23,7% rispetto al 15% dello scorso trimestre). Il saldo risulta quindi negativo, dopo due trimestri nei quali per contro si era osservata una prevalenza di giudizi ottimisti. Riguardo la domanda interna le aspettative sono leggermente peggiori: si rileva infatti un 12,8% di giudizi ottimisti contro un 26,5% di pessimisti; come per la produzione emerge un peggioramento del clima di fiducia che aveva visto un picco verso l’altro proprio lo scorso trimestre. Anche per l’occupazione peggiorano le aspettative degli artigiani brianzoli, rimane però ugualmente una leggera prevalenza di giudizi negativi (8,4%) su quelli positivi (7,6%).