LA DINAMICA DELL’INTERSCAMBIO LODIGIANO

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2022
Settori

L’export del Lodigiano nel primo trimestre 2022 ammonta a circa 1 miliardo e 140 milioni di euro. Il solo comparto dell’elettronica vale 511 milioni di euro in valore assoluto, di gran lunga il più rilevante in provincia (44,8% dell’export complessivo). Altri due settori importanti per l’export provinciale che superano la soglia dei 100 milioni di euro nel trimestre sono la chimica, che vale 163 milioni di euro (14,3% del totale) e l’alimentare con poco meno di 120 milioni (10,5%). Gli apparecchi elettrici raggiungono i 99 milioni di euro, seguono la gomma-plastica con 57 milioni, la farmaceutica con 48 milioni e i prodotti in metallo con 40 milioni.

L’import delle imprese lodigiane nei primi tre mesi del 2022 vale complessivamente 2,2 miliardi di euro. Il comparto dell’elettronica è sempre il più importante, si tratta di oltre 950 milioni di euro, con un’incidenza sul totale del 43,3%, simile a quella dell’import. La farmaceutica occupa la seconda posizione della graduatoria con 333 milioni di euro di merci importate nel trimestre (15,1%), poco più dell’alimentare che vale 315 milioni (14,3%). Altri due settori movimentano flussi di merci in arrivo dall’estero superiori ai 100 milioni, sono la chimica con 197 milioni di euro e i prodotti in metallo con 115 milioni.

La dinamica dell’export lodigiano vede una significativa crescita annua (+28,2%), dopo che il 2021 si era chiuso con un trimestre di segno negativo. Quasi tutti i comparti risultano in crescita, in modo particolare i tre principali motori dell’export lodigiano; l’elettronica evidenzia la performance migliore (+46,4%), chimica e alimentare si fermano invece al +21,5% e +22,5%. Tra i comparti minori si osservano alcuni incrementi annui maggiori di quello dell’elettronica in termini percentuali, in particolare la farmaceutica che è raddoppiata (+118,5%). L’unico comparto manifatturiero che ha ridotto le esportazioni rispetto al 2021 è quello dei macchinari (-50,9%).

Anche per quanto riguarda la dinamica dell’import del trimestre si osserva che la crescita beneficia di forti incrementi di tutti i settori principali. Gli approvvigionamenti di prodotti di elettronica crescono dell’85,1%, seguiti a poca distanza dalla farmaceutica all’81,1%. L’import alimentare cresce del 33,3% in linea con l’andamento dell’export del settore; i prodotti in metallo arrivano al 51%, i prodotti chimici al 34,2%. La crescita maggiore in termini percentuali riguarda l’abbigliamento (+113,1%), all’opposto due comparti minori risultano in calo, sono i macchinari (-61,6%) e gli apparecchi elettrici (-14,7%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Il 91,2%% delle merci esportate dalla provincia di Lodi si dirige verso Paesi europei: si tratta di poco più di 1 miliardo di euro di merci, delle quali solo 41 milioni riguarda Paesi non facenti parte dell’UE. Tra questi ultimi, i principali partner delle imprese lodigiane sono Regno Unito (12,7 milioni di export) e Svizzera (10,7 milioni). L’Asia intercetta il 5% delle esportazioni lodigiane, in cifre 57 milioni di euro. I mercati principali sono nell’Estremo Oriente (35 milioni), in particolare 20 milioni è il valore dell’export in Cina e 10,7 milioni il valore delle quattro “tigri” (Hong Kong il più rilevante nel trimestre). Sono diretti in Medio Oriente 16 milioni di euro di merci, in Asia Centrale solamente poco più di 5 milioni. Il continente americano vale 26,3 milioni di euro di export nel trimestre per le imprese lodigiane, di cui la gran parte (16,2 milioni) diretta negli Stati Uniti.

Riguardo la distribuzione geografica dell’approvvigionamento di merci dall’estero delle imprese lodigiane, il 52,4% dei flussi proviene da Paesi europei, in cifre 1,1 miliardi di euro di merci; di questi solo 36 milioni riguardano Paesi non facenti parte della UE, il principale dei quali è il Regno Unito (17 milioni). Al di fuori dell’Europa, dalla sola Cina provengono 891 milioni di euro di merci, ovvero il 40,4% dell’import lodigiano nel trimestre. Dall’Asia complessivamente arrivano a Lodi circa 1 miliardo di euro di merci; oltre alla Cina, si segnalano 58 milioni di euro di import dall’India. Poco rilevante la quota di import del continente americano, solamente lo 0,4% del totale che in valori assoluti significa meno di 10 milioni di euro.

L’export lodigiano cresce su base annua verso Europa (+29%), America (+37,8%) e Asia (+16,8%). I mercati UE nel dettaglio crescono del 30,2%, i restanti Paesi solamente del 5%. Tra questi ultimi crescono sia Svizzera (+50,2%) che Regno Unito (+5,3%), in flessione la Turchia (-21,6%), regge la Russia (+52,5%) nonostante le sanzioni, ma si tratta comunque di volumi di scambi relativamente contenuti (2,5 milioni di euro). L’export verso l’Asia cresce del 16,8%, al di sotto quindi della media provinciale che è del 28,2%. A livello di macro-aree del continente, i flussi verso il Medio Oriente sono cresciuti solamente del 3,4%, verso l’Asia Centrale del 46,2% e nel mezzo si colloca l’Asia Orientale (+20,3%). Proprio in Estremo Oriente in particolare si osserva un forte incremento dei flussi indirizzati in Cina (+97,4%), compensati però in parte da una forte riduzione che riguarda il territorio di Hong Kong (-69,1%). L’export verso il continente americano cresce del 37,8% sul primo trimestre 2021, con un contributo importante del mercato degli Stati Uniti (+73,5%), mentre l’America latina registra un piccolo calo (-3,1%).

Anche la scomposizione per continenti della dinamica dell’import del lodigiano vede tutte le principali direttrici in crescita. La crescita arriva soprattutto dall’Asia, in percentuale l’incremento risulta dell’83,7%, ben 470 milioni di euro in più in un anno. Le merci in arrivo dalla Cina sono cresciute del 73,7%, ma non è l’unico mercato di approvvigionamento in crescita: Taiwan cresce del 67% e i flussi dall’India sono passati da 12 a 58 milioni di euro. L’import da mercati europei è aumentato del 35,7%, si tratta di un incremento di 300 milioni di euro in cifre, che beneficia della crescita sia dei Paesi facenti parte dell’Unione Europea che dei restanti.

 

 

Dettaglio europeo

Il primo mercato di sbocco delle imprese lodigiane nel trimestre in Unione Europea si conferma la Spagna, per complessivi 505 milioni di euro di merci. Molto più distante in seconda posizione la Francia, che vale 135 milioni di euro, segue la Germania con 69 milioni. Scorrendo la graduatoria troviamo il Portogallo che vale 44 milioni di euro e il Belgio 33 milioni. Altri tre Paesi superano i 20 milioni di euro di export nei primi tre mesi dell’anno, si tratta di Polonia, Slovacchia e Paesi Bassi.

La graduatoria delle importazioni di Lodi dall’Unione Europea vede in prima posizione la Germania (360 milioni di euro), seguita dalla Francia (243 milioni) e dalla Spagna (128 milioni). Paesi Bassi e Belgio sono altri due partner commerciali rilevanti, rispettivamente con 98 e poco meno di 90 milioni di euro. Seguono a distanza la Polonia, da cui le imprese lodigiane hanno importato 40 milioni di euro di merci, quindi l’Austria (24,6 milioni).

Il mercato spagnolo è tra quelli cresciuti maggiormente rispetto al 2021, si tratta di un incremento del 47,6% (circa 160 milioni di euro in più). Tra gli altri partner commerciali principali del lodigiano, i tassi di crescita maggiori riguardano Portogallo (+37,8%) e Slovacchia (+32,5%), la Francia cresce invece del 15,9%, mentre la Germania è tra i mercati meno dinamici (+0,7%). Due soli Paesi risultano in calo tra quelli visualizzati nel grafico, si tratta di Belgio (-10%) e Grecia (-19,2%).

Le importazioni delle imprese lodigiane sono risultate in crescita da tutti i Paesi presenti nel grafico, tranne la sola Repubblica Ceca (-62%). Germania (69,4%) e Austria (66,1%) sono i due mercati cresciuti di più tra i principali; troviamo poi due casi di crescita percentuale a tre cifre verso Paesi più piccoli (Ungheria e Malta), che nel caso di Malta è dovuta probabilmente a merci in transito non correttamente attribuite al Paese di origine. L’import dalla Francia cresce del 26,8%, dalla Spagna del 50,5%, scendiamo invece all’11,4% per le merci provenienti dai Paesi Bassi e all’1,6% per il Belgio.

 

 

Archivio

Filtro anno congiuntura
Filtro trimestre congiuntura
Filtro categoria congiuntura