IMPORT – EXPORT

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2021
Quadro nazionale

Nel terzo trimestre 2021 l’interscambio commerciale ha continuato il suo percorso di recupero delle posizioni perse durante lo scorso anno.

In valore assoluto l’export nazionale ha collocato la sua capacità di penetrazione nei mercati esteri a oltre 126,5 miliardi di euro, segnando un incremento di 15,5 miliardi rispetto al terzo trimestre del 2020 (+13,6%), riportandosi saldamente oltre i livelli precedenti la pandemia, ossia all’anno 2019 (+9,6%).

Se consideriamo i primi nove mesi del 2021, l’export nazionale – oltre ad aver recuperato le perdite pregresse e aver conseguito una crescita netta di 63,1 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020 (+20,1%) – ha ottenuto una crescita in valore di 20,5 miliardi di euro rispetto al livello raggiunto prima della pandemia (+5,8%).

La ripresa della dinamica esportativa si è accompagnata a una crescita consistente delle importazioni, in linea con l’aumento della domanda interna e con il contesto globale di ripresa dei traffici commerciali.

Nel terzo trimestre 2021 le importazioni dell’Italia, pari a 113,8 miliardi di euro, hanno quindi registrato un incremento rilevante rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+24,1%) – corrispondente a un surplus di 22 miliardi di euro – recuperando quindi il gap accumulato a seguito della pandemia e collocando i flussi importativi ampiamente oltre il periodo pre-pandemico (+11,8%).

Il consuntivo dell’import nazionale dei primi nove mesi del 2021 riporta la crescita a un livello superiore sia rispetto al 2020 (+23,6%) sia nei confronti del corrispondente periodo del 2019, ossia prima della pandemia, ottenendo un incremento in valore di 58 miliardi di euro (+18,2%).

La disamina territoriale registra che la crescita dell’interscambio dal lato dell’export è stata trainata nel terzo trimestre 2021 dall’asse portante delle regioni settentrionali, mentre si è osservata una decelerazione della dinamica per i territori del Centro e una dicotomia di performance tra le regioni continentali del Sud, in cospicuo in arretramento rispetto alle Isole in sostenuta espansione.

Se consideriamo invece le importazioni, l’accelerazione della crescita ha beneficiato di una diffusa espansione in ambito territoriale, interessando con intensità di scala sia le regioni settentrionali sia del Mezzogiorno d’Italia.

Il quadro di dettaglio delle esportazioni a livello territoriale evidenzia pertanto nel terzo trimestre 2021 una consistente progressione sia per il Nord-Ovest che per il Nord-Est (+18,2% e +13%). Globalmente le regioni settentrionali hanno contribuito con 90,3 miliardi di euro all’aumento delle esportazioni, con un surplus di 12,3 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, di cui 7,4 attribuibili alle regioni nord-occidentali e 4,9 ai territori del Nord-Est.

Se consideriamo il consuntivo dell’export delle regioni settentrionali dei primi nove mesi del 2021, si rileva un avanzamento significativo della dinamica che ha contribuito all’incremento delle esportazioni nazionali con 266,8 miliardi di euro, in aumento di 46,4 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, con una diffusione della crescita quasi omogenea tra Nord-Ovest (+21,7%) e Nord-Est (+20,2%).

La ripresa dei traffici commerciali e della domanda interna ha inoltre trainato in misura significativa le importazioni dell’Italia settentrionale di prodotti esteri in entrata nel territorio per un valore di 75,4 miliardi di euro complessivi, 16,2 miliardi in più rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, con delle performance differenti tra Nord-Est (+29,1%) e Nord-Ovest (+26,3%). Il sentiero di crescita rilevato si è riflesso positivamente anche sulla dinamica dei primi nove mesi del 2021: Nord-Ovest (+25,2%), Nord-Est (+27,3%), contribuendo complessivamente con 223,8 miliardi ai flussi commerciali in entrata nel Paese.

Se consideriamo le regioni centrali, l’interscambio con l’estero ha evidenziato nel terzo trimestre una consistente crescita dell’export (+6,4%), corrispondente a 22,5 miliardi di euro, mentre si è osservata una debole dinamica delle importazioni (+0,5%), pari a 19,4 miliardi di euro in valore assoluto.

Il proseguimento del trend di recupero delle esportazioni si è riflesso positivamente sulla dinamica dei primi nove mesi del 2021, palesandosi attraverso un incremento consistente (+17,3%) e contribuendo alla dinamica nazionale con 68,5 miliardi di euro. I flussi commerciali in entrata nel territorio delle regioni centrali hanno invece registrato una dinamica più contenuta in termini di crescita (+8,3%), collocandosi in valore a 57,5 miliardi di euro.

In relazione all’interscambio del Mezzogiorno nel terzo trimestre 2021, si registra la continuazione del trend di recupero dell’export delle Isole (+59,1%), che si colloca in valore a 3,9 miliardi di euro, al quale si è associata una progressione significativa delle importazioni (+55,1%).

Tale performance ha quindi permesso alle Isole di consolidare nei primi nove mesi del 2021 sia il recupero delle esportazioni (+34,5%), corrispondenti in valore a 11,1 miliardi di euro, sia la dinamica dell’import (+39%).

In relazione alle regioni continentali del Sud, le esportazioni del terzo trimestre 2021 hanno evidenziato una secca flessione rispetto allo scorso anno (-4,2%), erodendo quindi la crescita dei primi nove mesi del 2021, che pur essendo ancora robusta (+10,2%) si colloca tuttavia all’ultimo posto della graduatoria nazionale per consistenza della progressione.

In relazione alle importazioni, la dinamica ha palesato una significativa accelerazione nel terzo trimestre 2021 e nei primi nove mesi del 2021 (+20,7% per entrambi).

 

 

 
Sintesi dei territori

L’interscambio commerciale complessivo dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi del terzo trimestre 2021 – analizzato attraverso le dinamiche dei singoli territori – registra una crescita sia delle esportazioni (+13,3%) che delle importazioni (+16,5%).

In relazione alle esportazioni, che hanno palesato una capacità di penetrazione dei mercati esteri di 14,7 miliardi di euro con un surplus di 1,7 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, l’incremento registrato dall’area vasta si è palesato con intensità maggiore per la città metropolitana di Milano (+15,4%) rispetto alla province di Monza Brianza (+7,8%) e di Lodi (+5,2%), dove la dinamica è in rallentamento rispetto alla crescita sperimentata nel trimestre precedente.

In relazione alla dinamica dell’import – pari a 21,8 miliardi di euro – la crescita della domanda di merceologie da utilizzare nei cicli produttivi, palesatasi con un incremento in valore di oltre 3 miliardi rispetto allo scorso anno, è ascrivibile in rilevante misura al contributo proveniente dalla provincia di Monza Brianza (+28,1%) e dall’area metropolitana milanese (+16,6%), mentre è stato molto ridotto l’apporto della provincia di Lodi alla dinamica generale (+2%).

Se consideriamo i primi nove mesi del 2021, l’area vasta registra una crescita dell’interscambio commerciale di ampie proporzioni rispetto allo scorso anno.

Dal lato dell’export, la dinamica complessiva dell’area (+18%) evidenzia un significativo recupero dell’avvio d’anno negativo registrato dell’area metropolitana milanese. Le esportazioni dei primi nove mesi della città metropolitana (+17,3%), pur essendo ancora inferiori a quanto ottenuto dalle province di Monza Brianza (+20,5%) e di Lodi (+18,9%), hanno ridotto sensibilmente il differenziale di performance rispetto agli altri due territori.

In relazione alle importazioni dei primi nove mesi del 2021, l’incremento registrato dall’area vasta (+18,2%) ha beneficiato in primo luogo del consistente apporto alla domanda esercitata dalla città metropolitana di Milano (+18,4%), dove con oltre 54,9 miliardi sui 66,4 circa dell’area vasta si concentra la quasi totalità dell’import, e in secondo luogo dal contributo proveniente dalla provincia di Monza Brianza (+27,4%), che ha ampiamente compensato l’apporto limitato della provincia di Lodi (+4,5%).

L’analisi comparata dell’export dei territori del terzo trimestre 2021 attraverso la composizione settoriale è ancora indicativa di una crescita diffusa nei comparti di attività sebbene inizi a palesarsi, dopo l’espansione significativa del precedente trimestre, un inizio del rallentamento della dinamica.

Un primo tratto comune che emerge riguarda la crescita delle esportazioni dei prodotti intermedi utilizzati nei processi produttivi industriali, in particolare chimici e gomma-plastica, che ha coinvolto tutti i territori che compongono l’area vasta.

In particolare, per i prodotti chimici, si è osservata un’espansione dell’export che ha interessato con intensità di scala decrescente la città metropolitana di Milano (+16,7%) e i territori dell’area brianzola e della provincia di Lodi (rispettivamente +13,8 e +10,9%).

In relazione ai prodotti in gomma-plastica, il contributo maggiore alla progressione delle esportazioni del settore è stato registrato dalla provincia di Lodi (+38,2%), seguita dalla città metropolitana di Milano (+19,3%) e dal territorio di Monza Brianza (+14,1%).

Se consideriamo la filiera metalmeccanica, dove troviamo sia le produzioni siderurgiche che i comparti della meccanica e dei mezzi di trasporto, emergono delle performance esportative differenziate sia tra i territori che tra i settori.

In particolare, i prodotti in metallo hanno registrato – su base annua – una progressione significativa sia per il Lodigiano (+26,3%) sia per provincia di Milano (+24,5%), mentre il saggio di incremento è stato più contenuto per l’area di Monza Brianza (+4,4%).

Se consideriamo le produzioni della meccanica strumentale, si rileva un’intensa crescita dell’export per la provincia di Monza Brianza (+13,8%) e un debole aumento per l’area metropolitana milanese (+1%), mentre si è registrata una netta contrazione per la provincia di Lodi (-15,4%).

Infine, per il comparto dei mezzi di trasporto, l’export registra una progressione significativa solo per la città metropolitana di Milano (+23%), mentre si sono osservati una secca flessione per la provincia di Monza Brianza (-16,2%) e un modesto aumento per Lodi (+2%).

Un secondo comune denominatore tra i territori per l’export del terzo trimestre 2021 è costituito dall’accresciuta capacità esportativa della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, che costituisce per la città metropolitana di Milano in particolare il fulcro principale su cui poggia la dinamica di crescita dell’area.

Su tale performance incidono pertanto in misura determinante i flussi esportativi dell’area milanese pari a 2,2 miliardi di euro (+25,8%), che – per il terzo trimestre consecutivo – hanno consentito localmente al settore di superare in valore il comparto della meccanica (1,6 miliardi). Performance rilevanti si sono inoltre osservate sia per il territorio brianzolo (+10,3%) sia per la provincia di Lodi (+19,7%).

Passando all’analisi dei prodotti strumentali connessi ai processi manifatturieri, emerge in tutti i territori una rilevante espansione delle dinamiche esportative sia dei comparti afferenti all’elettronica e strumentazioni ottiche che delle merceologie attinenti ai prodotti elettrici.

Per l’elettronica e i manufatti ottici, il dettaglio per territorio registra pertanto una crescita dell’export guidata dalla provincia di Monza Brianza (+8,7%), seguita dalla città metropolitana di Milano (+7,4%) e dal territorio di Lodi (+7,3%), dove il settore è il più incidente sulla struttura esportativa dell’area.

In relazione alle produzioni afferenti le apparecchiature elettriche, il maggiore contributo alla crescita delle esportazioni dell’area vasta è ascrivibile alla provincia di Milano (+19,8%) e al comprensorio del Lodigiano (+12,3%), seguiti a lunga distanza dall’area di Monza Brianza (+6,4%).

L’analisi degli altri settori dell’export evidenzia in primo luogo la continuazione del trend discendente del comparto dei prodotti farmaceutici, per il quale si registra una consistente flessione delle esportazioni sia per l’area metropolitana di Milano (-7%) che per la provincia di Monza Brianza (-7,9%), mentre si rileva un incremento solo per il Lodigiano (+25%), dove tuttavia la sua incidenza è residuale sul totale export dell’area.

Su un piano differente si collocano le esportazioni del settore dei prodotti alimentari e delle bevande, per il quale – rispetto al terzo trimestre dello scorso anno – si è osservata una rilevante progressione sia per il territorio della città metropolitana di Milano (+26,8%) sia per l’area di Monza Brianza (+15,5%), mentre per la provincia di Lodi si è ulteriormente intensificato il trend discendente osservato in precedenza (-15,6%).

Proseguendo nell’analisi dell’export dei territori attraverso la composizione settoriale e relativa ai primi nove mesi del 2021, possiamo osservare che le esportazioni dell’area vasta segnalano complessivamente una ripresa sostenuta, sebbene emergano alcune criticità settoriali che impattano soprattutto sull’area metropolitana milanese, dove la consistente flessione della farmaceutica (-7,4%) ha contribuito a frenare il ritmo di crescita del sistema esportativo locale. Tale trend negativo non ha tuttavia trovato riscontro nei confronti degli altri territori dell’area vasta, dove invece si è registrata una crescita consistente: Monza Brianza (+11,8%), Lodi (+18,3%).

Il dettaglio per settore evidenzia in primo luogo il momento particolarmente positivo della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori. La crescita delle esportazioni ha assunto infatti un carattere diffuso nei territori, in particolare si è osservato un incremento consistente nei confronti della città metropolitana di Milano (+34,6%), alla quale si sono associate sia la provincia di Lodi (+20,8%) sia quella di Monza Brianza (+13,7%).

Se concentriamo l’analisi sulla filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, possiamo osservare che il comparto ha quasi raggiunto – in valore – il settore dei macchinari. Il contributo del territorio milanese è significativo in tal senso, infatti nei primi nove mesi del 2021, la città metropolitana – sui 6,4 miliardi di export dell’area vasta – ha contribuito con oltre 6 miliardi di euro.

Relativamente ai macchinari, la dinamica è ancora positiva: l’export complessivo dell’area vasta è pari a 6,5 miliardi di euro. Il territorio più incidente – ossia l’area metropolitana milanese con 5,1 miliardi – non ha ottenuto la performance migliore (+11,1%), che invece è appannaggio dell’area Monza Brianza (+26,7%), dove il settore contribuisce con circa 1,2 miliardi di euro alle esportazioni locali, segue a distanza la provincia di Lodi (+7%).

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, il settore più performante dal lato dell’export è comunque il comparto dei prodotti in metallo; l’aumento registrato tra gennaio e settembre 2021 ha evidenziato infatti un ritmo di crescita a due cifre tra i territori: area metropolitana milanese (+21%), provincia di Monza Brianza (+22,7%), provincia di Lodi (+37,9%).

Altrettanto ragguardevole per intensità si è rivelato il comparto dei mezzi di trasporto: nei primi nove mesi del 2021 il settore ha evidenziato un incremento significativo delle esportazioni in particolare per le province di Milano (+38,2%) e di Lodi (+25,2%), seguite a lunga distanza dall’area di Monza Brianza (+13,3%).

Se consideriamo i manufatti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo industriale, si è osservata una progressione complessiva consistente sia per il comparto dei prodotti chimici che in gomma-plastica.

In relazione al settore chimico, il contributo del comparto è il terzo in ordine di grandezza e per importanza del sistema esportativo dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi. Nei primi nove mesi del 2021 l’export di prodotti chimici ha toccato i 5,7 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi ascrivibili alla città metropolitana di Milano, 1,1 miliardi all’area brianzola e 400 milioni alla provincia di Lodi.

Il dettaglio territoriale registra una dinamica molto sostenuta per la provincia di Monza (+25,3%), seguita a distanza dall’area metropolitana milanese (+12,1%) e dalla provincia di Lodi (+9,5%).

In relazione al comparto della gomma-plastica, l’export ha registrato una crescita particolarmente intensa sia per la provincia di Milano (+20%) sia per il Lodigiano (+21,1%), mentre è stata relativamente più contenuta per la provincia di Monza Brianza (+15,4%).

In relazione ai prodotti strumentali connessi ai processi manifatturieri, emerge in tutti i territori inclusi nel perimetro dell’area vasta una cospicua espansione delle dinamiche esportative sia per l’elettronica e strumentazioni ottiche sia per i prodotti elettrici.

Il dettaglio per territorio registra quindi per il settore dei prodotti elettronici e ottici una crescita dell’export particolarmente elevata per la provincia di Lodi (+36,7%) – dove il settore è il più incidente sulla struttura esportativa locale – seguita dall’area metropolitana milanese (+24,2%) e dal territorio di Monza Brianza (+13,4%).

In relazione alle produzioni afferenti alle apparecchiature elettriche, l’apporto maggiore all’incremento delle esportazioni dell’area vasta è ascrivibile alle province di Milano (+26,7%) e di Lodi (+24,5%), seguite dall’area di Monza Brianza (+12%).

Tra gli altri settori, l’export di quello alimentare ha registrato una netta progressione solo per l’area metropolitana milanese (+27,2%). La rilevante incidenza in valore della provincia di Milano – oltre tre quarti sul totale di settore dell’area vasta – ha più che bilanciato le flessioni registrate dalla provincia di Lodi (-10,1%) e di Monza Brianza (-1%).

L’analisi delle direttrici geografiche dell’export registra nel terzo trimestre 2021 una crescita verso l’Europa e l’America, in particolare gli Stati Uniti, e un aumento contenuto nei confronti dell’Asia.

Il dettaglio territoriale rileva un’espansione dell’export di dimensioni importanti verso il continente europeo per il territorio dell’area metropolitana milanese (+24%), mentre è più contenuto l’incremento rilevato per le province di Monza Brianza (+5%) e di Lodi (+5,4%).

La fase di ripresa dell’attività economica continentale ha ulteriormente rafforzato e rilanciato la capacità esportativa verso i mercati dell’Unione Europea. Nei territori la fase di accelerazione verso i partner comunitari è particolarmente evidente per l’area milanese, l’incremento conseguito è significativamente più elevato (+19,2%) rispetto alle aree di Monza Brianza (+5,8%) e di Lodi (+7,4%).

Relativamente alle mete di destino non UE, è sempre la città metropolitana ad apportare il contributo più rilevante alla dinamica complessiva dell’area vasta (+33,7%), mentre si rileva un limitato aumento ottenuto dalla provincia di Monza Brianza (+2,8%) e una flessione a due cifre dell’area lodigiana (-19,2%).

Per i mercati più rilevanti all’esterno del perimetro della UE, focalizzando l’analisi per singolo territorio, possiamo osservare che la progressione ottenuta dalla città metropolitana di Milano è ascrivibile alla crescita registrata nei confronti del Regno Unito (+130,2%), che – per valore dell’export (740 milioni di euro) – si colloca al secondo posto dopo la Svizzera, verso la quale l’area milanese esporta prodotti per oltre un miliardo di euro (+11,9%). Seguono poi in ordine di grandezza i mercati di Turchia (+20,5%) e Russia (+8,5%), entrambi superiori in valore ai 230 miliardi di euro.

I trend si palesano differenti invece per i territori di Monza Brianza e Lodi. In particolare, la capacità esportativa di Monza Brianza verso i mercati non UE evidenzia una performance frammentata con un incremento sostenuto solo per i mercati minori di Turchia e Russia (rispettivamente +15,3% +13,2%), mentre è più contenuta la dinamica verso il Regno Unito (+8,4%) e addirittura in flessione nei confronti della Svizzera (-6,4%).

Relativamente alla provincia di Lodi, nonostante le rilevanti progressioni delle esportazioni verso Svizzera (+43,1%), Turchia (+30,3%) e Russia (+154%), la flessione osservata verso i mercati esterni al perimetro comunitario trova la sua origine principale nel crollo dell’export verso il Regno Unito (-66,3%).

Passando alle tipicità territoriali dei mercati di sbocco verso l’Unione Europea, le dinamiche esportative della città metropolitana di Milano evidenziano una nuova crescita verso i partner commerciali storici del Nord Europa: Francia (+27%), Austria (+21,1%), Olanda (+20,6%) e Germania (+20,2%), ai quali si sono associati nel Mediterraneo: Spagna (+17,2%) e Grecia (+34,1%), e nell’Europa Orientale: Romania (+16,4%), Repubblica Ceca (+15,2%) e Polonia (+15,2%).

Passando all’analisi di dettaglio delle esportazioni della provincia di Monza Brianza verso i partner dell’Unione Europea, l’aumento limitato che si è verificato è incentrato in primo luogo sui partner del Nord Europa più importanti per il territorio: Germania (+12,6%), Francia (+6,4%), Belgio (+11,2%), Svezia (+27,4%) e Austria (+12,1%), ai quali si è associata l’espansione registrata nei confronti della Spagna (+18%) e della Polonia (+17,2%).

In relazione alla provincia di Lodi, la crescita dell’export verso i mercati dell’Unione Europea è stata stimolata in primo luogo dall’incremento ottenuto nei confronti della Spagna (+12%), che da sola rappresenta il 45% delle esportazioni verso la UE, e in secondo luogo – tra le destinazioni principali dell’export – dalla tenuta della Francia (+1,3%) e dagli aumenti conseguiti in diversi mercati secondari, tra i quali: Grecia (+30,5%), Polonia (+27,9%), Repubblica Ceca (+26,7%) e Belgio (+6,2%), che hanno ampiamente compensato la flessione dell’export diretto in Germania (-9,6%), il terzo mercato per ordine di importanza.

Riguardo le aree extraeuropee, il terzo trimestre 2021 ha segnalato una fase di rilevante ripresa dei mercati americani e in particolare verso gli Stati Uniti. Complessivamente le esportazioni dell’area vasta, stimolate dalla progressione registrata dalla città metropolitana di Milano, hanno messo a segno verso i territori di oltreoceano un incremento di rilevante dimensione.

Il trend di crescita verso le Americhe è confermato sia per la provincia di Monza Brianza (+15,1%) sia per l’area metropolitana milanese (+10%), mentre è nullo per il Lodigiano, dove tuttavia la sua incidenza è residuale sul totale export. In particolare, la capacità di penetrazione verso gli Stati Uniti ha registrato una crescita considerevole per tutti i territori compresi nell’area vasta: Milano (+10,7%), Monza Brianza (+15,8%), Lodi (+53,4%).

L’analisi per i mercati di destinazione dell’Asia registra una differenziazione sostanziale tra la provincia di Monza Brianza da un lato, dove le esportazioni si sono incrementate in misura significativa (+15,9%) rispetto agli aumenti contenuti registrati dall’area metropolitana milanese (+0,9%), e dalla provincia di Lodi dall'altro (+3,2%).

Il quadro di dettaglio declinato sui territori, evidenzia che il sistema esportativo milanese, il più esposto verso il continente asiatico (21,3% del totale export), registra delle dinamiche contenute nei confronti di tutte le aree subcontinentali.

In particolare, le dinamiche registrate verso il Medio Oriente (+0,9%) e l’Asia Orientale (+0,2%) hanno ampiamente condizionato il ritmo di incremento complessivo. Da tali dinamiche si è invece dissociato l’andamento di rilevante espansione registrato nei confronti dell’Asia Centrale (+7%), trainata dall’incremento ottenuto nei confronti dell’India (+13,6%).

Il focus sui mercati di esportazione dell’area milanese verso l’Asia Orientale – la partizione geografica più rilevante per l’export milanese verso il continente – registra un’ampia differenziazione delle performance tra le mete di destino più importanti per la città metropolitana. In particolare, l’aumento dei flussi esportativi si è consolidato ulteriormente nei confronti della Cina (+15,7%), mentre si è osservata una riduzione complessiva dell’export verso le Tigri Asiatiche, contrazione particolarmente accentuata verso i mercati più rilevanti dell’area: Hong Kong (-15,4%) e Corea del Sud (-9,6%) e tra le piazze secondarie di destinazione come Singapore (-16,7%). Le uniche eccezioni a tale trend negativo sono rappresentate dalla crescita riscontrata verso Taiwan (+11,3%) e in misura molto più contenuta verso il Giappone (+0,4%).

Dinamiche più espansive dell’export verso l’Asia si sono registrate invece per Monza Brianza. La crescita dell’export è stata determinata in primo luogo dall’espansione registrata dai mercati dell’Asia Orientale (+17%), che costituiscono anche per la provincia brianzola i partner più rilevanti per le esportazioni verso il continente asiatico. Le dinamiche sono state ulteriormente rafforzate dalla crescita registrata nei confronti del Medio Oriente (+9,4%) e dell’Asia Centrale (+20,8%), dove i mercati minori hanno svolto un ruolo di traino principale, mentre nei confronti dell’India (la piazza di sbocco più importante) la crescita si è collocata a un livello inferiore (+6,8%).

Se consideriamo la provincia di Lodi, l’aumento contenuto dell’export verso l’Asia è da ascrivere agli andamenti ampiamente divergenti verso le due mete di destino principali del continente: Medio Oriente (-21,5%), in ampia flessione, e Asia Orientale (+13,2%) in sostenuto aumento, indotto dal raddoppio dell’export verso la Cina (+104,7%), che compensa ampiamente l’apporto negativo delle Tigri Asiatiche (-6,8%).

Considerando il quadro consuntivo dell’export dei primi nove mesi del 2021 verso i mercati di destinazione principali dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi, si è osservata una dinamica ampiamente espansiva verso le piazze europee che ha superato per intensità i saggi di incremento delle esportazioni dirette verso i mercati extra-europei.

Il quadro territoriale registra pertanto una penetrazione commerciale dell’export verso l’Europa guidata dalla città metropolitana di Milano (+23,9%), seguita dalle province di Lodi (+19,1%) e di Monza Brianza (18,4%).

Il quadro di dettaglio dei territori evidenzia che per l’area metropolitana milanese un ruolo di primo piano è stato svolto dalla crescita dell’export verso i mercati europei esterni al perimetro comunitario (+36,8%), dove il driver principale è l’export verso il Regno Unito, più che raddoppiato rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (+139,7%).

Relativamente agli altri territori, la dinamica verso i mercati europei non UE ha palesato un allineamento all’andamento generale europeo per la provincia di Monza Brianza (+19,7%), mentre si è rivelata in pesante flessione per l’area del Lodigiano (-20%), dove tuttavia l’incidenza in valore è residuale rispetto ai flussi esportativi complessivi verso l’Europa.

Passando all’analisi delle esportazioni verso i mercati comunitari, l’incremento a due cifre che si è osservato per tutti i territori tra gennaio e settembre 2021 ha evidenziato un'intensità di scala di tono più contenuto per la città metropolitana di Milano (+17,7%). Tale crescita è stata sostenuta sia dai partner storici del Nord Europa – Francia (+25,2%), Olanda (+18,8%), Germania (+18,4%), Austria (+24,4%) e Belgio (+7,1%) – sia dalle mete di destino del Mediterraneo – Grecia (+24,7%), Spagna (+20,6%), e Portogallo (+13,3%) – sia dai nuovi mercati dell’Europa Orientale: Romania (+28,8%), Polonia (+20,5%) e Repubblica Ceca (+13,5%).

Relativamente agli altri territori, la provincia di Monza Brianza ha messo a segno un incremento delle esportazioni verso l’Unione Europea (+18%) allineato al trend generale europeo, dove i mercati più importanti e dinamici per l’area si sono rivelati: Germania (+14,8%), Francia (+18,9%), Spagna (+24,3%), Polonia (+35,3%) e Belgio (+32,6%).

Se consideriamo la provincia di Lodi, l’espansione delle esportazioni verso l’Europa comunitaria (+22,4%) è stata trainata dalla rilevante performance del mercato spagnolo (+49,4%), prima meta di destino sia in valore – con oltre un miliardo di euro – sia in termini relativi (45% del totale export verso la UE).

Passando all’analisi dei mercati extra europei, la dinamica verso le Americhe ha evidenziato una fase di rallentamento della crescita per la città metropolitana di Milano (+6,6%), dove un ruolo di primo piano è ascrivibile alla performance degli Stati Uniti (+4%).

In generale, relativamente alla provincia di Monza Brianza si è osservata una dinamica largamente espansiva verso i mercati americani (+28,8%) e nei confronti degli USA in particolare (+29,9%). Trend che si è riproposto con intensità di scala maggiore anche per il territorio di Lodi, dove l’export verso l’America ha sperimentato un tasso di incremento più robusto (+34,6%) indotto dalla rilevante crescita registrata nei confronti degli Stati Uniti (+47,8%).

Il focus sui mercati asiatici evidenzia un aumento significativo per l’export dell’area metropolitana milanese (+10,4%), dove le piazze più rilevanti hanno registrato un incremento quasi uniforme: Medio Oriente (+10%) e Asia Orientale (+10,3%), dove primeggia per crescita il mercato cinese (+21,5%).

Se consideriamo l’area brianzola, le esportazioni verso l’Asia nei primi nove mesi del 2021 hanno registrato un’espansione particolarmente intensa (+25,2%), trainata dalla performance dei mercati dell’Asia Orientale (+24,6%) e in particolare nei confronti della Cina (+33,8%), del Giappone (+69,4%) e del gruppo delle Tigri Asiatiche (+28,5%).

Relativamente alla provincia di Lodi, l’aumento contenuto dell’export verso le mete di destino dell’Asia (+6,3%) è stato determinato dalle dinamiche divergenti riscontrate confronti dei mercati dell’Asia Orientale (+23%) e dell’Asia Centrale (+112%), entrambi in crescita, e del Medio Oriente in netta flessione (-26,8%).

 

 

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