IMPORT – EXPORT

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2022
Quadro nazionale

Nel primo trimestre 2022 l’interscambio commerciale ha continuato sul sentiero espansivo che ha caratterizzato la dinamica dell’anno precedente.

L’export nazionale ha registrato un’ulteriore progressione e sviluppo della sua capacità di penetrazione nei mercati esteri (+22,9%), raggiungendo in valore 144,8 miliardi di euro, con un surplus di circa 27 miliardi rispetto al primo trimestre 2021.

La continuazione del percorso di crescita delle esportazioni si è accompagnata a una significativa espansione delle importazioni, che si sono attestate a oltre 152 miliardi di euro (+42,9%), mettendo a segno un differenziale positivo di oltre 45 miliardi rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

L’analisi territoriale dell’export evidenzia che il fulcro della crescita è da ascrivere alle regioni settentrionali, mentre si è osservata una dinamica più contenuta per le regioni centrali e del Sud Italia e una sostenuta espansione per le Isole.

Se consideriamo le importazioni, la crescita trimestrale ha beneficiato di una diffusa espansione in ambito territoriale, interessando con diversa intensità di scala sia le regioni settentrionali sia il Mezzogiorno d’Italia.

Il quadro di dettaglio dell’export declinato sui territori evidenzia pertanto una consistente progressione sia per il Nord-Ovest (+23,1%) sia per il Nord-Est (+24,2%). Complessivamente le regioni settentrionali hanno contribuito con oltre 102 miliardi di euro alla dinamica esportativa nazionale, registrando un surplus di 19,5 miliardi di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno, di cui 10,2 attribuibili alle regioni nord-occidentali e 9,3 ai territori del Nord-Est.

Dal lato dell’import, la ripresa della domanda interna ha trainato in misura significativa le importazioni dell’Italia Settentrionale – 96,5 miliardi di euro complessivi con un surplus di 25,5 miliardi rispetto al primo trimestre 2021 – declinato in una performance di crescita più accentuata per il Nord-Est (+39,5%) rispetto al Nord-Ovest (+33,9%).

Relativamente alle regioni centrali, nel primo trimestre 2022 l’interscambio con l’estero ha registrato un incremento più contenuto dell’export rispetto alle altre partizioni territoriali (+17%) – 25,9 miliardi di euro con un surplus esportativo di 3,8 miliardi di euro circa rispetto allo scorso anno – mentre dal lato delle importazioni si è osservata una dinamica più consistente (+24,7%).

Con riferimento all’interscambio estero delle regioni meridionali e delle Isole, nel primo trimestre 2022 si è osservata la continuazione del trend espansivo per le esportazioni delle regioni insulari (+58,4%) – in valore oltre 5 miliardi di euro – cui si è associata una significativa progressione delle importazioni (+61,2%), collocando il totale dell’import a 8 miliardi di euro.

Passando all’analisi dell’interscambio commerciale delle regioni continentali del Sud, l’export del primo trimestre 2022 ha evidenziato un aumento relativamente contenuto rispetto allo scorso anno (+14,3%), che colloca tale area territoriale all’ultimo posto nella graduatoria nazionale per intensità di crescita.

La dinamica osservata non ha trovato un analogo riscontro nei confronti delle importazioni, rispetto alle quali si è invece registrata un’accelerazione significativa sul primo trimestre dello scorso anno (+32,7%).

 

 

 
Sintesi dei territori

L’interscambio commerciale complessivo dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi del primo trimestre 2022 analizzato attraverso le dinamiche dei territori registra una crescita complessiva delle esportazioni (+22,6%) allineata alla dinamica nazionale (+22,9%) e un saggio di incremento delle importazioni ampiamente inferiore (+24,8%) a quanto registrato in Italia (+42,9%).

La capacità di penetrazione dei mercati esteri registrata dall’area vasta – oltre 17 miliardi di euro, con un surplus di 3,1 miliardi rispetto allo scorso anno – ha beneficiato di un trend espansivo che ha coinvolto sia la città metropolitana di Milano (+21,4%) sia le province di Monza Brianza (+25,4%) e di Lodi (+28,2%).

Le dinamiche territoriali registrano, inoltre, una progressione delle importazioni che si è palesata più intensa per la provincia di Lodi (+54,4%) rispetto al territorio di Monza Brianza (+38,6%) e della città metropolitana di Milano (+20,8%). Complessivamente l’area vasta ha intercettato nel primo trimestre 2022 oltre 27 miliardi di euro dei flussi commerciali in entrata in Italia, con un surplus importativo di circa 5,4 miliardi di cui 3,7 miliardi attribuibili all’area metropolitana milanese, 858 milioni alla provincia di Monza Brianza e 777 milioni destinati alla provincia di Lodi.

Il focus di analisi delle esportazioni relativo alle dinamiche settoriali e territoriali evidenzia che la filiera del tessile abbigliamento pelli e accessori ha proseguito nel trend di crescita per il primo trimestre 2022, in particolare per le performance attribuibili alla città metropolitana di Milano – dove rappresenta il primo settore dell’export locale – e secondariamente ai territori della Brianza e della provincia di Lodi, dove i settori incidono in misura minoritaria sulle esportazioni locali.

Passando ai prodotti intermedi utilizzati nei cicli industriali, tra i comparti di attività si registra un profilo trimestrale espansivo nei territori che ha interessato sia le produzioni chimiche – con una crescita tendenziale particolarmente intensa per la provincia di Monza Brianza – sia i prodotti in gomma-plastica, dove il trend dell’area vasta si è avvantaggiato della migliore dinamicità ottenuta nei mercati dall’area della Brianza e dalla provincia di Lodi, corroborata dall’incremento ottenuto dalla città metropolitana di Milano.

Relativamente alla farmaceutica, il settore evidenzia ancora che le difficoltà nelle esportazioni si concentrano nel Milanese, dove è palese un aumento limitato delle esportazioni su base annua, mentre per gli altri territori – ossia per le province di Monza Brianza e Lodi – le rispettive dinamiche registrano un trend di crescita rilevante, sempre su base annua.

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, il dettaglio trimestrale dell’export indica rilevanti criticità per la provincia di Lodi, dove si sono dimezzate le esportazioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Il trend settoriale evidenzia inoltre un aumento limitato dell’export per la città metropolitana di Milano – il secondo settore in valore – mentre è consistente la progressione dell’export per la Brianza.

Se consideriamo i prodotti in metallo, le dinamiche territoriali mettono in luce una progressione ampia e territorialmente estesa dell’export, che ha beneficiato in primo luogo della considerevole espansione registrata dalla città metropolitana di Milano.

L’analisi riferita ai mercati di destinazione delle esportazioni registra in primo luogo una ripresa delle mete extra-europee, che si affianca all’incremento delle piazze geograficamente prossime all’area vasta, ossia al continente europeo e dell’Unione Europea in modo particolare.

La dinamica trimestrale dell’export indica, infatti, una crescita consistente per i sistemi esportativi del Milanese e della Brianza verso le Americhe – dove l’elemento di traino è costituito dal mercato USA – e un andamento più contenuto per l’export diretto verso l’Asia, dove l’elemento dominante è costituito dai mercati dell’Asia Orientale. Tale trend si replica anche per la provincia di Lodi, sebbene le quote verso i mercati esterni al continente europeo siano residuali sul totale export.

Se consideriamo l’Europa, la crescita delle esportazioni ha beneficiato di una ripresa significativa verso i partner dello spazio comunitario; la dinamica registrata ha quindi superato per intensità le mete esterne al perimetro della UE, dove insiste sia la dinamica negativa verso la Federazione Russa, ascrivibile alle sanzioni internazionali, sia l’andamento delle esportazioni verso il Regno Unito. In quest’ultimo mercato si è infatti osservata una significativa decelerazione per l’area milanese rispetto ai saggi di crescita sperimentati in precedenza, mentre si è registrato un modesto aumento per il territorio lodigiano e una flessione dell’export per l’area brianzola.

 

 

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