La dinamica dell'artigianato milanese
Il quarto trimestre 2021 si chiude per l’artigianato manifatturiero milanese con un ulteriore sviluppo del percorso di recupero dell’attività industriale sia sotto il profilo della produzione, sia del fatturato che degli ordini. Il ritorno verso i livelli pre-pandemia è tuttavia ancora lontano per via delle perdite accumulate nel corso del 2020, molto rilevanti e superiori a quanto registrato complessivamente dalla manifattura nel medesimo arco temporale.
Sul piano della produzione, la progressione trimestrale si è manifestata attraverso un rilevante aumento dell’indice, che nel quarto trimestre 2021 ha raggiunto quota 88,1: al netto degli effetti stagionali, si tratta di una crescita del 2,8% rispetto al precedente trimestre. Tale accelerazione della dinamica trimestrale si è riflessa in misura significativa anche sulla crescita tendenziale dei volumi prodotti (+11,5% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno).
La ripresa dell’attività industriale dell’artigianato manifatturiero e il proseguimento del trend positivo per il settore si sono espressi nel quarto trimestre 2021 attraverso una crescita sia della dinamica produttiva che del fatturato e degli ordini.
Il dettaglio degli indicatori congiunturali dell’artigianato manifatturiero dell’area metropolitana milanese, al netto della componente stagionale, registra un incremento della produzione industriale superiore per intensità a quanto ottenuto dalla manifattura artigiana in ambito regionale (rispettivamente +2,8% e +2,6% destagionalizzato).
Il trend di incremento osservato per la produzione industriale si è replicato, con intensità di scala minore, sia per il fatturato che per gli ordini; questi ultimi, pur registrando un aumento rispetto al precedente trimestre, si collocano su un registro più contenuto rispetto all’artigianato manifatturiero lombardo.
In relazione alla dinamica del fatturato, la variazione rilevata per l’area milanese è inferiore di oltre un punto percentuale rispetto all’incremento ottenuto nel territorio regionale (rispettivamente +2% e +3,2% destagionalizzato).
Se consideriamo invece il portafoglio ordini, nel quarto trimestre 2021 la fase di recupero della dinamica discendente osservata nel primo semestre dell’anno registra una nuova consistente frenata. Il quadro di dettaglio per l’artigianato milanese registra quindi una incremento delle commesse acquisite nel trimestre (+1,2% destagionalizzato) largamente inferiore a quanto ottenuto dal settore in Lombardia (2,7% destagionalizzato) e nei confronti della dinamica osservata in precedenza.
Il quadro degli indicatori su base tendenziale registra la continuazione del percorso di recupero avviato nei trimestri precedenti dall’attività industriale artigiana dell’area milanese. Complessivamente la dinamica industriale, declinata attraverso la dimensione produttiva e gli indicatori afferenti al fatturato e alle commesse acquisite dal mercato attraverso gli ordini, mostra un andamento in linea con la ripresa in atto registrata in ambito regionale.
La robusta espansione della produzione industriale conseguita nel quarto trimestre 2021 (+11,5%), superiore a quanto registrato in ambito regionale (+10,8%), non è tuttavia ancora sufficiente per far archiviare il 2021 con il pieno recupero dei volumi prodotti e a posizionarsi al livello precedente alla pandemia.
Relativamente alle dinamiche osservate per il fatturato e il portafoglio ordini, anche per le vendite industriali e per le commesse acquisite dai mercati si osserva una dinamica complessiva di ripresa ma non sufficiente a far recuperare le posizioni perse durante il lockdown, ragion per cui entrambi gli indicatori palesano ancora un livello inferiore ai dati pre pandemici.
Il quadro di dettaglio certifica una crescita delle vendite industriali (+12,2%) inferiore a quanto ottenuto su scala tendenziale dalla manifattura artigiana della Lombardia (+12,9%).
Per quanto riguarda gli ordini, pur essendosi registrato un incremento rispetto all’anno precedente (+6,8%) si è tuttavia osservato un differenziale di performance ancora ampio rispetto alla manifattura artigiana della Lombardia, dove il portafoglio ordini cresce in misura più sostenuta (+9,6%).
L’analisi puntuale dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) relativa alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione per il quarto trimestre 2021 registra un peggioramento complessivo del sentiment delle imprese artigiane. In particolare, le prospettive evidenziano una collocazione ancora in un intorno negativo per l’occupazione, mentre la produzione industriale e gli ordini rivolti al mercato interno subiscono un drastico ridimensionamento rispetto alla progressione osservata nei trimestri centrali del 2021.
Il dettaglio delle aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese evidenzia pertanto una frenata del saldo positivo per la produzione industriale rispetto alla rilevazione precedente (+1,4% contro +11,7%), determinato da un lato da una diminuzione della quota delle imprese artigiane con stime di crescita (22% contro 27% del trimestre precedente), e dall’altro da un ampliamento della frazione di imprese pessimiste (20,6% contro 15,3%) e da una stabilizzazione della tendenza attendista, ossia di stabilità della produzione, che coinvolge oltre la metà delle imprese (57,4% contro 57,7% nella rilevazione del terzo trimestre).
L’andamento tracciato dalle imprese per l’evoluzione della produzione si ripropone anche in relazione alla domanda, per la quale si osserva un peggioramento del saldo complessivo rispetto alla rilevazione precedente (+1,5% contro +14,2%).
Il dettaglio delle aspettative per il primo trimestre 2022 indica sia una riduzione della quota di imprese artigiane con stime di crescita della domanda interna (19,4% contro il 25,5% della precedente rilevazione) sia un aumento della frazione di operatori artigiani con previsioni di riduzione (17,9% contro 11,3% del terzo trimestre), mentre si osserva una sostanziale stabilità della quota di operatori con stime di invarianza della domanda interna per il prossimo trimestre (62,7% contro 63,2%)
In relazione all’occupazione, il saldo complessivo è ancora negativo e sostanzialmente identico rispetto alla rilevazione precedente (-2,1% contro -1,8%), con un’ipotesi di invarianza che interessa la maggior parte delle imprese e stabile rispetto alla precedente rilevazione (83,5%).