LA DINAMICA DELL’INTERSCAMBIO MILANESE
L’interscambio estero della città metropolitana di Milano, declinato attraverso i settori, registra una diffusa crescita nel terzo trimestre 2021 sia nei confronti dell’export che dell’import, con l’unica eccezione della farmaceutica in consistente flessione sia rispetto alle esportazioni (-7%) che alle importazioni (-9,7%). Considerando i settori portanti dell’export milanese, nel terzo trimestre 2021 si è registrata un’accelerazione su base annua della dinamica esportativa della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori: i flussi diretti verso i mercati esteri hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro (+25,8%), superando nettamente in valore il settore delle macchine e apparecchi, che si è fermato a 1,6 miliardi di euro (+1%).
La continuazione del trend di ripresa della domanda estera si è inoltre riflessa sulla dinamica esportativa dei prodotti afferenti alla filiera metalmeccanica: nel terzo trimestre 2021 si è osservata una crescita consistente delle esportazioni dei prodotti in metallo (+24,5%), pari a circa 760 milioni di euro, alla quale si è associato l’incremento registrato dal comparto dei mezzi di trasporto (+23%).
Il consolidamento della ripresa delle esportazioni manifatturiere ha inoltre evidenziato una rilevante accelerazione della dinamica dei prodotti strumentali e degli intermedi utilizzati nei processi industriali.
In particolare, nel terzo trimestre 2021 si è osservata una consistente crescita dell’export sia del settore dei prodotti elettrici (+19,8%), oltre 850 milioni di euro in valore, sia del comparto dell’elettronica e dei prodotti ottici (+7,4%), oltre 700 milioni.
Relativamente agli intermedi utilizzati nei processi industriali si è osservata una rilevante espansione dell’export dei prodotti chimici (+16,7%), che con 1,4 miliardi di euro si colloca al terzo posto tra i settori più incidenti sull’export dell’area milanese nel terzo trimestre 2021. A tale trend si è inoltre associata la crescita delle esportazioni dei prodotti in gomma-plastica (+19,3%).
Infine, il consolidamento della ripresa delle esportazioni manifatturiere ha evidenziato una rilevante accelerazione della dinamica per le industrie alimentari e delle bevande (+26,8%).
Il consuntivo delle esportazioni dei primi nove mesi del 2021 registra un’accelerazione diffusa tra i settori a eccezione della farmaceutica, che con 3,6 miliardi di euro di export complessivo evidenzia una perdita di oltre 290 milioni rispetto allo scorso anno (-7,4%).
La filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori è cresciuta in misura significativa raggiungendo in valore 6 miliardi di euro (+34,6%), diventando quindi il primo comparto delle esportazioni milanesi e superando il settore delle macchine e apparecchi, che con 5,1 miliardi (+11,1%) si colloca al secondo posto della graduatoria per valore dell’export.
Proseguendo nell’analisi delle esportazioni, i primi nove mesi del 2021 hanno registrato una buona affermazione per i prodotti chimici, che con oltre 4,2 miliardi di euro (+12,1%) si confermano come il terzo settore nella struttura dell’export della città metropolitana di Milano, superando la filiera farmaceutica – ormai in costante discesa – ferma a 3,6 miliardi.
Nel medesimo solco di crescita si collocano le esportazioni dei settori afferenti ai prodotti intermedi e strumentali legati ai cicli della produzione dell’industria, come i prodotti in metallo (+21%), in gomma-plastica (+20%), elettrici (+26,7%) ed elettronici (+24,2%), a cui si sono associati i settori dei prodotti alimentari e delle bevande (+27,2%) e dei mezzi di trasporto (+38,2%) nell’ambito della filiera metalmeccanica.
Relativamente ai flussi importativi, la crescita registrata nel terzo trimestre 2021 dei prodotti manifatturieri in entrata riflette, a eccezione dei prodotti farmaceutici e dei mezzi di trasporto, entrambi in flessione (-9,7% e -6,3%), il consolidamento della ripresa della domanda interna.
L’analisi dell’import evidenzia un’ampia diffusione della crescita tra i diversi settori. Il trend positivo che si è registrato è da ascrivere, tra le principali merceologie importate, ai comparti dei prodotti in metallo (+96,2%), dei prodotti chimici (+36,3%), dei macchinari e apparecchi (+24,4%) e degli apparecchi elettrici (+17,2%).
La progressione sostenuta della domanda interna si è riflessa sulla dinamica delle importazioni dei primi nove mesi del 2021, registrando un’ulteriore accelerazione in tutti i settori a eccezione della farmaceutica (-9,4%).
I settori afferenti ai prodotti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo industriale hanno messo a segno un sostenuto incremento rispetto allo scorso anno, in particolare quelli chimici (+25,1%) e in gomma-plastica (+18%), ai quali si è associato un incremento dell’import di prodotti strumentali all’attività industriale: apparecchi elettrici (+27,8%) ed elettronici e ottici (+11,5%).
Si è inoltre osservata una consistente progressione per la filiera metalmeccanica con rilevanti incrementi dell’import di mezzi di trasporto (+27,6%), di macchine e apparecchi (+26%) e prodotti in metallo (+55,5%).
Tra i comparti in crescita si segnala inoltre la dinamica sostenuta dei prodotti alimentari e delle bevande (+12,3%), mentre è più circoscritta quella di prodotti tessili, abbigliamento e pelli (+8,5%).
Le direttrici geografiche dell’export della città metropolitana di Milano registrano, nel terzo trimestre 2021, una convergenza delle dinamiche di crescita tra i mercati europei e americani, mentre si è osservato un aumento limitato per le piazze di destino asiatiche.
In relazione ai mercati extra-europei, il terzo trimestre 2021 ha registrato un incremento delle esportazioni del continente americano (+10%) corrispondente a 1,6 miliardi di euro in valore, di cui oltre un miliardo concentrato nel mercato degli Stati Uniti (+10,7%).
In sostenuta espansione si sono rivelate inoltre le piazze di destino dell’America Centro-Meridionale (+9,6%), dove tuttavia si segnala la contrazione registrata in Brasile (-1,2%), che rappresenta oltre il 40% dell’export diretto verso i mercati latino-americani.
Per quanto concerne i mercati dell’Asia, nel terzo trimestre 2021 si è osservato un aumento limitato dei flussi esportativi (+0,9%), determinato da un andamento debole delle aree subcontinentali più dinamiche, quali l’Asia Orientale (+0,2%) e il Medio Oriente (+0,9%), mentre gli incrementi più sostenuti si sono osservati per i mercati dell’Asia Centrale (+7%) e in particolare nei confronti dell’India (+13,6%).
Il focus sui mercati dell’export dell’Asia Orientale evidenzia che la debolezza della dinamica osservata nel terzo trimestre 2021 deriva dalla flessione registrata nelle piazze di destino comprese nel perimetro delle Tigri Asiatiche, dove si distinguono in particolare la zona speciale cinese di Hong Kong (-15,4%), la Corea del Sud (-9,6%) e Singapore (-16,7%), che insieme concentrano il 90% dei 565 milioni di euro esportati verso il gruppo dei Paesi Nies, mentre a tali dinamiche si è opposta la rilevante progressione registrata nei confronti della Cina (+15,7%).
Riguardo ai mercati europei, il sostenuto incremento dell’export (+24%) è stato trainato in particolare dai mercati esterni al perimetro comunitario (+33,7%), che hanno evidenziato una dinamica più vivace rispetto ai partner dell’Unione Europea (+19,2%).
Se consideriamo il consuntivo dell’export dei primi nove mesi del 2021, si registra un consistente rimbalzo verso i mercati dell’Europa (+23,9%), dove si è osservata una crescita significativa delle piazze non UE (+36,8%), rispetto alle mete di destino comunitarie (+17,7%).
In ambito extra-europeo, si è osservata una ripresa dei mercati americani (+6,6%) indotta dal consolidamento del percorso di recupero avviato nel precedente trimestre.
Sulla dinamica che si è palesata nel continente americano ha inciso in misura determinante l’aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+4%), dove si concentra circa il 70% dell’export diretto nelle Americhe; mentre di segno più espansivo si è rivelata la dinamica riscontrata nelle piazze del Centro e Sud America (+16%), indotta dalla progressione registrata nel mercato brasiliano (+19%).
Su di un piano più dinamico si colloca invece la progressione registrata in Asia (+10,4%), trainata dai mercati più rilevanti per l’export del Milanese: Medio Oriente (+10%) e Asia Orientale (+10,3%), a cui sono associate le esportazioni dirette verso l’Asia Centrale e l’India in particolare (+13% e +20,3%).
Il focus sui mercati dell’Estremo Oriente evidenzia in prima battuta una sostenuta accelerazione delle esportazioni verso la Cina (+21,5%), che attrae oltre 1,9 miliardi di euro rispetto agli oltre 5 miliardi diretti verso l’area, ossia il 37,6% dell’export diretto verso i mercati dell’Asia Orientale.
Scarsamente attrattivo per le esportazioni della città metropolitana si è invece rivelato il Giappone (+1,9%), mentre si è registrato un aumento moderato per i mercati inclusi nel perimetro delle Tigri Asiatiche (+5,3%). In particolare, la crescita dell’export dei primi nove mesi del 2021 si è rivelata contenuta verso la Corea del Sud (+2,9%), la zona speciale cinese di Hong Kong (+4%) e Singapore (+4,3%), mentre si è osservata un’espansione a due cifre per l’export diretto verso Taiwan.
Passando all’analisi delle importazioni possiamo osservare che nel terzo trimestre 2021 sono aumentati in maniera diffusa i flussi commerciali in entrata. In particolare, la dinamica ha registrato un’accentuazione più marcata dai continenti extra-europei rispetto all’Europa (+14,6%), sebbene in valore assoluto, con oltre 13 miliardi di euro, il continente europeo costituisca il perno delle importazioni milanesi.
La crescita dell’import dai partner extra-europei si è invece palesata più dinamica dal continente americano (+33,4%) rispetto ai partner dell’Asia (+19,5%), dove incidono in misura rilevante i flussi importativi provenienti dall’Asia Orientale (+16,7%) e dalla Cina in particolare (+23,5%).
Se consideriamo i primi nove mesi del 2021, la crescita delle importazioni è ascrivibile alla progressione registrata nei confronti dei partner commerciali europei (+18,8%), mentre le importazioni dagli altri continenti hanno palesato un ritmo inferiore e ciò si osserva sia nei confronti dell’America (+18,2%), dove l’incremento è ascrivibile principalmente ai flussi provenienti dal Nord America (+19,6%), sia dal continente asiatico (+15,8%), condizionato dalla dinamicità contenuta dell’import proveniente dall’Asia Orientale (+13,9%).
In relazione al principale mercato di sbocco delle esportazioni milanesi, ossia l’Europa, l’export diretto verso i partner continentali ha raggiunto – nel terzo trimestre 2021 – i 6,8 miliardi di euro (+24%), incrementandosi quindi di 1,3 miliardi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.
Sulla dinamica complessiva hanno inciso in misura maggiore i mercati esterni alla UE (+33,7%); in valore assoluto le esportazioni hanno raggiunto i 2,4 miliardi, con un aumento di 614 milioni rispetto al precedente anno.
Il focus sui mercati europei non UE registra un consolidamento della ripresa verso le due mete principali, Svizzera (+11,9%) e Regno Unito, dove l’export oltre Manica ha continuato a registrare una progressione inusuale (+130,2%) a conferma della non autosufficienza dell’economia britannica dall’interscambio commerciale verso i partner dell’Unione Europea. Altrettanto rilevanti si sono palesate inoltre le progressioni dell’export verso Turchia (+20,5%) e Russia (+8,5%).
Si è rivelato invece più contenuto l’apporto delle piazze di destino dell’Unione Europea (+19,2%) rispetto alla dinamica dell’export verso l’Europa. I flussi complessivi, quantificabili in oltre 4,3 miliardi di euro, hanno palesato un incremento di 703 milioni rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.
Tra i partner comunitari più rilevanti per le esportazioni della città metropolitana di Milano, possiamo osservare che la crescita è stata trainata in particolare dagli incrementi ottenuti in alcuni dei mercati storici per l’area milanese: Francia (+27%), Germania (+20,2%), Spagna (+17,2%), Olanda (+20,6%) e Austria (+21,1%), ai quali si è associato l’incremento registrato nei confronti della Polonia (+15,2%) e, in ordine di rilevanza tra i mercati secondari, gli aumenti registrati verso Grecia (+34,1%), Romania (+16,4%) e Repubblica Ceca (+15,2%).
Il consuntivo dell’export dei primi nove mesi del 2021 si contraddistingue per un incremento diffuso delle esportazioni verso i mercati europei, dove la dinamica si è palesata particolarmente intensa verso i partner esterni al perimetro comunitario (+36,8%) rispetto ai mercati dell’Unione Europea (+17,7%).
Se consideriamo i mercati europei non UE, che in valore rappresentano oltre 7,1 miliardi di euro, possiamo osservare che le esportazioni verso l’area palesano una crescita particolarmente robusta verso il Regno Unito (+139,7%), dove si concentra il 30% dell’export verso tale area. Ugualmente importanti, ma inferiori per intensità si sono rivelati i saggi di crescita registrati dalle esportazioni dirette verso Turchia (+17,8%), Svizzera (+16,9%) e Russia (+9,3%).
Con riferimento alla dinamica dell’export verso l’Unione Europea, la crescita registrata nei primi nove mesi del 2021 ha palesato una diffusione del ritmo di espansione verso tutti mercati comunitari. In particolare, tra i partner più importanti per la città metropolitana, si segnalano gli aumenti delle esportazioni conseguiti nei confronti di Francia (+25,2%), Spagna (+20,6%), Polonia (+20,5%), Olanda (+18,8%) e Germania (+18,4%).
In relazione alle importazioni, nel terzo trimestre 2021 si è osservata una dinamica intensa che ha riguardato in particolare i canali in entrata di matrice europea non comunitaria (+30%), dove hanno inciso in misura rilevante i sostenuti incrementi dei flussi importativi provenienti dalla Russia (+57,3%), dalla Turchia (+31,4%) e dalla Svizzera (+25,5%), mentre è stato negativo l’apporto del Regno Unito (-1,3%).
In relazione ai partner comunitari, le dinamiche importative si sono palesate complessivamente meno intense (+12,5%), come evidenziato anche dai flussi commerciali in entrata provenienti dai partner storici della città metropolitana di Milano come Francia (+12,8%), Germania (+14,5%), Spagna (+7%) e Belgio (+9,7%), verso i quali si concentrano oltre i tre quarti degli acquisti di prodotti e merceologie estere.
Seguendo il ritmo di crescita dell’import ottenuto nel terzo trimestre, i primi nove mesi del 2021 si sono chiusi con una dinamica sostenuta per le importazioni provenienti dall’Europa (+18,8%), in particolare dai partner esterni al perimetro UE (+23,3%), dove si è osservato un significativo incremento dei flussi in entrata provenienti dalla Turchia (+42,6%), dalla Svizzera (+25,2%) e dalla Russia (+21,9%), che compensano ampiamente la flessione delle importazioni provenienti dal Regno Unito (-8,3%).
Il focus sui mercati comunitari (+18,1%) evidenzia che le importazioni hanno beneficiato di una dinamica particolarmente intensa con i partner storici localizzati in Francia (+18,9%), Germania (+21,4%), Spagna (+15,8%), Olanda (+14,2%) e Polonia (+46%) tra i partner emergenti.