La dinamica del commercio a Milano
Il commercio al dettaglio milanese registra nel primo trimestre 2025 un arretramento della dinamica, come evidenziato dall’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100) che, al netto della stagionalità, dopo aver raggiunto il massimo storico nel quarto trimestre 2024 (113,4) si posiziona ora a quota 112,6 (-0,7% destagionalizzato).
Il mutamento di passo della dinamica trimestrale si è riverberato in misura contenuta sull’andamento tendenziale del fatturato.
Dopo l’incremento di circa 4,5 punti messo a segno nell’ultima parte del 2024, il percorso di crescita su base annua mostra un primo segnale di decelerazione del ritmo espansivo, riportando la dinamica su un valore di poco superiore a quanto ottenuto dal settore nei primi tre trimestri del 2024 (+1,6%).
Il permanere di un percorso decrescente del fatturato nei prossimi tre mesi potrebbe tuttavia determinare un’inversione di segno della dinamica anche su base annua.
Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il secondo trimestre 2025, analizzate attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), pur evidenziando un miglioramento del sentiment e un recupero rispetto alla rilevazione precedente, permangono ancora in un intorno negativo per gli ordini e l’occupazione.
In relazione al fatturato, le stime degli operatori si suddividono equamente tra crescita e arretramento, determinando un saldo nullo. In particolare, la quota di imprese ottimiste è quasi raddoppiata, passando dal 13,8% al 25% del trimestre precedente, mentre si è ridotta la frazione di operatori con stime negative (dal 31,2% al 25%).
Nei confronti degli ordini rivolti ai fornitori, le prospettive delle imprese del commercio restano pessimiste, seppure il saldo negativo si sia ridotto rispetto al quarto trimestre 2024 (da -19,1% a -14,2%). L’analisi dettagliata delle stime evidenzia sia un rafforzamento della quota di imprese con previsioni di aumento (da 12% a 15,2%) sia la diminuzione della frazione di operatori con aspettative orientate al ribasso (da 31,1% a 29,4%).
Relativamente all’occupazione, è ampiamente condiviso un quadro previsivo di stabilità: otto operatori del commercio su dieci stimano infatti un’invarianza dei livelli occupazionali nel settore. Il segmento restante invece riporta complessivamente un saldo negativo (-1,4%), dal momento che prevalgono le stime di decrescita rispetto a quelle di aumento.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.