Artigianato
Nel primo trimestre del 2025, l’artigianato manifatturiero dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi registra un quadro complessivo nel quale prevalgono i segnali negativi se consideriamo i territori della città metropolitana di Milano e della provincia di Monza Brianza, dove per entrambi la dinamica è in peggioramento, diversamente dalla provincia di Lodi, in cui l’attività industriale è in crescita.
Il trend settoriale confrontato trimestre su trimestre continua a essere caratterizzato dagli stop and go delle dinamiche dell’area milenese e lodigiana. L’artigianato brianzolo invece, a partire dallo scorso trimestre, ha intrapreso un percorso di riduzione della dinamica produttiva, interrompendo la fase di crescita dei primi nove mesi del 2024.
Il focus di analisi sui territori, evidenzia per l’area milanese un peggioramento diffuso dell’attività industriale che interessa, con i intensità differenziata, sia la produzione industriale sia gli indicatori relativi al fatturato e a gli ordini. In particolare, l’indice della produzione industriale (2015=100), al netto della stagionalità, indica nel primo trimestre 2025 una consistente contrazione rispetto ai tre mesi precedenti (da 109,2 a 108,1) pari a oltre un punto sul quarto trimestre 2024 con riflessi rilevanti sui volumi prodotti rispetto al precedente anno, in diminuzione di circa un punto e mezzo. Il quadro congiunturale evidenzia, inoltre, una fase di arretramento che coinvolge sia i ricavi industriali sia gli ordinativi, in calo rispettivamente di 6 e 3 decimi di punto.
Con riferimento all’artigianato di Monza Brianza, il settore ha registrato, nei confronti degli ultimi tre mesi del 2024, una riduzione dei volumi prodotti misurata dall’indice trimestrale della produzione industriale (base 2015=100), che si è attestato a 124,1 (124,4 nel trimestre precedente), in arretramento quindi di 3 decimi di punto su base trimestrale. Si è osservata invece una tenuta del fatturato e una progressione del portafoglio ordini di oltre 1 punto.
Le dinamiche trovano conferma anche su base annua: la produzione industriale arretra, infatti, in misura limita, pari a un decimo di punto, mentre aumentano fatturato e ordinativi (rispettivamente +0,5 punti e +1 punto).
Riguardo alla provincia di Lodi si riscontra – al netto della stagionalità – un aumento di un punto dell’indice trimestrale della produzione industriale (da 99 a 100), con significativi riflessi positivi sulla dinamica tendenziale che cresce di 2,5 punti rispetto al primo trimestre 2024. Tale aumento è corroborato da un incremento del fatturato di oltre 1,5 punti rispetto al primo trimestre 2024, mentre per gli ordini si osserva una fase di stagnazione.
Con la diffusione dei dati del primo trimestre 2025 vengono introdotte alcune innovazioni metodologiche che comportano la revisione dei dati storici già pubblicati.
Le innovazioni riguardano:
- il nuovo metodo di ponderazione delle variabili qualitative (Iterative Proportional Fitting o Raking);
- la revisione dei piani di campionamento e dei pesi su dati ASIA 2022;
- la revisione della base di calcolo dei numeri indice all’anno 2015;
- la definizione di nuove specifiche di destagionalizzazione delle serie storiche a partire dal 2010.
Le specifiche di destagionalizzazione degli indicatori di tutti i settori economici, le classi dimensionali e gli ambiti geografici sono definite utilizzando le serie storiche a partire dal primo trimestre 2010 al fine di assicurare un adattamento più accurato dei modelli alle caratteristiche dei dati, soprattutto nel biennio 2020-2021. Per il settore manifatturiero (solo industria), inoltre, tengono conto degli effetti di calendario (dove statisticamente significativi).
Le novità introdotte (revisione dei dati grezzi, definizione delle specifiche su serie storiche più corte e modifica dei regressori utilizzati per il trattamento dei valori anomali nel periodo della pandemia) hanno talvolta determinato un cambiamento del profilo delle serie storiche destagionalizzate, generando revisioni dei dati destagionalizzati e delle rispettive variazioni congiunturali più ampie di quelle usuali.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.