LA DINAMICA DELL’INTERSCAMBIO MILANESE

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2021
Settori

Il commercio estero della città metropolitana Milano analizzato attraverso i settori di attività economica registra una continuazione del trend di crescita nel quarto trimestre 2021 sia con riferimento all’export sia in relazione all’import, con l’unica eccezione della farmaceutica – ancora in contrazione sia rispetto alle esportazioni (-0,6%) che alle importazioni (-0,8%) – e del comparto dei macchinari e apparecchi in rilevante flessione sul fronte delle esportazioni (-2%).

Il focus di analisi sui settori principali dell’export milanese evidenzia nel quarto trimestre 2021 un’ulteriore accelerazione su base annua della dinamica esportativa per la filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori: le esportazioni verso i mercati esteri hanno superato i 2,5 miliardi di euro (+38,4%), aumentando in valore il differenziale verso il settore delle macchine e apparecchi fermo a 1,9 miliardi di euro circa (-2%), confermandosi quindi per importanza quale primo comparto esportativo dell’area metropolitana milanese.

La continuazione del percorso di ripresa della domanda estera si è inoltre riflessa sulla dinamica esportativa dei prodotti in metallo (+23,9%), pari a oltre 850 milioni di euro, alla quale si è associato, nell’ambito della filiera metalmeccanica, l’incremento ottenuto dal comparto dei mezzi di trasporto (+9%).

Il consolidamento definitivo delle esportazioni manifatturiere ha inoltre evidenziato una rilevante crescita della dinamica dei prodotti strumentali e intermedi utilizzati nei processi industriali.

In particolare, nel quarto trimestre 2021 si è osservata una consistente crescita dell’export sia del settore dei prodotti elettrici (+11,8%) – oltre 930 milioni di euro in valore – sia del comparto dell’elettronica e dei prodotti ottici (+4,2%), oltre 800 milioni.

In relazione ai prodotti intermedi utilizzati nel ciclo dei processi industriali, si è osservata una rilevante espansione dell’export dei prodotti chimici (+11,5%), che con oltre 1,5 miliardi di euro rappresenta il terzo ramo esportativo dell’area milanese nel quarto trimestre 2021. Nel medesimo trend espansivo si è collocata la crescita delle esportazioni dei prodotti in gomma-plastica (+17,8%).

Tra i settori in consistente progressione nel trimestre si osserva inoltre l’espansione della dinamica esportativa delle industrie alimentari e delle bevande (+31%).

Il consuntivo annuale per il 2021 registra un’accelerazione diffusa tra i settori a eccezione della farmaceutica, che con 5 miliardi di euro di export complessivo evidenzia una perdita di 300 milioni rispetto allo scorso anno (-5,7%).

La filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori è cresciuta in misura significativa raggiungendo in valore 8,6 miliardi di euro (+35,7%), diventando quindi il primo comparto export dell’area metropolitana milanese e superando il settore delle macchine e apparecchi, che con oltre 7 miliardi (+7,3%) si colloca al secondo posto della graduatoria provinciale delle esportazioni.

Proseguendo nell’analisi delle esportazioni, nel 2021 si è osservata una buona affermazione dei prodotti chimici, che con oltre 5,8 miliardi di euro (+11,9%) si confermano come il terzo settore per importanza nell’export della città metropolitana di Milano, superando in valore la filiera farmaceutica in costante discesa e ferma a 5 miliardi.

Relativamente ai settori afferenti ai prodotti intermedi e strumentali inseriti nei cicli della produzione industriale, si sono osservate delle significative progressioni per le esportazioni dei prodotti in metallo (+21,8%), in gomma-plastica (+19,4%), elettrici (+22,4%) ed elettronici (+18%).

Tra i comparti in espansione, si sono inoltre registrate delle crescite consistenti delle esportazioni nei settori dei prodotti alimentari e delle bevande (+28,2%) e dei mezzi di trasporto (+29,9%).

In relazione ai flussi importativi, la crescita riscontrata nel quarto trimestre 2021 riflette il consolidamento del sentiero di ripresa della domanda interna dei prodotti manifatturieri, a eccezione della contrazione della farmaceutica (-0,8%) e della consistente flessione dei mezzi di trasporto (-38,5%).

L’analisi dell’import evidenzia un’ampia diffusione della crescita tra i diversi comparti. Il trend positivo che si è registrato è da ascrivere, tra le principali merceologie importate, ai comparti dei prodotti in metallo (+72,6%), dei prodotti chimici (+32,9%), dei macchinari e apparecchi (+25,2%) e della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+35,1%).

La sostenuta progressione della domanda interna si è riflessa sulla dinamica annuale dell’import del 2021, in consistente accelerazione in tutti i settori a eccezione della farmaceutica (-7,3%).

Tra i comparti in crescita si segnalano i prodotti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo, in particolare chimici (+27,1%) e in gomma-plastica (+17,4%), ai quali si è associato un incremento dell’import di prodotti strumentali all’attività industriale: apparecchi elettrici (+22,8%) ed elettronici e ottici (+11,1%).

Si è inoltre osservata una progressione per la filiera metalmeccanica, dove si registrano incrementi consistenti delle importazioni di macchine e apparecchi (+25,8%) e prodotti in metallo (+60,1%).

Tra i comparti in crescita si segnala inoltre la sostenuta dinamica dei prodotti alimentari e delle bevande (+14,5%) e del comparto del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+15,1%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Le direttrici geografiche dell’export della città metropolitana di Milano registrano nel quarto trimestre 2021 un’espansione significativa verso i mercati europei e americani, mentre si è osservato un aumento più ridotto verso le piazze di destino asiatiche.

Nei confronti dei mercati extra-europei, il quarto trimestre 2021 ha registrato un incremento dell’export verso il continente americano di oltre 1,8 miliardi di euro (+14,8%), di cui 1,3 diretti negli Stati Uniti (+16,6%).

La dinamica si è palesata più sostenuta verso l’America Centro-Meridionale (+7%) a esclusione del Brasile – il mercato più importante dell’area – in pesante flessione (-22,8%).

Per quanto concerne i mercati dell’Asia, nel quarto trimestre 2021 si è osservato un aumento dei flussi esportativi (+7%), determinato da una ripresa delle aree subcontinentali più dinamiche quali il Medio Oriente (+6,3%) e l’Asia Orientale (+8,3%), sebbene in quest’ultima partizione si sia osservata una divaricazione fra la crescita di Cina e Taiwan da un lato e le contrazioni delle altre Tigri Asiatiche. Infine, si sono osservati delle sostenute contrazioni dell’export verso i mercati dell’Asia Centrale (-3,3%), trainate in particolare dalla flessione registrata nei confronti dell’India (-10,5%).

Il focus sui mercati dell’export dell’Asia Orientale evidenzia in primo luogo che la ripresa della dinamica nel quarto trimestre 2021 deriva dalla crescita osservata nei confronti della Cina (+25,4%) e di Taiwan (+9%) e da altri mercati secondari, dove il più importante è la Thailandia (+36,9%).

Su un piano opposto si sono collocate invece le sostenute flessioni registrate dalle esportazioni dirette verso i restanti mercati inclusi nel perimetro delle Tigri Asiatiche, dove si distinguono in particolare la zona speciale cinese di Hong Kong (-8,4%), la Corea del Sud (-8,1%) e Singapore (-6%), che insieme concentrano il 90% circa dei 555 milioni di euro esportati verso il gruppo dei Paesi NIEs. Ulteriori difficoltà per l’export diretto in Asia si sono riscontrate verso il Giappone, anch’esso in contrazione (-1,6%).

Riguardo ai mercati europei, il sostenuto incremento dell’export (+21,4%) è stato ancora trainato dai mercati esterni al perimetro comunitario (+30,7%), dove si è registrata una dinamica più vivace rispetto ai partner dell’Unione Europea (+16,6%).

Se consideriamo la performance annuale dell’export del 2021, la crescita ottenuta è stata trainata dell’aumento rilevato verso i mercati dell’Europa (+23,2%), dove si è osservato un incremento più sostenuto delle piazze esterne alla UE (+35,1%) rispetto alle mete di destino comunitarie (+17,4%).

In ambito extra-europeo, si è osservata una ripresa consistente sia dei mercati americani (+8,8%) che asiatici (+9,4%).

Sulla dinamica esportativa diretta in America ha inciso in misura determinante l’aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+7,4%), dove si concentra circa il 70% dell’export diretto nelle Americhe, mentre più espansiva si è rivelata la dinamica riscontrata verso il Centro e Sud America (+13,3%).

Su di un piano migliore si colloca la progressione registrata in Asia (+9,4%), trainata dai mercati più rilevanti per l’export del Milanese: Medio Oriente (+9,1%) e Asia Orientale (+9,7%), a cui si sono associate le esportazioni dirette verso l’Asia Centrale (+7,6%) e l’India in particolare (+9,5%).

Il focus di analisi sui mercati dell’Estremo Oriente evidenzia in prima battuta una sostenuta accelerazione delle esportazioni verso la Cina (+22,6%), dove si concentrano più di 2,7 miliardi degli oltre 7 miliardi di euro diretti verso i mercati dell’Asia Orientale, ossia il 38,4% dell’export diretto verso l’area.

Debolmente in attivo per le esportazioni della città metropolitana si è invece rivelato il Giappone (+0,9%) e anche i mercati inclusi nel perimetro delle Tigri Asiatiche (+1,8%). In particolare, tra le destinazioni principali, nel 2021 si è osservata una riduzione dell’export diretto in Corea del Sud (-0,5%) e un limitato aumento verso la zona speciale cinese di Hong Kong (+0,6%) e il mercato di Singapore (+1,3%), mentre si è riscontrata un’espansione a due cifre nei confronti di Taiwan (+20,6%).

Passando all’analisi delle importazioni, possiamo osservare che nel quarto trimestre 2021 è proseguito il trend positivo dei flussi commerciali in entrata. In particolare, la dinamica ha registrato un aumento maggiore delle importazioni provenienti dai continenti extra-europei rispetto all’Europa (+9,1%), sebbene in valore assoluto, con oltre 7,3 miliardi di euro, il continente europeo costituisca il nucleo forte delle importazioni milanesi.

Nell’ambito dei partner extra-europei si è osservata una dinamica più intensa dei flussi importativi provenienti dall’Asia (+32,7%) – dove incidono in misura rilevante le importazioni originarie dall’Asia Orientale (+31,1%) e dalla Cina in particolare (+41,8%) – rispetto al continente americano (+28,1%).

Se consideriamo la dinamica del 2021, l’aumento dell’import ha beneficiato della ritrovata dinamicità delle importazioni provenienti dei partner commerciali extra europei nei confronti dei quali si è osservata una crescita similare tra Americhe e Asia (+20,5% e +20%), mentre i flussi importativi provenienti dall’Europa hanno palesato un ritmo inferiore (+16%) e ciò si osserva in particolare nei confronti dei partner comunitari (+15,4%).

 

 

Dettaglio europeo

In relazione al principale mercato di sbocco dell’export milanese, ossia l’Europa, nel quarto trimestre 2021 i flussi diretti verso i partner continentali hanno superato i 7,3 miliardi di euro (+21,4%), incrementandosi quindi di 1,3 miliardi rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Sul sostegno alla dinamica hanno inciso in misura maggiore i mercati esterni alla UE (+30,7%): in valore assoluto le esportazioni hanno raggiunto i 2,7 miliardi, con un aumento di 636 milioni rispetto al precedente anno.

Il focus di analisi sui mercati europei non UE registra un’espansione rilevante in direzione del Regno Unito, verso il quale i flussi esportativi sono più che raddoppiati, oltre 800 milioni in valore (+120%) a ulteriore conferma della non autosufficienza dell’economia britannica dall’interscambio commerciale verso i partner dell’Unione Europea.

Si è inoltre consolidata la crescita verso il mercato di riferimento principale, ossia la Svizzera (+6,8%), che intercetta il 40,7% dell’export verso l’area non UE.

Altrettanto rilevanti si sono palesate inoltre le progressioni dell’export verso Turchia (+24,7%) e Russia (+20,1%).

Passando all’analisi del contributo dei mercati di destino dell’Unione Europea si osserva invece una dinamica di crescita più contenuta (+16,6%) sia rispetto all’Europa sia nei confronti delle economie esterne al perimetro comunitario. I flussi complessivi, pari a oltre 4,6 miliardi di euro, hanno evidenziato un incremento di 663 milioni rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Tra i partner comunitari più rilevanti per l’export della città metropolitana di Milano, possiamo notare che la crescita è stata trainata in particolare dagli incrementi ottenuti in alcuni dei mercati storici per l’area milanese: Francia (+23,8%), Germania (+21,6%), Spagna (+7,8%), Olanda (+15,9%), Belgio (+12,5%), ai quali si è associato l’incremento registrato nei confronti della Polonia (+10,9%).

A questo gruppo di mercati si sono associati, in ordine di rilevanza sulla struttura dell’export milanese, i mercati secondari di Romania (+20,7%), Austria (+22,1%), Grecia (+14,8%) e Repubblica Ceca (+8,4%).

Il consuntivo dell’export dell’anno 2021 si è caratterizzato per una dinamica di crescita diffusa verso i mercati europei, dove l’andamento si è palesato particolarmente intenso verso i partner esterni al perimetro comunitario (+35,1%) rispetto ai mercati dell’Unione Europea (+17,4%). In valore i flussi esportativi complessivi hanno registrato oltre 27,3 miliardi di euro, con un incremento netto rispetto allo scorso anno di oltre 5 miliardi.

La struttura delle esportazioni verso l’Europa evidenzia un deciso rafforzamento dei mercati esterni al perimetro UE, che incidono ora per il 36,1% (32,1% nel 2020).

Se consideriamo i mercati europei non comunitari, possiamo osservare che in valore rappresentano oltre 9,8 miliardi di euro, con un suprlus di oltre 2,5 miliardi. La dinamica complessiva palesa una crescita particolarmente robusta verso il Regno Unito (+134%), dove si concentra il 30% dell’export verso tale area. Ugualmente importanti, ma inferiori per intensità si sono rivelati i saggi di crescita registrati dalle esportazioni dirette verso Turchia (+19,7%), Svizzera (+14%) e Russia (+12,2%).

Con riferimento alle esportazioni dirette in Unione Europea, la crescita registrata nel 2021 si è ampiamente diffusa verso tutti mercati comunitari. In particolare, tra i partner più importanti per la città metropolitana di Milano, si segnalano gli aumenti dell’export ottenuti nei confronti di Francia (+24,8%), Germania (+19,2%), Spagna (+16,9%), Olanda (+18%), Polonia (+17,9%) e Belgio (+8,5%); a questi si sono associate le dinamiche registrate nei mercati secondari di Romania (+26,5%), Austria (+23,8%), Grecia (+21,9%) e Repubblica Ceca (+12,1%).

In relazione alle importazioni, nel quarto trimestre 2021 si è osservata una dinamica di contenuto aumento verso l’Europa (+9,1%), sulla quale hanno inciso i canali in entrata di matrice comunitaria (+8,5%), mentre si è osservata una maggiore vivacità per i flussi importativi provenienti dai partner europei non UE (+13,4%), dove hanno inciso in misura rilevante i sostenuti incrementi dei flussi importativi provenienti dalla Turchia (+15,4%) e dalla Svizzera (+14,7%), mentre è stato negativo l’apporto del Regno Unito (-13,2%).

In relazione ai partner comunitari, sulla dinamica meno intensa ha inciso in maniera particolare la flessione dell’import proveniente dalla Francia (-7,3%), mentre sono stati positivi gli apporti generati da Germania (+13,5%), Spagna (+5,1%), Olanda (+9,8%), Belgio (+18,5%) e Polonia (+28,1%), verso i quali si concentra il 69% degli acquisti di prodotti esteri.

Relativamente al consuntivo del 2021 per le importazioni, l’anno si è chiuso con una dinamica meno sostenuta rispetto alle esportazioni; in particolare sull’import proveniente dall’Europa (+16%) ha inciso in misura determinante l’aumento contenuto dei flussi importativi provenienti dall’Unione Europea (+15,4%), mentre la dinamica si è palesata più intensa per i partner esterni al perimetro UE (+20,5%), dove si è osservato un significativo incremento dei flussi in entrata provenienti dalla Turchia (+34,1%), dalla Svizzera (+22,4%) e dalla Russia (+17,1%), che compensano la flessione dell’import proveniente dal Regno Unito (-9,8%).

Il focus di analisi sulle importazioni dai partner comunitari evidenzia una dinamica particolarmente intensa con i quelli storici localizzati in Germania (+19,1%), Francia (+11,9%), Spagna (+12,7%) e Olanda (+13%), ai quali si è associata la Polonia tra gli emergenti. (+40,4%).

 

 

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